Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Grazia Gabbini – Luoghi Incerti
Attraverso l’uso della carta e altri materiali Grazia Gabbini esprime il suo universo poetico esplorando nuove dimensioni spaziali, un microcosmo abitativo con riferimento al nostro vivere , alle incertezze, alle ansie del presente non tralasciando di gettare un ‘ancora al tempo della totalità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A cura di Stefania Carrozzini
MyMicroGallery è lieta di annunciare "Luoghi Incerti” una personale dell’artista Grazia Gabbini. Il percorso espositivo si snoda tra sculture e installazioni. Si tratta di opere realizzate con carta, colla e fili di ferro, molte delle quali realizzate appositamente per l’esposizione.
La mostra ruota intorno alle metafore del “rifugio”: nidi, alveari, cavità dalle svariate forme. Nidi e contenitori che alludono al volo, sogni protetti, storie poetiche ma anche vuote cavità e disincanti. E quali sono i luoghi emozionali e mentali, ma anche reali che reputiamo essere il nostro rifugio? Esistono infiniti luoghi, i luoghi che amiamo, quelli che vorremmo non cambiassero mai…poi esistono i “possibili luoghi”, piccole cose che diventano grandi, riti a cui non sappiamo e non vogliamo rinunciare, rifugi che ci danno sicurezza. Ma il rifugio, il grembo, il luogo protettivo si possono trasformare nel loro opposto, in luoghi incerti, provvisori, dove si respira un’estranea familiarità e in questi anfratti dell’anima tutto può accadere: lo spaesamento anche temporale, l’abbandono o il ritrovamento.
L’artista muove la sua ricerca traendo ispirazione dalla natura, nella consapevolezza che tutto è effimero e transitorio, dando forma a emozioni anche ambivalenti, ma che poi trovano sintesi nella comunicazione poetica del fare. La forza delle opere di Gabbini sta proprio nella loro apparente fragilità, nella capacità di collegare il lato sensoriale a quello immateriale, processo con il quale l’artista esprime tutta la contraddittorietà e la frammentarietà del reale.
Grazia Gabbini è nata a Milano dove vive e lavora. E’ laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nell’ottica di un maggior approfondimento artistico, dopo l’esperienza accademica, s’iscrive alla Scuola di Arti Visive di Pavia, dove segue i corsi dell’artista Mario Raciti. In questo contesto frequenta gli studi e vive il clima intellettuale di artisti che credono nel “fare della pittura”.
La necessità di esplorare altri mondi la porta a collaborare con artisti di diverse discipline: attori, registi teatrali e poeti con cui studia e realizza performance/dialogo che abbracciano i linguaggi della gestualità, della parola e dell’installazione ambientale.
Grazia Gabbini espone dal 1992 con continuità in mostre personali e collettive, in sedi pubbliche e private, in Italia e all’estero. Nel 2009 una scultura del ciclo Nido è stata acquisita dal Museo Internazionale von Thyssen in Alicante (Spagna).
Tra le numerose mostre si segnala: 2017, Omnia – Caos Colore. Biennale di Alessandria, Palazzo Monferrato, Alessandria. A cura di Matteo Galbiati; 2016 La bellezza resta, Spazio Heart, Vimercate a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini; 2015, Storie di Manna, Museo Ala Ponzone, Cremona, a cura di Mariarosa Ferarri e Mario Marubbi; 2014 Storie di Manna, Mediateca di Santa Teresa, Milano a cura di Sblu - Spazioalbello per la rassegna “Non di solo pane”, testo di Chiara Gatti; 2012, Pelle di Donna, Palazzo Triennale, Milano, a cura di Martina Mazzotta e Pietro Bellasi. Catalogo Edizioni Mazzotta; 2009, Heart, Onishi Gallery, a cura di Stefania Carrozzini, New York; 2010 Il drago, Site specific works per il dramma teatrale, regia di Beppe Arena, Teatro Bellini, Casalbuttano (Cremona); 2010 Heart, Kasia Kay Gallery, Chicago, a cura di Stefania Carrozzini; 2009 Respiri di luoghi segreti, Galleria Cavenaghi Arte, Milano; Catalogo monografico a cura di Claudio Cerritelli, Esseblu edizioni.
