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Giovanni Domenico Ferretti
Giovanni Domenico Ferretti (1692-1768)
Figlio di padre orafo originario dell’Emilia e madre fiorentina (zia del noto erudito Anton Francesco Gori), Ferretti si formò a Imola presso Francesco Chiusuri, e a Firenze sotto Tommaso Redi e Sebastiano Galeotti, per poi concludere il suo apprendistato presso la stimolante scuola felsinea dal bolognese Felice Torelli. Tornato a Firenze “dotato di fantasia e spirito pittoresco”, nel 1717 entrò a far parte dell’Accademia del Disegno. Iniziò da quel momento una instancabile attività di affreschista per la nobiltà toscana che lo portò ad essere il pittore fiorentino maggiormente conteso del XVIII secolo. Infatti prese parte alle più importanti decorazioni toscane del tempo sia pubbliche, come vediamo a Firenze nella Badia Fiorentina, in Ognissanti e in San Salvatore al Vescovado, sia private, secondo quanto vediamo nei palazzi fiorentini dei Capponi, Ginori, Della Gherardesca, Panciatichi, Roffia, Rucellai, Pucci, ma soprattutto nell’imponente ciclo compiuto a Pistoia per gli Amati, e a Siena nella dimora dei Sansedoni.