18 aprile 2007

fino al 26.IV.2007 Simcha Shirman Roma, Istituto Superiore di Fotografia

 
Il nudo, il ritratto e l’autoritratto. Sono i temi a cui Shirman ha dedicato anni di fotografie. Nudi femminili di grande sensualità, ma mai provocanti. E autoritratti che mostrano senza reticenze l’umana fragilità…

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Simcha Shirman è nato in Germania (St. Ottilion, Monaco, 1947) e dall’età di un anno vive in Israele, dove tuttora lavora come fotografo e docente presso la Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme.
Gloria nazionale, conosciuto e apprezzato negli Stati Uniti, Shirman è ancora poco noto in Italia, dove ha rappresentato il suo Paese alla 48° Biennale di Venezia nel 1999, e ha esposto alcuni suoi lavori a Roma, al museo Andersen, durante l’edizione 2005 del Festival FotoGrafia, in una collettiva di artisti israeliani.
Quella che ora è possibile visitare a Roma, nell’ambito della nuova edizione del Festival, è un’antologica dei suoi lavori che potrebbe preludere, come ci dice il curatore della mostra Maurizio G. De Bonis, ad un’ampia retrospettiva che renda ancora più evidente la qualità e la complessità del lavoro di Shirman. Quelle ora esposte sono una ventina di fotografie in bianco e nero e a colori di vario formato realizzate negli ultimi 25 anni, alcune delle quali mai uscite dallo studio dell’artista.
I temi cari a Shirman sono tutti rappresentati: il nudo, il ritratto e l’autoritratto. I nudi femminili a figura intera o i ritratti di giovani donne, sebbene trasmettano una forte sensualità non sono mai provocanti. Nel bianco e nero le immagini sorgono dal buio e non raggiungono mai una eccessiva definizione, rimanendo composte nella scala dei grigi. Nel colore invece, grazie all’uso particolare della luce, sembrano opere pittoriche. Sono comunque sempre donne che attirano, con i loro sguardi e i loro corpi nudi, ma inducono anche a riflettere. Corretto il titolo della mostra: Il corpo è il pensiero. Negli autoritratti il corpo nudo è spesso quello dell’artista, un corpo imponente e naturale, che si mostra senza artifici, provocando, ma nello stesso tempo offrendosi senza difese, con fragilità, come nella fotografia in cui semi sdraiato in atteggiamento riflessivo, Shirman nasconde tra le gambe il proprio organo sessuale.
Simcha Shirman, Sitting in an armchair and a model, 2002 -Silver print
Uomo? Donna? Non ha nessuna importanza, è lui con la propria umanità ad essere rappresentato. L’artista spesso si ritrae in situazioni di vita familiare, si fotografa allo specchio davanti al letto dove riposa sua moglie, o mentre mangia qualcosa in cucina con la madre accanto che lo osserva. Sono foto di vita quotidiana e da questa normalità appare la filosofia del racconto propria del lavoro di Shirman. Quella di non avere paura di mostrarsi semplice, normale, osservato nella propria intimità senza voler sembrare qualcuno di diverso, anche quando posa vestito in primo piano con una ragazza nuda alle spalle. Questo, come scrive De Bonis ne fa “un artista autenticamente democratico, dunque politico”.
L’essere cresciuto in un Paese perennemente in guerra, lui pacifista convinto costretto ad un servizio militare tra i più impegnativi del mondo, una leva di tre anni con ferme di tre settimane ogni anno fino alla vecchiaia, lo ha condizionato pesantemente influenzandone la creatività. L’aver dovuto affrontare numerosi eventi bellici anche come riservista, gli fa dichiarare con forza che la guerra è una tragica: “manifestazione della stupidità dell’essere umano”. Questo fotografo-soldato (c’è un suo ritratto in assetto di guerra), è riuscito, usando la macchina fotografica come strumento atto a registrare senza filtri la sua vita, a mostrarci immagini normali, ma che rimangono impresse nella memoria.
Shirman dall’anno scorso tiene presso l’Istituto Superiore di Fotografia un master di fotogiornalismo, molto seguito dagli studenti, che vedono in lui non solo un autorevole maestro, ma un uomo di grande umanità ed esperienza.

pierluigi sacconi
mostra visitata il 10 aprile 2007


Dall’11 al 26 aprile 2007
Simcha Shirman – Il corpo è il pensiero
Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata
Via degli Ausoni 1, (San Lorenzo) 00185 Roma
Tel. +39 064469269 – info@isfci.comwww.isfci.com
orario giorni feriali: 16.00 – 19.00


[exibart]

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