15 marzo 2007

fino al 18.III.2007 Kenny Random Padova, Spazio Tindaci

 
Coppie di fatto. Nell'arte contemporanea ci potrebbe far pensare alla convivenza tra moda e arte. Tra tendenza e cultura. A Padova c'è uno spazio che la sa lunga a proposito. E presenta un artista azzeccato...

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Spazio Tindaci è un luogo di tendenza della città di Padova. Ha aperto meno di un anno fa, a maggio del 2006, in una delle vie principali del centro, e si presenta con una struttura piuttosto insolita. Al centro la galleria, sviluppata in verticale su tre piani, e ai lati il negozio monomarca Piquadro e la pelletteria La Rinascita Tindaci. Viste le attuali mode in fatto di arte e sopratutto di spazi espositivi, un mix del genere non poteva passare inosservato. Sopratutto se la politica che viene attuata è quella di presentare il lavoro di giovani artisti che nel mondo delle ultime tendenze ci sguazzano e ci lavorano con un più che discreto successo. Per esempio Kenny Random.
Chi è? È nato a Padova nel 1971 e da qui ha girato il mondo. Miami, dove ha curato il restyling della catena di negozi di surf Undlessumer e la sua prima linea di abbigliamento, Urban Pilgrim. Londra, dove firma la collezione estate ’98 Blunt. Intertux (Austria), dove lavora come responsabile immagine di 55DSL. E varie tappe in giro per l’Europa, che ha girato in lungo e largo facendo skate, surf, snowbord e collezionando collaborazioni che contano non pochi altri nomi importanti come MTV Europe, Martini e Roces, leader mondiale di inline-skates.
Kenny Random non si dimentica comunque della sua città, in cui ritorna. E non solo. I padovani che visitano la mostra personale a Spazio Tindaci lo hanno infatti già conosciuto in quella grande collettiva che è la dimenKenny Random, So sorry - 2007 - 70x100 cm - tecnica mista su tela sione della street art a Padova. Sono tanti, anzi tantissimi, gli interventi che Kenny ha “regalato” ai suoi concittadini e sono esattamente gli stessi personaggi delle sue tele e dei suoi disegni. Personaggi con il viso allungato, nottambuli, perennemente stanchi, con gli occhi chiusi o occhiaie da guinnes dei primati, un collo caricaturalmente allungato, un cuore rosso sangue che spesso trapassa i vestiti, labbra grandi imbronciate, un aspetto trasandato e l’aria di chi ne ha viste tante da diventare indolente. Il tutto circondato da un allestimento da prendere ad esempio e che vuole ricreare una sintesi dell’ambiente in cui Kenny Random si è formato. Bombolette spray e skateboard, quindi, e poco lontano -per chi ha meno memoria visiva- le fotografie dei tanti angoli di Padova decorati dall’artista.
Il tutto è molto suggestivo. E certamente si inquadra benissimo nel progetto in atto dell’arte contemporanea di congiungersi alla moda e alle ultime tendenze in fatto di life style. Certo, ci si può interrogare sul senso effettivo che ha riportare pari pari il soggetto di tanti graffiti su altri formati. Se questa operazione non sminuisce la prima e viceversa. Ma sta di fatto che il congiungersi sulla tela di tante operazioni informali su cui fino a pochissimo tempo fa il nostro mondo dell’arte storceva il naso, è una rivoluzione visiva che in Italia si faceva pressante e che oggi bisogna accogliere con un sospiro di sollievo in questa e nelle altre simili occasioni.

carolina lio
mostra visitata il 10 marzo 2007


Kenny Random – Play/Rec/Pause/Stop
Padova, Spazio Tindaci, via Dante 17
orari: dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 – per informazioni: spaziotindaci@tindaci.com


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