Da Stadion per un’asta d’arte moderna e contemporanea

UN DIPINTO DI AMEDEO MODIGLIANI
STAMPE E LIBRI ANTICHI
OROLOGI, GIOIELLI E ARGENTI
ARREDI E DIPINTI ANTICHI
DIPINTI DEL XIX E XX SECOLO

Sicuramente il pezzo più importante, che non mancherà di attirare l’attenzione di collezionisti e musei da tutte le parti del mondo, è un olio su tela di Amedeo Modigliani, 60 X 35, dipinto nel 1901. Secondo il catalogo generale di Osvaldo Patani sull’opera dell’artista, raffigura il figlio del pittore Guglielmo Micheli, pittore toscano post macchiaiolo e maestro di Amedeo, alla cui scuola l’artista si era iscritto nel 1898.
Un’opera giovanile di Modigliani con una storia così documentata non arrivava da tempo sul mercato. Il quadro appare nel catalogo della IV Quadriennale di Roma, dove fu esposto nel 1951, e dove si precisa che, donato da Modigliani al pittore Aristide Sommati, passò da questi alla collezione di Ettore Serra, che lo vendette in seguito all’attuale proprietario, un collezionista triestino. Il quadro fu poi esposto nel 1958 a Milano, a Palazzo Reale, e a numerose altre mostre. L’ultima è stata quella del 2005, alla Biblioteca Marciana di Venezia, curata da Christian Parisot.
Non mancano altri nomi internazionali come Music, presente con un “Motivo dalmata e cavallini”, grande olio su tela, Vedova, Anselmo Bucci con “Terrazzo sul Lago di Como”, 160 X 130, Luigi Rossi, alcuni dipinti del toscano Gianni Vagnetti e del piemontese Italo Mus, una “Sintesi di Venezia” del ’30, di Tullio Crali, nonché Gilardi, Mambor, Murtic, Vostel, Paolini, Prini, Pinelli, Gallizio, Griffa, Bradley, Christoforou e Noland, fra le Avanguardie Artistiche Internazionali.

Anche le tornate dell’antiquariato sono particolarmente ricche di pezzi rari ed interessanti, ad iniziare da un “Ritratto d’uomo” di Gentile Bellini, per poi proseguire con 2 nature morte napoletane del ‘600, alcuni bei quadri fiamminghi, e ancora il “Ritrovamento di Romolo e Remo”, dipinto del ‘600 di Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino, e più di 100 stampe di Trieste dal ‘600 all’800…
Dalle vetrine dell’antiquariato compare anche una curiosa collezione di acquarelli ed oggetti a carattere erotico, avori orientali ed europei dell ‘800 (tra questi una banda in avorio dell’800 inglese composta da 6 elementi) e una collezione di objets de vertu viennesi dell’800, fra cui una scatola in oro e smalti con scena neoclassica. E ancora icone russe dell’800 ed argenti, fra i quali spicca una collezione di caffettiere francesi di fine ‘700 e 2 grandi brocche in cristallo e argento firmate Janesich.
Uno dei pezzi più belli è senz’altro un vaso neoclassico in marmo di scuola romana, inizio ‘800, con applicazioni in bronzo.
Fra i lotti più interessanti anche delle ceramiche Lenci, un piatto e un vaso di Giò Ponti, un piccolo vaso di Galileo Chini.

Nella tornata dedicata alle Avanguardie Artistiche Internazionali e al design moderno, andrà in vendita anche un bellissimo tavolodi 6 metri disegnato da Osvaldo Borsani per gli uffici ENI di San Donato Milanese.