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Barbara Beri – The Situation primo studio: DOGOD
Xing presenta a Raum The Situation. DOGOD (primo studio) una nuova performance della coreografa e performer Barbara Berti che nasce da una residenza con altri artisti.
Comunicato stampa
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Sabato 24 gennaio alle 22.00 Xing presenta a Raum The Situation. DOGOD (primo studio) una nuova performance della coreografa e performer Barbara Berti che nasce da una residenza con altri artisti. (coproduzione Xing/TIR Danza).
Con The Situation. DOGOD (primo studio) Barbara Berti, insieme a Marco Mazzoni e Kareth Schaffer, ribalta la prospettiva della rappresentazione nello spettacolo, inaugurando il processo di creazione con un'audizione per cani. The Situation mette assieme l'animale umano e l'animale non umano. La performance si snoda in un ambiente safe, nella dimensione relazionale, come contemplazione collettiva di un universo che pone al centro il tempo animale. Il reame del gioco, del play, del fight inducono i presenti a navigare flussi coreografici, istantanei e interattivi, con i performer a mappare e sostenere lo spazio attraverso intimi atti di presenza; o con il posizionamento di oggetti che caricano la performance di una sostanza al confine tra animato e inanimato, decostruendo continuamente la 'situazione'. Se Donna Haraway richiede un ripensamento delle relazioni interspecie, ovvero di "essere capaci di unirsi a un altro, per vedere insieme senza pretendere di essere un altro", The Situation assume come statuto l'imprevedibile, quella soglia insicura in cui la continua distruzione e costruzione di un luogo è relazionale e empatica. La fisicità è un radar, un linguaggio per comunicare spazialmente, espressione di un territorio, e non di identità.
The Situation. DOGOD (primo studio)
concept Barbara Berti
performers e collaborazione progettuale Marco Mazzoni, Kareth Schaffer, Barbara Berti
para-oggetti Marco Mazzoni
produzione Xing, TIR Danza
Barbara Berti è coreografa, danzatrice e performer. Nasce a Bologna e lavora tra l’Italia e Berlino. Dopo una formazione come graphic designer, si è avvicinata alla arti performative collaborando con performer e danzatori come Judith Seng, Tino Sehgal, Gabi Schilling e Isabelle Schad. Contestualmente ha sviluppato una propria dimensione autoriale nella danza contemporanea, elaborata in un personale linguaggio coreografico grazie al contributo di discipline ibride quali instant composition, body-mind centering, meditazione e contact improvisation. Nelle sue creazioni, un aspetto chiave è la ricerca sull'empatia cinestetica e la trasmissione dell'esperienza fisica dell'esecutore in una forte interazione con il pubblico. Nel 2014 vince il premio giuria del festival 100° Berlin HAU2 con I am a shape, in a shape, doing a shape, selezionato nella versione italiana alla Vetrina - GD’A (Giovane Danza d’Autore dell’Emilia-Romagna). Nel 2017 vince ex-aequo il Premio Scenario con BAU#2, dalla serie Coreografia del pensare. Dal 2016 è un’artista sostenuta da TIR Danza.
barbaratopi.wordpress.com
Marco Mazzoni, coreografo, performer e artista visivo, si forma nelle arti performative a Firenze con Antonietta Daviso e a New York presso il Merce Cunningham Studio. Nel 1995 fonda Kinkaleri, collettivo di artisti che si occupa di arti della scena e con cui tuttora collabora. Parallelamente sviluppa una propria ricerca personale nelle arti visive, realizzando progetti che includono, disegno, fotografia, editoria e performance. Nel 2013 fonda il progetto editoriale indipendente mazoopub pubblicando una serie di fanzine ad uscita periodica, nel 2016 pubblica atlas soccer (bruno Venezia), una ricognizione per immagini sul mondo del calcio. Ha collaborato con artisti come Lovett/Codagnone, Davide Savorani, Giulia Cenci, Zapruder, Michele Di Stefano, Jacopo Miliani, e in collaborazione con Kinkaleri con John Giorno, Invernomuto, Nico Vascellari, Margherita Morgantin, Nation 25, Canedicoda, Riccardo Benassi e Jacopo Bennasi.
