24 febbraio 2008

MECENATI SI NASCE. SPONSOR SI DIVENTA

 
Hanno sostenuto mostre in mezza Europa, dal Guggenheim di Bilbao all’Hermitage, dalle Scuderie del Quirinale al Louvre. Sono i fratelli Lucchetta del Gruppo Euromobil, per il secondo anno main sponsor di Arte Fiera. In attesa di veder esposta la loro collezione, siamo andati a trovarli nel loro quartier generale. Tra le colline del Prosecco...

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Per una volta in più è un piacere smentire i luoghi comuni sul Nordest interessato solo a fare impresa e schei, appiattito nell’incapacità di creare un modello economico che sviluppi anche cultura. Perché, come nel resto del Paese, c’è chi ama sostenere l’arte per passione, investendo capitale senza fare troppo i conti con la calcolatrice. E senza dover essere vittima del modello di comunicazione aziendale imperante, che vede nell’arte contemporanea la grancassa dei propri interessi commerciali. Con discrezione, con un gusto personale lontano dalle mode e dal mainstream, in oltre trent’anni è stata così sviluppata una collezione, sono stati sostenuti numerosi artisti e sono state sponsorizzate mostre da grande pubblico, come quelle degli Impressionisti di Marco Goldin. Così, a un ruolo naturale di mecenati si è aggiunto quello di partner in grossi eventi, non ultima Arte Fiera, insieme a un forte interesse per le ricadute dell’arte nel settore del design. Delle attività di Euromobil abbiamo parlato con Gaspare Lucchetta, fondatore del gruppo con i fratelli Antonio, Fiorenzo e Giancarlo.

La sede del gruppo EuromobilCom’è nata la sua passione personale per l’arte?
Ho iniziato a frequentare gli studi di artisti locali all’età di diciotto anni, spinto da grande interesse e curiosità. Subito è nata una vera passione che progressivamente, con l’aumentare delle conoscenze, mi ha aperto gli occhi verso un mondo stimolante, conducendomi ad ampliare la visuale verso artisti di interesse nazionale e internazionale. Personalmente, visito due o tre mostre ogni fine settimana e ho contatti diretti con artisti, frequentando in molti casi i loro studi. Poi ho rapporti molto stretti con galleristi, critici e storici dell’arte…

Un vero e proprio amore!
Una passione condivisa con i fratelli, portata avanti nel tempo con continuità e convinzione. Siamo stati partner oramai di più di duecento eventi in musei e sedi prestigiose, sia in Italia che all’estero. Abbiamo sponsorizzato mostre di grandi maestri del passato, come Leonardo da Vinci al Louvre e gli Impressionisti al Museo di Santa Giulia a Brescia.

Siete stati infatti partner storici di Marco Goldin, sin dai tempi in cui era a Treviso.
Conosciamo Marco Goldin da circa vent’anni. Abbiamo appoggiato e finanziato i suoi progetti perché il suo entusiasmo e le sue idee ci sono piaciuti. Il nostro è un rapporto importante e duraturo.

E nel contemporaneo?
Abbiamo sostenuto artisti contemporanei in mostre al Museo Correr di Venezia, alla Casa del Mantegna a Mantova, all’Hermitage di San Pietroburgo e al Guggenheim di Bilbao.

Se ne deduce che in tanti anni avete messo insieme una grande collezione…
La nostra raccolta comprende opere di numerosi artisti europei. In prevalenza le correnti dell’Informale, dell’Espressionismo, dello Spazialismo e del Cinetismo. Collezioniamo inoltre giovani artisti, talvolta non ancora conosciuti al grande pubblico, ma che riteniamo dotati di grande talento.
Un’opera della mostra di Carmelo Zotti ospitata per la mostra di Arte Fiera
State predisponendo una sede espositiva adatta?

Abbiamo già acquisito uno spazio a Susegana, in provincia di Treviso: una vecchia filanda di inizio Novecento, un sito molto importante di archeologia industriale. Il nostro obiettivo è di restaurarlo nell’arco temporale di cinque o sei anni e utilizzarlo come sede della nostra collezione.

