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16
ottobre 2007
fino al 27.X.2007 Francesco Radino Milano, Fotografia Italiana
milano
Una quindicina di fotografie di gusto fortemente pittorico. Delicate e poetiche, suggeriscono un’atmosfera sospesa nel tempo. E dettagli di luoghi scoperti e condotti a una nuova evidenza-esistenza. In una magia di sovrapposizioni, sfumature e accostamenti inediti...
Dopo gli esordi come fotografo soprattutto di paesaggi, Francesco Radino (Bagno a Ripoli, Firenze, 1947) propone immagini che riflettono sugli oggetti, sui prodotti dell’attività umana, spesso artistici, pittorici, architettonici, scultorei. L’esposizione è suddivisa in tre “stanze del tempo”, in ognuna della quali Radino offre una fotografia pensata, meditata, che si affianca alla parola scritta per riflettere ed evidenziare i significati più sottili dell’opera. Gli scritti dell’autore (uno per ogni “stanza”, in catalogo ma non esposti accanto alle immagini) nascono insieme alla sua produzione e la completano.
La prima sezione, con opere in bianco e nero eseguite tra il 1984 e il 2000 in Italia e in Giappone, è intitolata Metonimie. Scambio di parole, immagini al posto di qualcos’altro? Come la mano di Metonimie #1, abbandonata su un tavolo, capace di “indicare la via”, di rappresentare la natura di un legame umano. O la teca contenente farfalle da collezione di Metonimia #3, che suggerisce l’idea del tempo fermato, immobilizzato, raccolto e archiviato in una “stanza”: del vissuto, della memoria, del pensiero.
![Francesco Radino - Stesso Tempo #2 - 2007 - stampa ink jet true giclée su carta Hahnemuehle 100% cotone - cm 80x80](https://www.exibart.com/foto/53883.jpg)
La sezione intitolata Re-visioni presenta una serie di dettagli pittorici e scultorei alterati da inquadrature oblique e ravvicinate e dalla sovrapposizione di zone dai colori tenui (il rosa, l’azzurro). È in questa parte della mostra che si può maggiormente notare il carattere pittorico e materico delle opere di Radino. Qui, come altrove, le immagini risultano sempre delicate, aggraziate. Ma contemporaneamente è possibile apprezzare una grande maestria tecnica, una profonda conoscenza del mezzo fotografico. In particolare, in Stesso tempo si nota una speciale sfocatura dall’effetto “liquido”.
![Francesco Radino - Metonimie #3 - 2000 - stampa ink jet true giclée su carta Hahnemuehle 100% cotone - cm 36x52](https://www.exibart.com/foto/53884.jpg)
Le opere di questa sezione, tutte datate 2007, si compongono perlopiù in coppie di immagini sovrapposte (incisioni, quadri, statue, stanze), in cui sono alternativamente messi a fuoco i due piani dell’immagine. Si tratta dunque, ancora una volta, di una riflessione sul tempo che si svolge in passaggi successivi, concatenati, inscatolati eppure diversi: l’essere presente contemporaneamente e nello stesso luogo; l’utilizzo di immagini provenienti da un passato non necessariamente definito ma evocativo per molti, a volte privato, a volte collettivo; la mutevolezza, l’instabilità, oppure la permanenza temporale; le cesure operate sul tempo o sugli oggetti; lo spazio così trovato all’immaginazione. Quasi assente visivamente, si può indovinare la presenza della “persona” nel pensiero a cui queste immagini invitano.
La prima sezione, con opere in bianco e nero eseguite tra il 1984 e il 2000 in Italia e in Giappone, è intitolata Metonimie. Scambio di parole, immagini al posto di qualcos’altro? Come la mano di Metonimie #1, abbandonata su un tavolo, capace di “indicare la via”, di rappresentare la natura di un legame umano. O la teca contenente farfalle da collezione di Metonimia #3, che suggerisce l’idea del tempo fermato, immobilizzato, raccolto e archiviato in una “stanza”: del vissuto, della memoria, del pensiero.
![Francesco Radino - Stesso Tempo #2 - 2007 - stampa ink jet true giclée su carta Hahnemuehle 100% cotone - cm 80x80](https://www.exibart.com/foto/53883.jpg)
La sezione intitolata Re-visioni presenta una serie di dettagli pittorici e scultorei alterati da inquadrature oblique e ravvicinate e dalla sovrapposizione di zone dai colori tenui (il rosa, l’azzurro). È in questa parte della mostra che si può maggiormente notare il carattere pittorico e materico delle opere di Radino. Qui, come altrove, le immagini risultano sempre delicate, aggraziate. Ma contemporaneamente è possibile apprezzare una grande maestria tecnica, una profonda conoscenza del mezzo fotografico. In particolare, in Stesso tempo si nota una speciale sfocatura dall’effetto “liquido”.
![Francesco Radino - Metonimie #3 - 2000 - stampa ink jet true giclée su carta Hahnemuehle 100% cotone - cm 36x52](https://www.exibart.com/foto/53884.jpg)
Le opere di questa sezione, tutte datate 2007, si compongono perlopiù in coppie di immagini sovrapposte (incisioni, quadri, statue, stanze), in cui sono alternativamente messi a fuoco i due piani dell’immagine. Si tratta dunque, ancora una volta, di una riflessione sul tempo che si svolge in passaggi successivi, concatenati, inscatolati eppure diversi: l’essere presente contemporaneamente e nello stesso luogo; l’utilizzo di immagini provenienti da un passato non necessariamente definito ma evocativo per molti, a volte privato, a volte collettivo; la mutevolezza, l’instabilità, oppure la permanenza temporale; le cesure operate sul tempo o sugli oggetti; lo spazio così trovato all’immaginazione. Quasi assente visivamente, si può indovinare la presenza della “persona” nel pensiero a cui queste immagini invitano.
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a cura di Fabio Castelli
Fotografia Italiana
Corso Venezia, 22 (zona San Babila) – 20121 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15–19; sabato su appuntamento
Ingresso libero
Catalogo con testi di Roberta Valtorta e Francesco Radino
Info: tel. +39 02784100; fax +39 0277809369; info@fotografiaitaliana.com; www.fotografiaitaliana.com
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