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Paesaggi Isolotto 1954 > 1975
La mostra si compone di alcune immagini inedite e di una raccolta di fotografie esposte nell’autunno 2018 all’interno dei 3 cicli Non case ma città.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Isolotto presenta la mostra fotografica Paesaggi Isolotto 1954 > 1975 a cura di Virgilio
Sieni, in collaborazione con Mario Bencivenni e l’Archivio storico Torrini Fotogiornalismo.
La mostra si compone di alcune immagini inedite e di una raccolta di fotografie esposte
nell’autunno 2018 all’interno dei 3 cicli Non case ma città.
Le fotografie storiche testimoniano la nascita e i primi momenti della vita sociale nel nuovo
quartiere da metà degli anni ’50 a metà anni ‘70. Nelle splendide immagini appare un mondo che si
genera intorno al senso di comunità e di bene comune. Un percorso che unisce il progetto
urbanistico all’umanità delle persone richiamandoci a un atteggiamento solidale verso l’altro nella
costruzione dell’individuo.
In occasione dell’inaugurazione della mostra avrà luogo un’azione coreografica a cura di
Accademia sull’arte del gesto in collaborazione con la banda Fiati Sprecati.
> INGRESSO LIBERO _Orari di apertura: venerdì h 10.00>12.00 e h 17.00>19.00; sabato h 10.00>12.00
Negli altri giorni per visitare la mostra rivolgersi a: Al Bar Vittorio (piazza dei Tigli, 8/9) e Alimentari
Gastronomia Lorenzo Sieni (via Mortuli 26b) che collaborano al progetto.
Si ringrazia l’Archivio Storico della Comunità dell’Isolotto e Foto Torrini per la concessione delle foto d’epoca
-----------------------
Un epilogo in forma di prologo
Le fotografie in bianco e nero qui proposte - una selezione dai tre cicli precedenti accresciuta da
alcune nuove e inedite - documentano come nel corso di venti anni abbia preso forma l’immagine
coniata qualche secolo fa da Leon Battista Alberti: la città è una grande casa per una grande
famiglia e poi riattualizzata da un Sindaco-profeta, Giorgio La Pira, in un aforisma denso di valore
programmatico: Non case, ma città.
Esse sono altresì tracce-testimonianze di un percorso di memoria che documenta come la
presenza umana dell’abitare un territorio, nella sua costante azione di dare e ricevere, di relazioni
fra viventi e ambiente di vita, generi anche la dimensione identitaria di paesaggio. Un paesaggio
fatto di permanenze/eredità e di cambiamenti/innovazioni sia fisiche che spirituali e pertanto
contemporaneamente paesaggio urbano e mentale, dello spazio e dell’anima, dell’individuo e della
comunità.
Rileggere oggi le immagini qui esposte può essere accostato al ritrovamento di una vecchia foto
della nostra infanzia dimenticata nel fondo di qualche cassetto, di cui avevamo perso le tracce, ma
della quale abbiamo sempre saputo l’esistenza. Il suo momentaneo riaffiorare ci fa capire che
l’importanza di questo improvviso tempo ritrovato consiste non nel rivederci bambini, ma
nell’indicarci il legame continuo esistente fra quello che eravamo, quello che siamo e quello che
saremo.
Un’immagine in particolare mi ha affascinato e ha ispirato queste mie sensazioni. Quella dei
quattro bambini seduti sul muro di recinzione dei giardini dei “Grattacieli” di via delle Magnolie e
con i volti sorridenti illuminati dal sole: oggi quei bambini sono forse a loro volta padri e nonni, nei
giardini dietro al muro su cui sedevano sono cresciute delle belle magnolie e i pochi vasi di allora si
sono moltiplicati nella speranza che nuove generazioni di bambini e di adulti continuino ad
alimentare nuova comunità e nuovi paesaggi dove vivere e abitare gioiosamente.
Mario Bencivenni, Isolotto - Firenze, febbraio 2019
GALLERIA ISOLOTTO - CANTIERI CULTURALI ISOLOTTO
Aperta in piazza dei Tigli il 22 settembre 2017 in occasione della prima edizione del Festival
Isolotto ideato da Virgilio Sieni, la Galleria, vero e proprio presidio culturale nel territorio, prosegue
la sua rinnovata attività accogliendo mostre fotografiche, esposizioni, incontri.
La Galleria Isolotto si compone di due stanze, denominate ‘Ortolano’ e ‘Macelleria’ in riferimento
alle attività che in passato vi si svolgevano.
Gli eventi in programma tra febbraio e aprile 2019 si inseriscono all’interno del progetto Cantieri
Culturali Isolotto che propone durante l’anno un’articolazione di esperienze nel Quartiere 4 rivolte a
cittadini e professionisti.
Oltre al Festival Isolotto che si svolgerà quest’anno dal 20 al 23 giugno, Cantieri Culturali Isolotto si
arricchisce di mostre fotografiche, lezioni sul gesto, creazione di azioni coreografiche comuni,
momenti d’incontro e di riflessione intorno ai temi dell’uomo e della città, della rigenerazione dei
luoghi e dell’abitare gli spazi.
Galleria Isolotto, Piazza dei Tigli – Firenze
INGRESSO LIBERO
Orari di apertura:
venerdì h 10.00>12.00 e h 17.00>19.00; sabato h 10.00>12.00
Negli altri giorni per visitare la mostra rivolgersi a: Al Bar Vittorio (piazza dei Tigli, 8/9) e Alimentari
Gastronomia Lorenzo Sieni (via Mortuli 26b) che collaborano al progetto.
