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21
marzo 2008
SCATTI PATAVINI
Progetti e iniziative
All’insegna di una programmazione internazionale, giunta ormai alla sua quarta edizione, ritorna anche quest’anno la rassegna Padova Aprile Fotografia. Che apre in questo weekend pasquale. Col titolo passaggi / paesaggi 2, il festival si propone di indagare le tematiche legate alla città, all’ambiente e al paesaggio. Da quello esterno, che ci circonda, a quello interiore, che ci abita...
Giunge al quarto anno la manifestazione padovana dedicata alla fotografia e ideata da Enrico Gusella e Alessandra De Lucia. E quattro sono pure le mostre personali che, insieme a una corposa collettiva, sono disseminate per la città, in luoghi prestigiosi e ben collegati fra loro.
Si comincia con i Musei Civici agli Eremitani, dove dalla serata inaugurale di venerdì fino al 4 maggio è allestita Buby Durini for Joseph Beuys. In una insolita e particolarissima mostra, il protagonista è l’artista tedesco, e in particolare l’attività performativa volta alla difesa della natura. Un impegno che ha percorso l’intero arco della sua vita. Si tratta di una testimonianza fotografica importante, ma l’occasione per ricordare una profonda amicizia, una vera “simbiosi d’intenti” fra il ricercatore e biologo Buby Durini e lo stesso Beuys.
Presso il Museo Civico di Piazza del Santo (dal 29 marzo al 18 maggio) è di scena Del paesaggio sublime, mostra dedicata al fotografo svizzero Albert Steiner, fra i primi a riconoscere al linguaggio fotografico autonomia espressiva e valore artistico. Sempre in cerca dell’armonia dell’immagine, Steiner la trova nei paesaggi alpini, a lui così familiari, nelle formazioni di ghiacci e neve, negli alberi, nei cespugli. In una parola, nella natura, le cui leggi misteriose e i cui fenomeni sono per Steiner spunto e pretesto per una ricerca estetico-formale di grande rilievo.
Le altre due personali sono dedicate ad altrettanti giovani fotografi, già affermati e ricchi di esperienze internazionali. Il lavoro di Davide Bramante sarà esposto alla Galleria Sottopasso della Stua (dal 7 aprile al 31 maggio), mentre Alexandre Marchi occuperà le Scuderie di Palazzo Moroni (dal 6 al 30 aprile). Il primo, con Diagonale d’Oriente, mette in mostra “immagini sovrapposte”, frutto delle doppie e multiple esposizioni fotografiche, il cui effetto dinamico che ne sortisce, inverosimile eppure reale, rimanda alle stratificazioni materiali e concettuali delle metropoli odierne. Il solo show di Marchi, Paesaggi Urbani: transiti e differenze, è costituito da una selezione di circa cinquanta fotografie, attraverso le quali s’indaga suggestivamente la “dimensione urbana” della città, senza trascurare il rapporto che l’individuo instaura con essa. Di professione foto-giornalista, abituato pertanto a viaggiare continuamente, Alexandre Marchi riesce a cogliere in maniera profonda le molteplici nuance metropolitane e umane che incontra lungo il suo cammino.
A chiudere la rassegna, la promettente collettiva che verrà presentata alla Galleria Cavour. Passaggi a Nord Est (dal 6 aprile al 18 maggio) suona sicuramente come un omaggio sia ai tanti maestri della fotografia di provenienza nordestina, ma ormai noti ovunque, che ai loro allievi, divenuti a loro volta artisti affermati. Una mostra assai eterogenea dal punto di vista generazionale e per gli intenti sottesi al lavoro dei singoli fotografi; ma dove il protagonista è ancora lui, il paesaggio, fonte d’ispirazione e oggetto di riflessione. Sono 25 i partecipanti, e fra di essi gli intramontabili Gianni Berengo Gardin, Elio Ciol, Fulvio Roiter e Paolo Monti, affiancati da Guido Guidi, Mario Sillani Djerrahian e Roberto Salbitani. E, ancora, assestatisi ormai su ottimi livelli, sfilano i più giovani Gianantonio Battistella, Luca Campigotto, Orsenigo_Chemollo e Marco Zanta.
