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Leandro Erlich – Collection de Nuages
Tre sculture di grandi dimensioni della serie che l’artista argentino dedica alle “nuvole”, dialogano con lo spazio magico dell’Oratorio di San Filippo Neri a Bologna, provocando lo stupore degli spettatori. La mostra rientra tra i main projects di ART CITY Bologna 2019 in occasione di Arte Fiera.
Comunicato stampa
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Lunedì 28 gennaio alle ore 18, presso l’Oratorio di San Filippo Neri a Bologna, inaugura la mostra personale di Leandro Erlich dal titolo Collection de Nuages a cura di Maura Pozzati in collaborazione con Galleria Continua. L’esposizione, che fa parte delle iniziative proprie della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, rientra tra i main projects di ART CITY Bologna 2019 in occasione di Arte Fiera.
Per questa importante occasione saranno prodotte tre sculture di grandi dimensioni della serie che l’artista argentino dedica alle “nuvole”, le quali dialogheranno con lo spazio magico dell’Oratorio, provocando lo stupore degli spettatori, che si troveranno in un ambiente semioscuro improvvisamente illuminato dalla luce che proviene dall’interno delle opere stesse. Lo spaesamento e lo sconcerto percettivo sono caratteristiche costanti dei lavori di Leandro Erlich, che si “diverte” a creare immagini che innescano nell’osservatore sensazioni illusorie. In questo caso la prima domanda che si porrà il visitatore sarà sulla consistenza materiale delle nuvole, su come l’artista sia riuscito a inscatolarle, per poi interrogarsi sul significato poetico del lavoro e sul potere immaginifico della creazione artistica. La domanda che si pone l’artista in questo caso è: Chi non hai mai giocato con le nuvole alla ricerca di forme e immagini nel cielo?
Quasi a volere catturare l’intangibile, la Collection de Nuages di Leandro Erlich propone tre nuvole in imponenti vetrine come provenienti da un gabinetto di curiosità, che sembrano sfidare le leggi della fisica e invitano lo spettatore a intraprendere un viaggio onirico, una passeggiata tra capricci di forme mutevoli ma immobili. Di fronte a questa delicata bellezza sospesa, Leandro Erlich ci pone di fronte alla poesia di un fenomeno lontano, quasi permettendoci di toccare le nuvole grazie alle vetrine che sembrano dare inizio a un catalogo infinito di forme riconoscibili.
Una volta fuori, è naturale alzare lo sguardo e guardare il cielo che, secondo l’artista, con le sue luci, forme e colori condiziona la percezione che ciascuno di noi ha della propria città.
Leandro Erlich
Leandro Erlich è nato nel 1973, vive e lavora a Buenos Aires e a Montevideo.
Ha partecipato a numerose mostre collettive in musei internazionali e a importanti Biennali d’arte, come la I Biennale di Mercosur (1997), la VII Biennale dell’Havana (2000), la VII Biennale di Istambul (2001), la III Biennale di Shanghai (2002), la I Biennale di Busan, Korea (2002), la Biennale di Sao Paolo (2004), la Notte Bianca di Parigi (2004), la Biennale di Venezia (2005), la Echigo-Tsumari Triennale d’arte, Japan (2006), Palais de Tokyo, Parigi (2006), la Biennale di Liverpool (2008), la Biennale di Singapore (2008), Museo Reina Sofia, Madrid (2008), Fondazione PROA di Buenos Aires (2009, 2013), Galleria Continua Le Moulin (2011), Centre Georges Pompidou, Parigi (2011), Centquatre, Parigi (2011), MOT, Tokyo (2013), Shanghai Art Festival (2013), la Biennale di Montevideo, Urugay (2014), OCA, Brazil (2015), Maison Rouge, Paris (2015), la Biennale de Cuenca (2016), Bienal Sur, Buenos Aires (2017), Spiral Garden, Tokyo (2017).
Tra le sue mostre personali ricordiamo: El Museo del Barrio, New York (2001), Santa Monica Art Center, Barcellona (2003), MACRO Roma (2006), Centre D’art Saint Nazaire, Francia (2005), Albion Gallery, Londra (2005), PS1 MoMA, New York (2008), Galleria Continua, San Gimignano (2008), Galería Luciana Brito, Sao Paulo (2009), MOLAA, Long Beach (2010), Sean Kelly gallery, New York (2011), Galería Ruth Benzacar, Buenos Aires (2007, 2012), Galería Nogueras-Blanchard (2013), Barbican Center, Londra (2013), 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa, Japan (2014), MMCA, Seoul, Korea (2014), MALBA, Buenos Aires (2015), ZKM, Germania (2015); Museo Espacio Chandon, arteBA, Buenos Aires 2016 (2016), MUNTREF, Buenos Aires, Argentina (2016); Neuberger Museum of Art, New York (2017); Fundación Telefónica, Madrid, Spagna (2017); Mori Art Museum, Tokyo, Japan (2017), HOW Art Museum, Shanghai, China (2018).
L’Oratorio di San Filippo Neri
L’Oratorio di San Filippo Neri, situato nel cuore del centro storico di Bologna, davanti alla sede museale di palazzo Fava e del museo civico Medievale, è uno spazio storico datato 1733 che ha attraversato varie vicissitudini (dalle ordinanze napoleoniche ai bombardamenti dell’ultimo conflitto) e che è approdato a nuova vita nel 1997 quando la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha deciso di acquistarlo e di affidarne la ristrutturazione a Pier Luigi Cervellati. Da tempo questo capolavoro barocco è fulcro di attività culturali aperte alla città.