Sieni, in collaborazione con Mario Bencivenni e l’Archivio storico Torrini Fotogiornalismo.
La mostra si compone di alcune immagini inedite e di una raccolta di fotografie esposte
nell’autunno 2018 all’interno dei 3 cicli Non case ma città.
Le fotografie storiche testimoniano la nascita e i primi momenti della vita sociale nel nuovo
quartiere da metà degli anni ’50 a metà anni ‘70. Nelle splendide immagini appare un mondo che si
genera intorno al senso di comunità e di bene comune. Un percorso che unisce il progetto
urbanistico all’umanità delle persone richiamandoci a un atteggiamento solidale verso l’altro nella
costruzione dell’individuo.
In occasione dell’inaugurazione della mostra avrà luogo un’azione coreografica a cura di
Accademia sull’arte del gesto in collaborazione con la banda Fiati Sprecati.
> INGRESSO LIBERO _Orari di apertura: venerdì h 10.00>12.00 e h 17.00>19.00; sabato h 10.00>12.00
Negli altri giorni per visitare la mostra rivolgersi a: Al Bar Vittorio (piazza dei Tigli, 8/9) e Alimentari
Gastronomia Lorenzo Sieni (via Mortuli 26b) che collaborano al progetto.
Si ringrazia l’Archivio Storico della Comunità dell’Isolotto e Foto Torrini per la concessione delle foto d’epoca
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Un epilogo in forma di prologo
Le fotografie in bianco e nero qui proposte - una selezione dai tre cicli precedenti accresciuta da
alcune nuove e inedite - documentano come nel corso di venti anni abbia preso forma l’immagine
coniata qualche secolo fa da Leon Battista Alberti: la città è una grande casa per una grande
famiglia e poi riattualizzata da un Sindaco-profeta, Giorgio La Pira, in un aforisma denso di valore
programmatico: Non case, ma città.
Esse sono altresì tracce-testimonianze di un percorso di memoria che documenta come la
presenza umana dell’abitare un territorio, nella sua costante azione di dare e ricevere, di relazioni
fra viventi e ambiente di vita, generi anche la dimensione identitaria di paesaggio. Un paesaggio
fatto di permanenze/eredità e di cambiamenti/innovazioni sia fisiche che spirituali e pertanto
contemporaneamente paesaggio urbano e mentale, dello spazio e dell’anima, dell’individuo e della
comunità.
Rileggere oggi le immagini qui esposte può essere accostato al ritrovamento di una vecchia foto
della nostra infanzia dimenticata nel fondo di qualche cassetto, di cui avevamo perso le tracce, ma
della quale abbiamo sempre saputo l’esistenza. Il suo momentaneo riaffiorare ci fa capire che
l’importanza di questo improvviso tempo ritrovato consiste non nel rivederci bambini, ma
nell’indicarci il legame continuo esistente fra quello che eravamo, quello che siamo e quello che
saremo.
Un’immagine in particolare mi ha affascinato e ha ispirato queste mie sensazioni. Quella dei
quattro bambini seduti sul muro di recinzione dei giardini dei “Grattacieli” di via delle Magnolie e
con i volti sorridenti illuminati dal sole: oggi quei bambini sono forse a loro volta padri e nonni, nei
giardini dietro al muro su cui sedevano sono cresciute delle belle magnolie e i pochi vasi di allora si
sono moltiplicati nella speranza che nuove generazioni di bambini e di adulti continuino ad
alimentare nuova comunità e nuovi paesaggi dove vivere e abitare gioiosamente.
Mario Bencivenni, Isolotto - Firenze, febbraio 2019
GALLERIA ISOLOTTO - CANTIERI CULTURALI ISOLOTTO
Aperta in piazza dei Tigli il 22 settembre 2017 in occasione della prima edizione del Festival
Isolotto ideato da Virgilio Sieni, la Galleria, vero e proprio presidio culturale nel territorio, prosegue
la sua rinnovata attività accogliendo mostre fotografiche, esposizioni, incontri.
La Galleria Isolotto si compone di due stanze, denominate ‘Ortolano’ e ‘Macelleria’ in riferimento
alle attività che in passato vi si svolgevano.
Gli eventi in programma tra febbraio e aprile 2019 si inseriscono all’interno del progetto Cantieri
Culturali Isolotto che propone durante l’anno un’articolazione di esperienze nel Quartiere 4 rivolte a
cittadini e professionisti.
Oltre al Festival Isolotto che si svolgerà quest’anno dal 20 al 23 giugno, Cantieri Culturali Isolotto si
arricchisce di mostre fotografiche, lezioni sul gesto, creazione di azioni coreografiche comuni,
momenti d’incontro e di riflessione intorno ai temi dell’uomo e della città, della rigenerazione dei
luoghi e dell’abitare gli spazi.
Galleria Isolotto, Piazza dei Tigli – Firenze
INGRESSO LIBERO
Orari di apertura:
venerdì h 10.00>12.00 e h 17.00>19.00; sabato h 10.00>12.00
Negli altri giorni per visitare la mostra rivolgersi a: Al Bar Vittorio (piazza dei Tigli, 8/9) e Alimentari
Gastronomia Lorenzo Sieni (via Mortuli 26b) che collaborano al progetto.
16
febbraio 2019
Paesaggi Isolotto 1954 > 1975
Dal 16 febbraio al 27 aprile 2019
fotografia
Location
GALLERIA ISOLOTTO
Firenze, Piazza Dei Tigli, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Tigli, (Firenze)
Orario di apertura
venerdì h 10.-12.00 e h 17.00-19.00; sabato h 10.00-12.00
Vernissage
16 Febbraio 2019, h 17
Curatore