10 maggio 2001

Fino al 31.X.2001 I Bellintani, tre fratelli Cappuccini nella Milano del ‘600 Milano, Palazzo Kramer

 
I frati francescani donano un nuovo Museo a Milano. Ad inaugurare lo spazio è una mostra sui fratelli Bellintani con dipinti, manoscritti ed oggetti del Seicento, molti dei quali inediti e di notevole valore artistico ed iconografico...

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Milano ha un nuovo spazio espositivo. Si tratta del Museo dei Beni Culturali Cappuccini, realizzato grazie al sostegno della Regione Lombardia e altri interventi pubblici e privati nel Palazzo Kramer. Ad inaugurarlo è la mostra I Bellintani, 3 fratelli Cappuccini nella Milano del 600, a cura di Luca Temolo Dall’Igna.
Si tratta di una rassegna storica incentrata sull’attività di Mattia, Paolo e Giovanni Bellintani, tre esponenti dell’ordine dei Frati Cappuccini che vissero fra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII. Attraverso la loro quotidiana attività religiosa e di assistenza ai poveri – documentata da manoscritti, oggetti e dipinti, molti dei quali inediti e di notevole valore artistico e iconografico – il visitatore potrà approfondire la realtà dei Frati Cappuccini, attivi in Milano dal 1535 e le vicende della società milanese negli anni della peste di manzoniana memoria. Padre Cosma da Castelfranco, al secolo Paolo Piazza, Cristo deposto adorato da un cappuccino - Olio su tela, Castelfranco Veneto 1560- Venezia 1620
I protagonisti della mostra sono infatti rappresentativi non solo del loro ordine religioso, ma anche della stessa cultura cittadina del tempo. Padre Mattia Bellintani (1535-1611) da Salò è il più documentato, grazie a una cronologia scritta dal fratello Giovanni. Fu scrittore spirituale di notevole produzione e di grande valore nonché rappresentante della spiritualità della Riforma cattolica scaturita dal Concilio di Trento. Fondò numerosi conventi, predicò in molte città italiane e ricoprì incarichi di responsabilità per il suo Ordine, come la carica di Ministro Provinciale della Provincia Cappuccina di Brescia. Tra i suoi libri, si ricordano un libretto di meditazioni da viaggio dedicato alla Passione del Cristo, scritto per San Carlo Borromeo, e una interessante storia cappuccina, che si occupa anche di aspetti politici come emerge da un epistolario parzialmente inedito con Orazio Mancini.
Di Padre Paolo Bellintani non si conoscono le date di nascita e di morte, sappiamo che dal 1576 fu responsabile del Lazzaretto di Milano, poi di Brescia e di Marsiglia come documentano alcune lettere che costituiscono l’imponente archivio iconografico del Museo dei Cappuccini di Milano.
Anche di Padre Giovanni Bellintani non si conoscono i dati anagrafici. Sappiamo che non fece nulla di particolare e che è noto principalmente come divulgatore dell’operato dei fratelli. Si preoccupò infatti di raccogliere e pubblicare le opere di Mattia e di rendere noto l’impegno pratico di Paolo.
L’inaugurazione del Museo dei Beni Culturali Cappuccini e la mostra dedicata ai tre fratelli Bellintani hanno permesso la revisione della catalogazione delle opere in possesso dei Frati Cappuccini nella provincia lombarda e un primo passo verso il restauro conservativo che sarà protagonista di una pubblicazione digitale. Camillo Procaccini, Lilium inter spinas, Disegno, penna, inchiostro marrone, acquerello, lumeggiato con biacca ed oro. di Camillo Procaccini -Bologna? circa 1558-1629 Milano
La rassegna suddivisa su due piani presenta molti lavori anonimi, alcuni di fattura modesta e altri interessanti non solo per gli specialisti di iconografia dell’epoca. Tra queste segnaliamo l’opera ‘simbolo’ della mostra, un disegno intitolato Lilium inter spinas eseguito da Camillo Procaccini, intorno al 1590, mentre la scoperta degli altri dipinti di vena realista e popolare eseguite da artisti che hanno lavorato per la cerchia dei Frati Cappuccini, come il Dolfino, il Pizzi, il Vimercati e il Ricchi. Accanto alle opere pittoriche si trovano manoscritti e libri antichi che documentano la vita dei tre fratelli Bellintani, ma anche oggetti relativi alla vita quotidiana dei Cappuccini.
Una serie di incontri con diversi storici dell’arte che illustreranno l’entità del patrimonio e l’importanza culturale dei Cappuccini nella storia lombarda corredano la mostra.

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Annamaria Sigalotti



Fino al 31.X.2001. I Bellintani, tre fratelli Cappuccini nella Milano del Seicento. Milano, Museo dei Beni Culturali Cappuccini – Palazzo Kramer, via Antonio Kramer, tel. 02.77122321, lutea@bbcmuseum.org, www.bccmuseum.org .
Orario d’apertura: martedì-domenica, ore 14.30-19.00; giovedì, ore 10.00-22.00; lunedì chiuso. Scuole e gruppi al mattino su appuntamento. Ingresso libero.


[exibart]

1 commento

  1. Durante lo scorso mese di giugno ho visitato la Mostra dei Bellintani nella Milano del ‘600. Ancora adesso ricordo l’ ottimo allestimento e mi rammarico di non potere essere presente oggi alla nuova Mostra di cui oggi ho ricevuto l’ invito.
    Auguri.
    Rosa Alecci

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