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[21|05|2008] |||arte moderna e contemporanea/asta |
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5 FONTANA, MANZONI, BURRI, AFRO e SANTOMASO
tra gli artisti dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea asta: martedì 27 maggio 2008 | ore 11, 15 e 19 | esposizione dal 14 al 16 maggio | palazzo colonna | roma | dal 23 al 25 maggio | palazzo broggi | milano
Dopo i guanti bianchi coronamento del successo della vendita di Milano dell’8 Aprile della collezione privata di 146 lotti di arte contemporanea dal 1953 al 2003, venduti al 100%, l’asta del 27 Maggio di Sotheby’s a Milano è caratterizzata da un catalogo che offre, tra gli altri, un bel gruppo di opere di artisti ‘Post War’. Nell’Aprile del 1950 Gio Ponti commentava entusiasticamente su “Domus” le grandi decorazioni realizzate da Massimo Campigli per il nuovissimo Hotel Palace di Milano, progettato da Giorgio Ramponi. Una delle decorazioni, Teatro, è la scenografica opera che presentiamo in catalogo, dipinta ad olio su grande pannello di faesite, raffigura due cantanti che si esibiscono davanti una platea ad abside, una composizione che ripropone in chiave moderna l’arte classica. Segue sempre dello stesso autore, del 1954, un ironico Due nudi, olio su tela, già esposto a Tokyo nel 1973. Quest’olio è stimato € 130.000-180.000, il grande pannello Teatro, € 300.000-400.000. Acquistato dall’attuale proprietario direttamente dalla famiglia dell’artista è Angelo ribelle su fondo rosa di Osvaldo Licini, un olio su tela eseguito nel 1950 (stima € 90.000-120.000). Di grande pregio il gruppo di Informale dell’asta. Del 1959 è Barbacane dell’Est di Giuseppe Santomaso (olio su tela, 124×114 cm.,stima €120-180.000), del quale ricordiamo a Venezia presso la Fondazione Cini, la recente inaugurazione di una retrospettiva in occasione del centenario dalla sua nascita. Segue Lettera a Palladio n. 8, ottava ed ultima della serie in onore del grande architetto veneto, rappresenta l’apice ed il compimento delle riflessioni che Santomaso elaborò fra il 1977 e il 1978. Le Lettere, caratterizzate da colori chiari e delicati sono composte da una busta rettangolare appena abbozzata inserita nella struttura geometrica e luminosa del dipinto; un ipotetico messaggio di tributo all’architetto, al quale Santomaso si sentiva particolarmente vicino, come ebbe modo di spiegare qualche anno più tardi: Palladio per me rappresenta la tradizione in evoluzione. (…) Palladio sconvolge, non annulla, non tradisce, ma adatta le esigenze funzionali dell’uomo del Rinascimento veneziano che va sulla terraferma, e inventa le sue ville. Un magnifico Concetto Spaziale oro, olio, squarcio e graffiti su tela, creato da Fontana (55×46 cm., stimato € 400.000-600.000) è tra le opere più importanti in asta ed è stato realizzato nel 1964 appena un anno dopo il grande ovale, Fine di Dio, recente record d’asta per l’artista realizzato in Febbraio da Sotheby’s a Londra (GBP 10.324.500, € 13.700.600) e record d’asta per un artista italiano del dopoguerra. E’ firmato e datato ‘59’ Combustione di Alberto Burri che dedica l’opera “all’amico Ivo, Alberto agosto 61” (cartoncino, tempera e combustione su carta applicata su tela, 57×44 cm., stima € 200.000-300.000). Proviene dalla collezione di Emilio Scanavino l’Achrome di Piero Manzoni, 1959 c. (caolino su tela, 60×80 cm, stima € 500.000-700.000) che rappresenta non solo una preziosa testimonianza della poetica manzoniana del ‘colore’ bianco, il non-colore, ma è anche segno forte dell’amicizia tra Manzoni e Scanavino e dell’importante ruolo avuto da entrambi nella storia dell’arte tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta. Manzoni conobbe l’artista genovese durante le vacanze estive passate ad Albisola (Savona) che, con la sua tradizione artistica legata alla ceramica, riuniva molti artisti italiani e stranieri. E’ verosimile, perciò, che l’uso del caolino derivi dalla frequentazione di Manzoni dei ceramisti di questa città come Mazzotti e degli artisti che ne sperimentavano l’uso, come Lucio Fontana e lo stesso Scanavino che dal 1952 collaborava con le “Ceramiche Mazzotti”. Tra i capolavori di Agostino Bonalumi è il grande Giallo del 1973: composto da 4 tele estroflesse dipinte a smalto giallo (totale 300×400 cm.), l’opera rivela degli effetti geometrici virtuali che appaiono e scompaiono all’osservatore a seconda di come la luce colpisce i pannelli (stima € 100.000-150.000). Nel 1980 Giallo fu esposto a Palazzo Te di Mantova. Segue dello stesso anno la stampa digitale su lastra di alluminio di Joseph Kosuth, Art as idea as idea, Three 8, stima € 30.000-40.000. Tra le opere della “Transavanguardia”, il grande Van Gogh respira di Enzo Cucchi (un olio su tela e legno, 100×402 cm., val. € 230.000-300.000). Si tratta di un dittico su tela e legno datato 1980-83 che include tutti i più tipici motivi scultorei dell’artista. Il dittico proviene dalla collezione di Edy de Wilde, direttore dello Stedelijk Al dittico in catalogo segue un’altra bella opera datata ‘1984’, Night for Right di Sandro Chia, un olio e pastelli a olio su carta applicata su tela di grandi dimensioni, pluri-esposto,da Vicenza nel 1998 a Santiago del Cile nel 2003 passando per Shanghai nel 2001 (236×153 cm., stima € 80.000-100.000). Asta Martedì, 27 Maggio 2008 – ore 11, 15 e 19 Sotheby’s Milano Palazzo Broggi via Broggi 19 Esposizione: da Venerdì 23 a Domenica 25 Maggio 2008, ore 10-19; Lunedì 26 Maggio ore 10-13 Tel +39 02 295 001 |
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