07 giugno 2007

fino al 28.VI.2007 Karl Bohrmann Roma, Villa Massimo

 
Un padiglione minimalista immerso nel verde ospita l’esposizione dedicata a Karl Bohrmann. Un’atmosfera di quiete e serenità avvolge il paesaggio…

di

Presso la sede dell’Accademia Tedesca a Roma è esposta la produzione grafica che Karl Bohrmann (Mannheim 1928, Colonia 1998) produsse durante gli anni ‘90 del Novecento. Le opere in mostra, provenienti dalla collezione dell’Altana Kulturstiftung e dal Nachlass Karl Bohrmann, appartengono alla maturità artistica del disegnatore tedesco, nonché agli ultimi anni della sua esistenza. Il tratto aggressivo e carico di tensione che le caratterizza, indurrebbe l’osservatore a ritenerle frutto di un momento creativo spontaneo ed impulsivo. Tuttavia, da un’analisi più attenta, trapela che sono il risultato di una cauta e meditata osservazione della realtà. Esse ci restituiscono lo sguardo di chi, giunto al termine del suo percorso, sa ormai cogliere il senso della vita nel turbinio della quotidianità. I suoi soggetti appartengono al vissuto comune. L’artista li suddivide in cicli dedicati all’uomo ed al suo ambiente: i nudi, le nature morte ed il paesaggio. La riproduzione seriale è per Bohrmann un momento di studio e di incontro con il soggetto scelto. Dopo questa ricerca, l’autore approda ad una scomposizione sintetica dell’immagine grazie all’uso della linea. Quest’ultima definisce i volumi lasciandone intuire la struttura, esemplare a tal proposKarl Bohrmann, Rote Bäume (Alberi Rossi), 1996, pastelli ad olio su carta cinese rossa ito sono gli otto pastelli ad olio intitolati Akte (Nudi), eseguiti nel 1992/93. Come nei dipinti giapponesi, il senso della spazialità è costruito dal colore e dal segno che scandiscono il susseguirsi dei piani in profondità.
Bohrmann fu anche fotografo e compositore, da queste passioni deriva la sua capacità di evocare le immagini con elementi incorporei fino a renderle vividamente presenti. Durante il percorso di questa mostra, Karl Bohrmann, abile ad unire in matrimonio realismo e poesia, ci guida a ritrovare per alcuni minuti uno sguardo incantato. Ciò appare evidente nel ciclo Fallschirme (Paracadute) del 1991. I paracadute, simbolo della conquista dell’aria da parte dell’uomo, planano dal cielo dolcemente ed in silenzio come in una sequenza filmica. L’artista tedesco riesce a rendere il ritmo discontinuo della caduta libera nonostante i limiti imposti dalle due dimensioni del foglio di carta, immortalando la musicalità dell’azione e del vivere e cullandoci mollemente fino a raggiungere Terra.

viviana cocco
mostra visitata il 23 maggio 2007


dal 18 maggio al 28 giugno 2007 – Karl Bohrmann – Disegni
A cura di Anna Fricke
Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Largo di Villa Massimo 1-2
00161, Roma, Italia – Tel 064425931 – Fax 0644259355
villamassimo.roma@katamail.comwww.villamassimo.de
da lunedì a giovedì 9.00 – 13.00, 14.00 – 17.00; venerdì 9.00- 13.00
ingresso libero


[exibart]

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