17 marzo 2008

fino al 6.IV.2008 Double Agent London, Ica

 
Una riflessione sulle dinamiche legate all’interattività come momento generatore dell’opera. E lo spettatore si trova coinvolto in un gioco di ruoli che lo rendono consapevole di essere parte fondamentale del lavoro. Divertente e al contempo interessante, una mostra che aspetta soltanto di essere costruita...

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Lo spettatore come coagente nella produzione del risultato finale dell’opera è al centro dell’attenzione di questa mostra, che presenta artisti i cui lavori sono legati a un necessario coinvolgimento nell’azione di altre persone, esterne all’universo dell’artista, ma che contribuiscono in egual maniera alla buona riuscita del lavoro stesso.
L’interazione con il pubblico è la base da cui Dora García parte per creare una Instant narrative, un racconto estemporaneo che si crea grazie alla presenza dello spettatore. L’artista, seminascosta nell’ombra, scrive al computer ciò che le accade intorno, coglie movimenti, sguardi e oggetti. Un’operazione che coinvolge lo spettatore, facendolo sentire realmente parte del lavoro; anzi, egli stesso è il lavoro. Anche Christoph Schlingensief gioca sul concetto d’interattività, creando la videoinstallazione The African twin tower- Stairlift Heaven, in cui ci si ritrova sospesi per aria a sbirciare nell’intimità di due donne nane, che amorevolmente si toccano e baciano.
Dora García - Instant Narrative (IN) - 2006-2008 - performance, videoproiezione - veduta dell’installazione presso l’Ica, London 2008 - photo Lyndon Douglas
La presenza di un “doppio agente” si lega al problema dell’autenticità e originalità nel lavoro video di Barbara Visser, una riflessione su cosa sia realmente la realtà e quale la finzione. L’artista sostituisce se stessa con attrici a cui, in diverse occasioni, fa pronunciare discorsi davanti al pubblico. Il video, ben strutturato, mostra tre momenti diversi durante altrettante diverse lecture. Nella prima conferenza, l’attrice riceve istruzioni via auricolare, nella seconda un’altra attrice commenta il precedente episodio, leggendo alcuni sottotitoli, nella terza performance l’artista presenta se stessa come un’ombra dietro un grande schermo, su cui sono proiettate in contemporanea le due precedenti conferenze.
Barbara Visser - Last Lecture - 200 - video - 20’ - courtesy Annet Gelink Gallery, Amsterdam
Il nodo dell’identità è anche il tema che ritroviamo nei lavori del polacco Pawel Althamer, che per l’occasione ha presentato un video e una serie di ceramiche prodotte in collaborazione con Nowolipie, un centro per disabili mentali di Varsavia presso il quale l’artista ha lavorato a lungo. Le opere sono i documenti di questa attività, ma anche un modo per mostrare caratteri e personalità dei singoli componenti del gruppo, soprattutto di uno, ossessionato dall’amore per gli aereoplani.
Artur Zmijewski - Them - 2007 - video - 27’ - courtesy Foksal Gallery Foundation, Warsaw
Accattivante soprattutto grazie al coinvolgimento diretto, Double agent è una selezione di artisti che non delude le aspettative e che, con leggerezza, accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso la componente più “semplice” dell’arte contemporanea: quella costruita a partire dalle esperienze di persone comuni.

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mostra visitata il 14 febbraio 2008


dal 14 febbraio al 6 aprile 2008
Double Agent
a cura di Claire Bishop e Mark Sladen
ICA – Institute of Contemporary Arts
12 Carlton House Terrace – SW1Y 5AH London
Orario: tutti i giorni ore 12-19.30; giovedì ore 12-21
Ingresso: da lunedì a venerdì: intero £ 2; ridotto £ 1,50; sabato e domenica: intero £ 3; ridotto £ 2
Info: tel. +44 02079300493; www.ica.org.uk

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