07 marzo 2001

Fino al 14.IV.2001 Per sommi libri. Gli artisti delle avanguardie e il libro Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale

 
In mostra ottantatre volumi legati ai grandi movimenti artistici del ‘900. Dove si scopre come Picasso e Max Jacob, Man Ray e Paul Eluard si sono confrontati sulle pagine del libro, creando una nuova forma di espressione…

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Un evento da non perdere. È l’entusiasmo che mi spinge ad esprimere un commento così lapidario. La mostra allestita alla Biblioteca nazionale, nell’ambito delle manifestazioni legate alla III Settimana della Cultura, rappresenta un’occasione unica per poter ammirare i prodotti della collaborazione tra gli artisti, pittori e scrittori, più significativi del secolo da poco terminato. Ogni libro è testimone di una storia, è un frammento della complessa storia delle relazioni e degli intrecci tra le correnti artistiche e tra le diverse forme di espressione.
È un modo inconsueto di procedere alla lettura della storia dell’arte del XX secolo. L’esposizione si articola secondo un percorso che rappresenta tutti i principali movimenti artistici del ‘900: dai Nabis fino alle sperimentazioni dell’arte concettuale; sono presenti anche artisti, per così dire, trasversali, che non aderirono mai pienamente ad una corrente o ad un manifesto (valga come esempio Marc Chagall, presente in mostra con le acqueforti per un’edizione delle “Fables” di La Fontaine).
Una chiave di lettura interessante riguarda il processo creativo che vede confrontarsi, in modo sempre inedito, pittori e scrittori. In alcune situazioni, come nel caso delle quattro acqueforti realizzate da Picasso per il “Saint Matorel” di Max Jacob, l’artista procede alla composizione delle immagini in modo completamente svincolato dal testo, curandosi esclusivamente della propria ricerca personale. Altrove un legame esiste, anche se a volte criptico e inquietante, come per le opere che i pittori metafisici, quali De Chirico e Carrà, dedicano rispettivamente ai “Calligrammes” di Apollinaire e a “L’après midi et le monologue d’un faune” di Mallarmé.
Mirò
In altri contesti, quelli più specificamente connessi alla promozione di una scuola di pensiero, l’opera grafica diventa oggetto e, al tempo stesso, significante principale dei contenuti della pubblicazione; emergono il volume “Staatliches Bauhaus Weimar”, prodotto dalla collaborazione di Moholy-Nagy, Bayer, Breuer e Schleifer, e le opere dei futuristi Depero e d’Albisola. Non mancano, infine, le opere di artisti relativamente più recenti, riferibili all’ambiente della pop-art e dell’arte concettuale; tra queste segnalo il sorprendente volume che Bob Rauschemberg dedica all’Inferno di Dante e la realizzazione di Giulio Paolini ispirata agli scritti sull’arte antica di Winckelmann.
Tutti i volumi esposti provengono dal Fondo Bertini che la Biblioteca nazionale di Firenze ha recentemente acquisito. È una collezione unica e preziosissima, frutto della passione di Loriano Bertini per questa originale forma d’arte: circa 4300 pezzi raccolti nell’arco di 40 anni.


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Pietro Gaglianò
Mostra vista il 5-III-2001



Per sommi libri.
Gli artisti delle avanguardie e il libro”
mostra curata da A. Calcagni e L. Chimirri
Tribuna Dantesca-Biblioteca Nazionale Centrale, Piazza Cavalleggeri, 1 – 50122, Firenze
fino al 14-III-2001
orario: dal lunedì al venerdì: 10/12.30; 15/18.30. sabato: 10/12.30 chiusura: domenica e giorni festivi
ingresso libero
visite guidate: Coop. Servizi Culturali Sigma, tel. 055 2478436
catalogo edito dal Centro Di
informazioni: tel. 055 24919286; 055 24919286



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