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Mauro Maffezzoni – Pop al minimo
Il minimo comun denominatore di tutti i suoi lavori è lo spirito “pop”, perché il mondo intero è sempre stato l’oggetto del suo studio. Oggi il mondo sembra alla portata di tutti grazie al web.
Comunicato stampa
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In tutti questi anni Maffezzoni ha realizzato molti quadri, di tutti i tipi e dimensioni.
Durante gli anni '90 ha inventariato il mondo in 21 categorie (nature morte, paesaggi, ritratti, cover …), dal 2000, invece, ha continuato suddividendo il mondo in generi, sottogeneri e derivazioni varie.
Il minimo comun denominatore di tutti i suoi lavori è lo spirito “pop”, perché il mondo intero è sempre stato l’oggetto del suo studio. Oggi il mondo sembra alla portata di tutti grazie al web.
Spontaneità, casualità, perseveranza, ibridazioni e deviazioni di percorso sono le caratteristiche del lavoro di Maffezzoni.
Tutto questo universo, reso dal web e dalla tecnologia digitale pop, è oggetto del suo studio: Leonardo è pop, la merda di Piero Manzoni è pop, i siti porno sono pop, Maurizio Cattelan è pop, l’arte contemporanea è pop e così anche il minimalismo è pop. Ultimamente l'artista usa come titoli delle sue opere testi di canzoni, ad esempio frasi delle canzoni di Adam Ant, David Bowie, i Die Antword ecc.
I lavori esposti presso la Galleria Monopoli sono insoliti e in qualche modo minimal, ma anche ibridati dalla materia, sporcati di proposito dalle evidenti pennellate e dai contrasti di colore inusuali per i canoni dell’arte minimale. É come se si volesse rappresentare un'accumulazione delle esperienze vissute in precedenza.
Durante gli anni '90 ha inventariato il mondo in 21 categorie (nature morte, paesaggi, ritratti, cover …), dal 2000, invece, ha continuato suddividendo il mondo in generi, sottogeneri e derivazioni varie.
Il minimo comun denominatore di tutti i suoi lavori è lo spirito “pop”, perché il mondo intero è sempre stato l’oggetto del suo studio. Oggi il mondo sembra alla portata di tutti grazie al web.
Spontaneità, casualità, perseveranza, ibridazioni e deviazioni di percorso sono le caratteristiche del lavoro di Maffezzoni.
Tutto questo universo, reso dal web e dalla tecnologia digitale pop, è oggetto del suo studio: Leonardo è pop, la merda di Piero Manzoni è pop, i siti porno sono pop, Maurizio Cattelan è pop, l’arte contemporanea è pop e così anche il minimalismo è pop. Ultimamente l'artista usa come titoli delle sue opere testi di canzoni, ad esempio frasi delle canzoni di Adam Ant, David Bowie, i Die Antword ecc.
I lavori esposti presso la Galleria Monopoli sono insoliti e in qualche modo minimal, ma anche ibridati dalla materia, sporcati di proposito dalle evidenti pennellate e dai contrasti di colore inusuali per i canoni dell’arte minimale. É come se si volesse rappresentare un'accumulazione delle esperienze vissute in precedenza.
23
gennaio 2019
Mauro Maffezzoni – Pop al minimo
Dal 23 gennaio al 02 marzo 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA MONOPOLI
Milano, Via Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Milano, Via Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Orario di apertura
da martedí a sabato ore 14-19
Vernissage
23 Gennaio 2019, ore 18.30
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