Chris Gilmour e Neil Farber da Perugi a Padova

La galleria Perugi presenta le personali di due artisti di livello internazionale, il canadese Neil Farber, noto anche come membro del gruppo Royal Art Lodge, e l’inglese Chris Gilmour, ormai da parecchi anni residente in Italia. Farber presenta Please Give Blood, un vasto polittico composto da sedici fogli, che garantiscono il massimo campo d’azione alle ineffabili creature che popolano le sue visioni, forse mai tanto squisitamente cruente e sognanti come in questo caso.
Da sempre Gilmour è concentrato sulla rimeditazione della scultura e del suo linguaggio ed è arrivato a maturare quell’abilità tecnica che gli permette di duplicare brani della realtà con stupefacente conformità salvo che nel materiale, il cartone per imballaggi recuperato dalla spazzatura. La “seconda realtà” che esce dalle sue mani è pertanto invalidata da una sorta di originario difetto di fabbrica, che la rende povera e fragile, ma di grande fascino poetico.
Disposable, ossia “usa e getta”, è il titolo della nuovissima serie che si volge a soggetti di ambito propriamente artistico, quali quelle statue e quei busti spesso presenti nei luoghi pubblici con la funzione di eternare la memoria di un qualche uomo illustre, ma di cui, quasi sempre, si sono irrimediabilmente scordate le gesta.
Le mostre sono a cura di Guido Bartorelli.

Galleria Perugi is proud to present solo shows by two internationally successful artists, the Canadian Neil Farber, also famous for his work as a member of the Royal Art Lodge, and the English artist Chris Gilmour, resident in Italy for a number of years.
Farber presents Please Give Blood, a huge multi-element drawing made up of sixteen sheets of paper. The large space gives full rein to the ineffable creatures which fill his visions, perhaps never before shown in such an exquisitely cruel and dream-like way.
As always, Gilmour concentrates on the re-thinking of sculpture and sculptural language. His technical ability has reached such a level as to allow him to duplicate segments of reality with incredible precision, the only difference being the material- scrap cardboard. The “parallel reality” he creates thus becomes invalidated by a kind of original factory defect which makes it humble and fragile, but which is at same time of great poetic fascination.
Disposable is the title of this new series of works which draw their subject matter directly from the artistic tradition. These works are derived from the statues and busts often present in public spaces, their function to make eternal the memory of some illustrious man of history, but these are men whose great deeds are so often irredeemable forgotten.
The shows are curated by Guido Bartorelli.