Per questa importante occasione saranno prodotte tre sculture di grandi dimensioni della serie che l’artista argentino dedica alle “nuvole”, le quali dialogheranno con lo spazio magico dell’Oratorio, provocando lo stupore degli spettatori, che si troveranno in un ambiente semioscuro improvvisamente illuminato dalla luce che proviene dall’interno delle opere stesse. Lo spaesamento e lo sconcerto percettivo sono caratteristiche costanti dei lavori di Leandro Erlich, che si “diverte” a creare immagini che innescano nell’osservatore sensazioni illusorie. In questo caso la prima domanda che si porrà il visitatore sarà sulla consistenza materiale delle nuvole, su come l’artista sia riuscito a inscatolarle, per poi interrogarsi sul significato poetico del lavoro e sul potere immaginifico della creazione artistica. La domanda che si pone l’artista in questo caso è: Chi non hai mai giocato con le nuvole alla ricerca di forme e immagini nel cielo?
Quasi a volere catturare l’intangibile, la Collection de Nuages di Leandro Erlich propone tre nuvole in imponenti vetrine come provenienti da un gabinetto di curiosità, che sembrano sfidare le leggi della fisica e invitano lo spettatore a intraprendere un viaggio onirico, una passeggiata tra capricci di forme mutevoli ma immobili. Di fronte a questa delicata bellezza sospesa, Leandro Erlich ci pone di fronte alla poesia di un fenomeno lontano, quasi permettendoci di toccare le nuvole grazie alle vetrine che sembrano dare inizio a un catalogo infinito di forme riconoscibili.
Una volta fuori, è naturale alzare lo sguardo e guardare il cielo che, secondo l’artista, con le sue luci, forme e colori condiziona la percezione che ciascuno di noi ha della propria città.
Leandro Erlich
Leandro Erlich è nato nel 1973, vive e lavora a Buenos Aires e a Montevideo.
Ha partecipato a numerose mostre collettive in musei internazionali e a importanti Biennali d’arte, come la I Biennale di Mercosur (1997), la VII Biennale dell’Havana (2000), la VII Biennale di Istambul (2001), la III Biennale di Shanghai (2002), la I Biennale di Busan, Korea (2002), la Biennale di Sao Paolo (2004), la Notte Bianca di Parigi (2004), la Biennale di Venezia (2005), la Echigo-Tsumari Triennale d’arte, Japan (2006), Palais de Tokyo, Parigi (2006), la Biennale di Liverpool (2008), la Biennale di Singapore (2008), Museo Reina Sofia, Madrid (2008), Fondazione PROA di Buenos Aires (2009, 2013), Galleria Continua Le Moulin (2011), Centre Georges Pompidou, Parigi (2011), Centquatre, Parigi (2011), MOT, Tokyo (2013), Shanghai Art Festival (2013), la Biennale di Montevideo, Urugay (2014), OCA, Brazil (2015), Maison Rouge, Paris (2015), la Biennale de Cuenca (2016), Bienal Sur, Buenos Aires (2017), Spiral Garden, Tokyo (2017).
Tra le sue mostre personali ricordiamo: El Museo del Barrio, New York (2001), Santa Monica Art Center, Barcellona (2003), MACRO Roma (2006), Centre D’art Saint Nazaire, Francia (2005), Albion Gallery, Londra (2005), PS1 MoMA, New York (2008), Galleria Continua, San Gimignano (2008), Galería Luciana Brito, Sao Paulo (2009), MOLAA, Long Beach (2010), Sean Kelly gallery, New York (2011), Galería Ruth Benzacar, Buenos Aires (2007, 2012), Galería Nogueras-Blanchard (2013), Barbican Center, Londra (2013), 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa, Japan (2014), MMCA, Seoul, Korea (2014), MALBA, Buenos Aires (2015), ZKM, Germania (2015); Museo Espacio Chandon, arteBA, Buenos Aires 2016 (2016), MUNTREF, Buenos Aires, Argentina (2016); Neuberger Museum of Art, New York (2017); Fundación Telefónica, Madrid, Spagna (2017); Mori Art Museum, Tokyo, Japan (2017), HOW Art Museum, Shanghai, China (2018).
L’Oratorio di San Filippo Neri
L’Oratorio di San Filippo Neri, situato nel cuore del centro storico di Bologna, davanti alla sede museale di palazzo Fava e del museo civico Medievale, è uno spazio storico datato 1733 che ha attraversato varie vicissitudini (dalle ordinanze napoleoniche ai bombardamenti dell’ultimo conflitto) e che è approdato a nuova vita nel 1997 quando la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha deciso di acquistarlo e di affidarne la ristrutturazione a Pier Luigi Cervellati. Da tempo questo capolavoro barocco è fulcro di attività culturali aperte alla città.
28
gennaio 2019
Leandro Erlich – Collection de Nuages
Dal 28 gennaio al 03 febbraio 2019
arte contemporanea
Location
ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI
Bologna, Via Alessandro Manzoni, 5, (Bologna)
Bologna, Via Alessandro Manzoni, 5, (Bologna)
Orario di apertura
Da martedì 29 gennaio a giovedì 31 gennaio dalle ore 16 alle 20.
Venerdì 1 febbraio dalle ore 10 alle 20.
Sabato 2 febbraio dalle ore 10 alle 24.
Domenica 3 febbraio dalle ore 10 alle 20.
Vernissage
28 Gennaio 2019, ore 18.00
Autore
Curatore