17 gennaio 2008

fino al 27.I.2008 Nata Udine, La Feltrinelli

 
Il segno si fa forma, colore, ombra e spessore. Suggerisce connessioni, combinazioni e crea infinite variazioni. Un gioco di linee che diventano flessuose, fino a intersecarsi in spezzate, a accumularsi in densi punti definiti...

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Di fronte alla vasta produzione pittorica di Nata (Codroipo, 1955), che copre quasi trent’anni, si può provare smarrimento nel cercare una linea di sviluppo. E a nulla vale il fatto che le opere siano state divise in serie (sette in totale), che rappresentano le tappe del suo percorso.
La maturazione artistica, a partire dalla serie Relicta, è avvenuta attraverso l’affinamento della capacità narrativo-evocativa. Nei primi quadri, Nata sentiva il bisogno di raccontare pienamente le proprie emozioni, anche se nell’astrazione segnica, come nell’acrilicon.03. In seguito ha rarefatto sempre più i riferimenti alla realtà, le forme sono diventate colori, tratto di pennello che a sua volta si è trasformato in inesausta composizione di linee, sagome, macchie, venature. Quidditas n.25 rappresenta un esempio significativo di una lettura della realtà, anzi dell’essenza -come suggerisce il titolo che è stato dato alla mostra e alla raccolta- della realtà simbolica.
Cambia il supporto, che può essere tela, carta, cartone; cambia il tipo di colore, che può essere acrilico, olio, acquarello; cambia la composizione, che può essere pittorica o un collage armonico fra pittura e pezzi di stoffa. La possibilità di variare continuamente genera spunti sempre nuovi e imprevedibili. Nata - Quidditas n.015 - 2007 - acrilico su cartone, carta e tela - cm 52x42Nell’insieme si colgono due costanti che differenziano Nata da ogni altra esperienza, anche da quelle a livello internazionale cui viene da pensare, come Howard Hodgkin, Juan Uslé o Richard Tuttle. Da un lato, un’energia interiore lo spinge alla ricerca di nuove forme e di un uso dell’immagine astratta e al contempo materica. Da vicino si possono cogliere i giochi delle pennellate sia nelle gradazioni cromatiche che nello spessore del colore, mentre guardato a distanza il dipinto colpisce l’osservatore per il gioco di linee flessuose, che si intersecano o si alternano a linee spezzate, a punti. Un tratto di nero, a nastro o a linee intrecciate, completa il tema, indicando l’accordo fra le parti.
L’impressione che si ricava è quella di una continua riproposta di elementi iterati e disposti per accumulo: il suo occhio risponde infatti in maniera rapidissima alle sollecitazioni esterne e coglie, per analogia, infiniti elementi nella rappresentazione della natura, che elabora a catena trasformando in giochi cromatici e varietà decorativa. È strategia compositiva, una specie di griglia celata, contenitore ordinato dell’esuberanza di idee, come si può intravedere in Quidditas n.15. Un colore, una forma presa dalla natura incoraggia una catena di parallelismi, di similitudini, di metafore.
Risalire all’origine è impossibile anche perché la realtà è complessa e l’ordine che la governa è velato. Di essa, l’artista coglie solo forme e colori, che sono il suo personale modo di interpretare il mondo.

loredana marano
mostra visitata il 4 gennaio 2008


dal 30 novembre 2007 al 27 gennaio 2008
Nata – Quidditas
a cura di Fabio Belloni
Libreria La Feltrinelli
Via Canciani, 15 – 33100 Udine
Orario: da lunedì a venerdì ore 9.30-19.30; sabato ore 9.30-20; domenica ore 9.30-13 e 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0432204292; fax +39 0432220531; www.lafeltrinelli.it

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