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La città Passant: Spazi e storie di Galleria Cavour
In occasione di ART CITY Bologna, Galleria Cavour celebra i suoi primi 60 anni con una grande Mostra dedicata allo storico complesso edilizio. In esposizione ci saranno non solo i progetti, ma anche numerose immagini storiche che narrano l’avvicendarsi delle varie epoche in questo contesto prestigio
Comunicato stampa
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Bologna _Una grande Mostra in Galleria Cavour per celebrare i suoi primi 60 anni. E per riscoprire le origini del prestigioso complesso edilizio, che oggi ospita un polo del luxury shopping tra i più importanti al mondo, nel cuore del centro storico di Bologna.
- a cura dell’architetto Daniele Vincenzi-Camere Sonore e promossa dalle due proprietà, Pizzighini e Sassoli de’ Bianchi, con il contributo di Banca Generali- è il primo degli eventi previsti in questo anno di celebrazioni.
Galleria Cavour nasce da un prestigioso progetto, di cui la Mostra - a cura dell’architetto Daniele Vincenzi-Camere Sonore e promossa dalle due proprietà, Pizzighini Benelli e Sassoli de’ Bianchi, con il contributo di Banca Generali - intende riportare alla luce le linee guida e narrare. La Mostra gode del patrocinio del Comune e dell’Ordine degli Architetti di Bologna, e del contributo di numerosi fondi archivistici (Genus Bononiae - Biblioteca San Giorgio in Poggiale, Archivio Storico Regione ER, Archivio di Stato di Roma, Camera di Commercio di Bologna, Ordine Architetti Bologna- Archivio Storico. Foto Archivio Paolo Ferrari e Archivio Storico Fotografico Walter Breveglieri).
Il complesso edilizio di Galleria Cavour sorge nel pieno centro storico della città di Bologna, frutto di un vasto e delicato intervento di ricostruzione post bellica avviato nel 1949 e completato nel 1961. Il 29 gennaio 1944, una bomba devasta l’Archiginnasio e il contesto edilizio della futura Galleria. A partire dalla ricostruzione degli anni ’50, questo complesso edilizio è ravvisabile come un singolare ‘laboratorio urbano’, da osservare sotto vari profili: l’approccio progettuale, la dinamica urbana e sociale, la storia di costume locale e l’inesauribile rapporto tra antico e moderno.
L’intero progetto nacque dall’intuizione dell’ingegner Giorgio Pizzighini, uno dei progettisti del Piano Regolatore Clandestino elaborato in piena guerra. Fu lo stesso Pizzighini a coinvolgere la famiglia Sassoli de’ Bianchi, che decise di creare il ‘passaggio’ attraverso Palazzo Vassè (a testimonianza è tuttora visibile una delle colonne, elemento strutturale, del palazzo) fino a Piazza Cavour, con l’obiettivo di conferire alla Galleria l’attuale respiro. Uno dei propositi del progetto, infatti, era quello di collegare i passaggi tra le piazze Maggiore, Galvani, Minghetti e Cavour.
Il progetto della parte Sassoli de’ Bianchi fu realizzato dall’architetto milanese Guglielmo Ulrich.
Le immagini della Mostra: le foto delle boutique, dei personaggi e i disegni progettuali.
viene allestita lungo l’intera passeggiata della Galleria e presenta anche un ricco materiale iconografico e di testimonianze appartenenti alla sua storia nei decenni, dagli anni ’60 a oggi, riferito alle varie attività commerciali che qui si sono via via succedute: una vera e propria ‘narrazione per immagini’ di tante storie e tanti volti che hanno animato gli spazi di Galleria Cavour e che a buon diritto fanno parte di un pezzo di storia di Bologna: i progetti (di assoluto interesse, tra gli altri, quello che prevedeva i due passaggi sotto il Pavaglione, che poi non furono realizzati). E le vecchie foto: da quella che mostra il quadrivio di Galleria con le strisce pedonali e le auto (da cui si è tratta ispirazione per il titolo ‘La Città Passante’), al defilé promosso dal mitico ‘Bang Bang’ per una stagione di uno degli anni 60-70. Fino all’immagine che ritrae la polizia in assetto antisommossa durante gli Anni di Piombo.
Osserva Paola Pizzighini Benelli.
Dichiara Maurizio de Vito Piscicelli, responsabile marketing di Galleria Cavour per la proprietà Sassoli de Bianchi:.
Galleria Cavour nasce da un prestigioso progetto, di cui la Mostra
Il complesso edilizio di Galleria Cavour sorge nel pieno centro storico della città di Bologna, frutto di un vasto e delicato intervento di ricostruzione post bellica avviato nel 1949 e completato nel 1961. Il 29 gennaio 1944, una bomba devasta l’Archiginnasio e il contesto edilizio della futura Galleria. A partire dalla ricostruzione degli anni ’50, questo complesso edilizio è ravvisabile come un singolare ‘laboratorio urbano’, da osservare sotto vari profili: l’approccio progettuale, la dinamica urbana e sociale, la storia di costume locale e l’inesauribile rapporto tra antico e moderno.
L’intero progetto nacque dall’intuizione dell’ingegner Giorgio Pizzighini, uno dei progettisti del Piano Regolatore Clandestino elaborato in piena guerra. Fu lo stesso Pizzighini a coinvolgere la famiglia Sassoli de’ Bianchi, che decise di creare il ‘passaggio’ attraverso Palazzo Vassè (a testimonianza è tuttora visibile una delle colonne, elemento strutturale, del palazzo) fino a Piazza Cavour, con l’obiettivo di conferire alla Galleria l’attuale respiro. Uno dei propositi del progetto, infatti, era quello di collegare i passaggi tra le piazze Maggiore, Galvani, Minghetti e Cavour.
Il progetto della parte Sassoli de’ Bianchi fu realizzato dall’architetto milanese Guglielmo Ulrich.
Le immagini della Mostra: le foto delle boutique, dei personaggi e i disegni progettuali.
Osserva Paola Pizzighini Benelli
Dichiara Maurizio de Vito Piscicelli, responsabile marketing di Galleria Cavour per la proprietà Sassoli de Bianchi:
01
febbraio 2019
La città Passant: Spazi e storie di Galleria Cavour
Dal primo al 17 febbraio 2019
Location
GALLERIA CAVOUR
Bologna, Galleria Cavour, (Bologna)
Bologna, Galleria Cavour, (Bologna)
Orario di apertura
h 10-20
Vernissage
1 Febbraio 2019, -