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Luisa Turuani – M’ama non m’ama
m’ama non m’ama è un progetto di Luisa Turuani e t-space, il primo di un nuovo format che lo spazio si propone di portare avanti in futuro. L’idea è quella di mettere a disposizione degli artisti invitati oltre allo spazio espositivo, anche un team di lavoro e di confronto che segua tutto il processo di realizzazione di un’opera, dall’ideazione fino alla produzione.
Comunicato stampa
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Il volo del Flyer, il primo aeroplano propriamente detto, durò 12 secondi.
Alcuni definiscono tale momento epifanico più come il balzo di un gigantesco coniglio, un sussulto.
Oggi penso ai quei dodici secondi con la tenerezza di una madre che guarda suo figlio saldare un piede, e poi un altro, come se ogni passo fosse il primo sulla Luna. Lo guarda atterrare rovinosamente e poi subito su, di nuovo ubriaco di quel cielo che a gattoni sembra tanto lontano.
Ho spesso guardato con sospetto la tecnologia, troppi cavi di cui vedo l’inizio ma non la fine.
Ne ho sempre avuto timore come l’uomo ne aveva dell’animale prima dell’invenzione della macchina. Forse è l’automatismo a farmi supporre che quella piccola cosa con tasti e sensori sia viva, e che da lì a un attimo…
Con sorpresa è proprio guardando la vitalità della macchina, che una strana simpatia affiora.
La natura è modello per la tecnica eppure, nel momento in cui la tecnica le fa l’occhiolino, quest’ultima scappa scontrosa e superba. Ecco che per un attimo il prodigio abbassa la testa arrossendo imbarazzato; per un attimo sorride delle sue quattro eliche, della sua impareggiabile autonomia, e del suo spumeggiante lampeggiare.
Luisa Turuani
m'ama non m'ama è un progetto di Luisa Turuani e t-space, il primo di un nuovo format che lo spazio si propone di portare avanti in futuro. L'idea è quella di mettere a disposizione degli artisti invitati oltre allo spazio espositivo, anche un team di lavoro e di confronto che segua tutto il processo di realizzazione di un'opera, dall'ideazione fino alla produzione.
La mostra personale di Luisa Turuani è un corpus di opere che ruotano intorno ad un lavoro video, che dà il nome alla mostra, pensato e realizzato interamente con lo studio di t-space.
Luisa Turuani (Milano, 1992). Particolarmente interessata al concetto di limite come spazio abitabile, interroga le parentesi della quotidianità in quanto stimolo per una creatività leggera e disincantata, critica e ironica. Nel 2018 vince il Premio Nocivelli ed è finalista al Premio Combat, al Premio Arteam e al Premio Francesco Fabbri. Lo stesso anno partecipa a diverse mostre collettive, tra cui Vanno e vengono dalle mie mani a cura di E. Cristini. Nel 2017 partecipa ad Artagon III, mostra collettiva selezionata tra studenti delle accademie d’Europa; lo stesso anno partecipa alla mostra Tirarsi fuori presso la galleria P420 di Bologna ed è invitata alla mostra Fare e disfare a cura di C. Muccioli, evento collaterale del Festival della Filosofia di Modena. Nel 2016 partecipa a una residenza artistica in Cina intitolata Syncronicity. Nel 2015 partecipa alla residenza artistica Sfase presso l’excartiera Pigna ad Alzano Lombardo. Tra le mostre collettive si ricorda nel 2015: Nel deserto cresce la ginestra presso la galleria R. Fabbri, 00:00 a cura di S.M. Frassà presso il Museo Messina.
Alcuni definiscono tale momento epifanico più come il balzo di un gigantesco coniglio, un sussulto.
Oggi penso ai quei dodici secondi con la tenerezza di una madre che guarda suo figlio saldare un piede, e poi un altro, come se ogni passo fosse il primo sulla Luna. Lo guarda atterrare rovinosamente e poi subito su, di nuovo ubriaco di quel cielo che a gattoni sembra tanto lontano.
Ho spesso guardato con sospetto la tecnologia, troppi cavi di cui vedo l’inizio ma non la fine.
Ne ho sempre avuto timore come l’uomo ne aveva dell’animale prima dell’invenzione della macchina. Forse è l’automatismo a farmi supporre che quella piccola cosa con tasti e sensori sia viva, e che da lì a un attimo…
Con sorpresa è proprio guardando la vitalità della macchina, che una strana simpatia affiora.
La natura è modello per la tecnica eppure, nel momento in cui la tecnica le fa l’occhiolino, quest’ultima scappa scontrosa e superba. Ecco che per un attimo il prodigio abbassa la testa arrossendo imbarazzato; per un attimo sorride delle sue quattro eliche, della sua impareggiabile autonomia, e del suo spumeggiante lampeggiare.
Luisa Turuani
m'ama non m'ama è un progetto di Luisa Turuani e t-space, il primo di un nuovo format che lo spazio si propone di portare avanti in futuro. L'idea è quella di mettere a disposizione degli artisti invitati oltre allo spazio espositivo, anche un team di lavoro e di confronto che segua tutto il processo di realizzazione di un'opera, dall'ideazione fino alla produzione.
La mostra personale di Luisa Turuani è un corpus di opere che ruotano intorno ad un lavoro video, che dà il nome alla mostra, pensato e realizzato interamente con lo studio di t-space.
Luisa Turuani (Milano, 1992). Particolarmente interessata al concetto di limite come spazio abitabile, interroga le parentesi della quotidianità in quanto stimolo per una creatività leggera e disincantata, critica e ironica. Nel 2018 vince il Premio Nocivelli ed è finalista al Premio Combat, al Premio Arteam e al Premio Francesco Fabbri. Lo stesso anno partecipa a diverse mostre collettive, tra cui Vanno e vengono dalle mie mani a cura di E. Cristini. Nel 2017 partecipa ad Artagon III, mostra collettiva selezionata tra studenti delle accademie d’Europa; lo stesso anno partecipa alla mostra Tirarsi fuori presso la galleria P420 di Bologna ed è invitata alla mostra Fare e disfare a cura di C. Muccioli, evento collaterale del Festival della Filosofia di Modena. Nel 2016 partecipa a una residenza artistica in Cina intitolata Syncronicity. Nel 2015 partecipa alla residenza artistica Sfase presso l’excartiera Pigna ad Alzano Lombardo. Tra le mostre collettive si ricorda nel 2015: Nel deserto cresce la ginestra presso la galleria R. Fabbri, 00:00 a cura di S.M. Frassà presso il Museo Messina.
16
gennaio 2019
Luisa Turuani – M’ama non m’ama
Dal 16 gennaio al 24 febbraio 2019
arte contemporanea
Location
T-SPACE
Milano, Via Bolama, 2, (Milano)
Milano, Via Bolama, 2, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento scrivendo a: info@t-space.it / fb: @tspace0
Vernissage
16 Gennaio 2019, ore 18,30
Autore