E se è un piacere veder riconosciuto il valore, finora rimasto nascosto, di un Sergio Del Pero, le foto di Italo Zannier, curatore scientifico della mostra insieme a Enrico Gusella, riserveranno sicuramente una bella sorpresa. Sia che si tratti del lavoro, ormai storico, sulle coste italiane, che di quello un po’ più bizzarro e meno ortodosso appartenente alla sua produzione recente.
Si comincia con i Musei Civici agli Eremitani, dove dalla serata inaugurale di venerdì fino al 4 maggio è allestita Buby Durini for Joseph Beuys. In una insolita e particolarissima mostra, il protagonista è l’artista tedesco, e in particolare l’attività performativa volta alla difesa della natura. Un impegno che ha percorso l’intero arco della sua vita. Si tratta di una testimonianza fotografica importante, ma l’occasione per ricordare una profonda amicizia, una vera “simbiosi d’intenti” fra il ricercatore e biologo Buby Durini e lo stesso Beuys.
Presso il Museo Civico di Piazza del Santo (dal 29 marzo al 18 maggio) è di scena Del paesaggio sublime, mostra dedicata al fotografo svizzero Albert Steiner, fra i primi a riconoscere al linguaggio fotografico autonomia espressiva e valore artistico. Sempre in cerca dell’armonia dell’immagine, Steiner la trova nei paesaggi alpini, a lui così familiari, nelle formazioni di ghiacci e neve, negli alberi, nei cespugli. In una parola, nella natura, le cui leggi misteriose e i cui fenomeni sono per Steiner spunto e pretesto per una ricerca estetico-formale di grande rilievo.
Le altre due personali sono dedicate ad altrettanti giovani fotografi, già affermati e ricchi di esperienze internazionali. Il lavoro di Davide Bramante sarà esposto alla Galleria Sottopasso della Stua (dal 7 aprile al 31 maggio), mentre Alexandre Marchi occuperà le Scuderie di Palazzo Moroni (dal 6 al 30 aprile). Il primo, con Diagonale d’Oriente, mette in mostra “immagini sovrapposte”, frutto delle doppie e multiple esposizioni fotografiche, il cui effetto dinamico che ne sortisce, inverosimile eppure reale, rimanda alle stratificazioni materiali e concettuali delle metropoli odierne. Il solo show di Marchi, Paesaggi Urbani: transiti e differenze, è costituito da una selezione di circa cinquanta fotografie, attraverso le quali s’indaga suggestivamente la “dimensione urbana” della città, senza trascurare il rapporto che l’individuo instaura con essa. Di professione foto-giornalista, abituato pertanto a viaggiare continuamente, Alexandre Marchi riesce a cogliere in maniera profonda le molteplici nuance metropolitane e umane che incontra lungo il suo cammino.
A chiudere la rassegna, la promettente collettiva che verrà presentata alla Galleria Cavour. Passaggi a Nord Est (dal 6 aprile al 18 maggio) suona sicuramente come un omaggio sia ai tanti maestri della fotografia di provenienza nordestina, ma ormai noti ovunque, che ai loro allievi, divenuti a loro volta artisti affermati. Una mostra assai eterogenea dal punto di vista generazionale e per gli intenti sottesi al lavoro dei singoli fotografi; ma dove il protagonista è ancora lui, il paesaggio, fonte d’ispirazione e oggetto di riflessione. Sono 25 i partecipanti, e fra di essi gli intramontabili Gianni Berengo Gardin, Elio Ciol, Fulvio Roiter e Paolo Monti, affiancati da Guido Guidi, Mario Sillani Djerrahian e Roberto Salbitani. E, ancora, assestatisi ormai su ottimi livelli, sfilano i più giovani Gianantonio Battistella, Luca Campigotto, Orsenigo_Chemollo e Marco Zanta.
E se è un piacere veder riconosciuto il valore, finora rimasto nascosto, di un Sergio Del Pero, le foto di Italo Zannier, curatore scientifico della mostra insieme a Enrico Gusella, riserveranno sicuramente una bella sorpresa. Sia che si tratti del lavoro, ormai storico, sulle coste italiane, che di quello un po’ più bizzarro e meno ortodosso appartenente alla sua produzione recente.
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Padova Aprile Fotografia 2008 – passaggi / paesaggi 2
a cura di Enrico Gusella e Alessandra De Lucia
Sedi varie – 35100 Padova
Info: tel. +39 0498204518; fax +39 0498204532; cnf@comune.padova.it; cnf.padovanet.it
[exibart]