Per informazioni : stefaniacarrozzini@gmail.com T. 338 4305675
MyMicroGallery è lieta di annunciare "Luoghi Incerti” una personale dell’artista Grazia Gabbini. Il percorso espositivo si snoda tra sculture e installazioni. Si tratta di opere realizzate con carta, colla e fili di ferro, molte delle quali realizzate appositamente per l’esposizione.
La mostra ruota intorno alle metafore del “rifugio”: nidi, alveari, cavità dalle svariate forme. Nidi e contenitori che alludono al volo, sogni protetti, storie poetiche ma anche vuote cavità e disincanti. E quali sono i luoghi emozionali e mentali, ma anche reali che reputiamo essere il nostro rifugio? Esistono infiniti luoghi, i luoghi che amiamo, quelli che vorremmo non cambiassero mai…poi esistono i “possibili luoghi”, piccole cose che diventano grandi, riti a cui non sappiamo e non vogliamo rinunciare, rifugi che ci danno sicurezza. Ma il rifugio, il grembo, il luogo protettivo si possono trasformare nel loro opposto, in luoghi incerti, provvisori, dove si respira un’estranea familiarità e in questi anfratti dell’anima tutto può accadere: lo spaesamento anche temporale, l’abbandono o il ritrovamento.
L’artista muove la sua ricerca traendo ispirazione dalla natura, nella consapevolezza che tutto è effimero e transitorio, dando forma a emozioni anche ambivalenti, ma che poi trovano sintesi nella comunicazione poetica del fare. La forza delle opere di Gabbini sta proprio nella loro apparente fragilità, nella capacità di collegare il lato sensoriale a quello immateriale, processo con il quale l’artista esprime tutta la contraddittorietà e la frammentarietà del reale.
Grazia Gabbini è nata a Milano dove vive e lavora. E’ laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nell’ottica di un maggior approfondimento artistico, dopo l’esperienza accademica, s’iscrive alla Scuola di Arti Visive di Pavia, dove segue i corsi dell’artista Mario Raciti. In questo contesto frequenta gli studi e vive il clima intellettuale di artisti che credono nel “fare della pittura”.
La necessità di esplorare altri mondi la porta a collaborare con artisti di diverse discipline: attori, registi teatrali e poeti con cui studia e realizza performance/dialogo che abbracciano i linguaggi della gestualità, della parola e dell’installazione ambientale.
Grazia Gabbini espone dal 1992 con continuità in mostre personali e collettive, in sedi pubbliche e private, in Italia e all’estero. Nel 2009 una scultura del ciclo Nido è stata acquisita dal Museo Internazionale von Thyssen in Alicante (Spagna).
Tra le numerose mostre si segnala: 2017, Omnia – Caos Colore. Biennale di Alessandria, Palazzo Monferrato, Alessandria. A cura di Matteo Galbiati; 2016 La bellezza resta, Spazio Heart, Vimercate a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini; 2015, Storie di Manna, Museo Ala Ponzone, Cremona, a cura di Mariarosa Ferarri e Mario Marubbi; 2014 Storie di Manna, Mediateca di Santa Teresa, Milano a cura di Sblu - Spazioalbello per la rassegna “Non di solo pane”, testo di Chiara Gatti; 2012, Pelle di Donna, Palazzo Triennale, Milano, a cura di Martina Mazzotta e Pietro Bellasi. Catalogo Edizioni Mazzotta; 2009, Heart, Onishi Gallery, a cura di Stefania Carrozzini, New York; 2010 Il drago, Site specific works per il dramma teatrale, regia di Beppe Arena, Teatro Bellini, Casalbuttano (Cremona); 2010 Heart, Kasia Kay Gallery, Chicago, a cura di Stefania Carrozzini; 2009 Respiri di luoghi segreti, Galleria Cavenaghi Arte, Milano; Catalogo monografico a cura di Claudio Cerritelli, Esseblu edizioni.
Per informazioni : stefaniacarrozzini@gmail.com T. 338 4305675
05
marzo 2019
Grazia Gabbini – Luoghi Incerti
Dal 05 al 25 marzo 2019
arte contemporanea
Location
MYMICROGALLERY
Milano, Via Giovanni Boccaccio, 24, (Milano)
Milano, Via Giovanni Boccaccio, 24, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
5 Marzo 2019, ore 18,30
Autore
Curatore