Una bella operazione in un Nordest spesso accusato di fare quattrini senza pensare alla cultura…
Il nostro è un progetto che nasce essenzialmente dalla passione. Ci siamo resi conto che vedere opere d’arte, frequentare artisti e critici è fonte inesauribile di stimoli e conoscenze che si traducono inevitabilmente in un arricchimento personale e professionale.

Ma se ci fosse una legislazione fiscalmente più attenta cambierebbe qualcosa?
Nel nostro caso no. Noi sosteniamo l’arte perché crediamo sia una cosa fondamentale, indipendentemente dai vantaggi fiscali. La nostra è passione vera!

È anche vero però che il contemporaneo va di moda…
L’arte oggi rappresenta un mondo con un forte appeal per il settore della comunicazione. Noi da sempre abbiamo guardato a questo mondo con l’obiettivo di fare comunque un’operazione culturale.
I fratelli Lucchetta all’ingresso del Louvre in occasione della sponsorizzazione della mostra di Leonardo
Di cosa si occupa esattamente il gruppo?

Il Gruppo Euromobil è attivo nel settore del mobile dal 1972. Euromobil produce cucine, Zalf, mobili componibili per la casa e l’ambiente di lavoro, Désirée, infine, divani e poltrone.

Quali vantaggi derivano al gruppo dalla sponsorizzazione di grandi eventi con un pubblico numeroso?
Le risponderò utilizzando le parole di Philippe Daverio, col quale abbiamo iniziato una collaborazione da circa un anno. Per noi Daverio ha realizzato un video in cui, con estrema sintesi e lucidità, evidenzia quella che è stata la nostra intuizione nel rapporto con il mondo dell’arte: “L’impresa può fare bene all’arte, ma è altrettanto vero che l’arte fa bene all’impresa, perché genera la corporate identity”.

Negli ultimi anni siete stati main sponsor anche di Arte Fiera a Bologna. Come mai questa scelta?
Arte Fiera di Bologna è un evento internazionale, la prima fiera d’arte in Italia e tra le prime tre in Europa. Siamo stati main sponsor di Arte Fiera nell’edizione 2007 e 2008 e lo saremo anche nel 2009. Tre i progetti su cui abbiamo lavorato: il premio Euromobil, che una giuria formata di esperti assegna a un artista under trenta presente in fiera; una mostra di Carmelo Zotti, da poco scomparso, curata da Philippe Daverio nel padiglione dell’Esprit Nouveau; infine un’installazione dal titolo I luoghi dell’arte i luoghi del design, che ha presentato alcuni nostri prodotti -progettati da Marc Sadler, Roberto Gobbo, Edoardo Gherardi, Jai Jalan- in interazione con opere di Fabrizio Plessi e Jacub Nepras (vincitore del premio Euromobil nella scorsa edizione). L’evento è stato accompagnato da testi critici di Philippe Daverio per l’arte e Aldo Colonetti per il design.
Rendering del padiglione per Arte Fiera 2008
Da cosa è nata l’idea del premio?

Istituire un premio è un modo per far conoscere e valorizzare giovani artisti emergenti e ci dà la possibilità di approfondire lo stretto legame tra arte e design. Tenga conto che, nel nostro lavoro, ci avvaliamo della collaborazione di giovani designer. Nell’installazione I luoghi dell’arte i luoghi del design, accanto a nomi affermati nel mondo dell’arte e del design vi sono infatti giovani artisti e progettisti provenienti rispettivamente dal Centro Europa e dall’India. Per noi è come chiudere il cerchio di quella circonferenza che abbiamo iniziato a tracciare, con l’arte, molti anni fa.

a cura di daniele capra

*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 47. Te l’eri perso? Abbonati!




Gruppo Euromobil
Via Circonvallazione Sud, 21 – 31010 Falzè di Piave (TV)
Info: www.gruppoeuromobil.com


[exibart]

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