mazoopub.tumblr.com kinkaleri.it
Kareth Schaffer, coreografa e performer, vive e lavora a Berlino. Nelle sue creazioni indaga come la danza e la scena possano indicare luoghi oltre se stessi, esaminando criticamente le condizioni di produzione dell’arte, e la sua rilevanza attraverso l'analogia. Le sue opere comprendono un dittico sulla figura di Cassandra: Cassandra Has Turned 1 (2017) e Cassandra Has Turned 2 (2018); una danza su una storia che non racconterà, An Animal Went Out (2016); un esame completo per Rumorista come strumento coreografico, Unheard Of (2016); un pezzo brevissimo, As Easy As 1, 2, 3 (2013); e un torneo concettuale di mudwrestling con 100.000 visualizzazioni sospette su Youtube, Dirty Money Mudwrestling. Kareth Schaffer è stata nominata 'new talent 2016' e 'female dancer of the year 2018’ da Jahrbuch Tanz, ed ha ricevuto la Pina Bausch fellowship nel 2018. Ha lavorato con e per artisti come Deufert & Plischke, Tino Sehgal, Stefanie Wenner, Christian Falsnaes, Dragana Bulut e Roni Katz.
karethschaffer.wordpress.com
Col supporto di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero. In collaborazione con TIR Danza.
Xing info
info@xing.it www.xing.it facebook.com/xing.it twitter.com/liveartsweek
Con The Situation. DOGOD (primo studio) Barbara Berti, insieme a Marco Mazzoni e Kareth Schaffer, ribalta la prospettiva della rappresentazione nello spettacolo, inaugurando il processo di creazione con un'audizione per cani. The Situation mette assieme l'animale umano e l'animale non umano. La performance si snoda in un ambiente safe, nella dimensione relazionale, come contemplazione collettiva di un universo che pone al centro il tempo animale. Il reame del gioco, del play, del fight inducono i presenti a navigare flussi coreografici, istantanei e interattivi, con i performer a mappare e sostenere lo spazio attraverso intimi atti di presenza; o con il posizionamento di oggetti che caricano la performance di una sostanza al confine tra animato e inanimato, decostruendo continuamente la 'situazione'. Se Donna Haraway richiede un ripensamento delle relazioni interspecie, ovvero di "essere capaci di unirsi a un altro, per vedere insieme senza pretendere di essere un altro", The Situation assume come statuto l'imprevedibile, quella soglia insicura in cui la continua distruzione e costruzione di un luogo è relazionale e empatica. La fisicità è un radar, un linguaggio per comunicare spazialmente, espressione di un territorio, e non di identità.
The Situation. DOGOD (primo studio)
concept Barbara Berti
performers e collaborazione progettuale Marco Mazzoni, Kareth Schaffer, Barbara Berti
para-oggetti Marco Mazzoni
produzione Xing, TIR Danza
Barbara Berti è coreografa, danzatrice e performer. Nasce a Bologna e lavora tra l’Italia e Berlino. Dopo una formazione come graphic designer, si è avvicinata alla arti performative collaborando con performer e danzatori come Judith Seng, Tino Sehgal, Gabi Schilling e Isabelle Schad. Contestualmente ha sviluppato una propria dimensione autoriale nella danza contemporanea, elaborata in un personale linguaggio coreografico grazie al contributo di discipline ibride quali instant composition, body-mind centering, meditazione e contact improvisation. Nelle sue creazioni, un aspetto chiave è la ricerca sull'empatia cinestetica e la trasmissione dell'esperienza fisica dell'esecutore in una forte interazione con il pubblico. Nel 2014 vince il premio giuria del festival 100° Berlin HAU2 con I am a shape, in a shape, doing a shape, selezionato nella versione italiana alla Vetrina - GD’A (Giovane Danza d’Autore dell’Emilia-Romagna). Nel 2017 vince ex-aequo il Premio Scenario con BAU#2, dalla serie Coreografia del pensare. Dal 2016 è un’artista sostenuta da TIR Danza.
barbaratopi.wordpress.com
Marco Mazzoni, coreografo, performer e artista visivo, si forma nelle arti performative a Firenze con Antonietta Daviso e a New York presso il Merce Cunningham Studio. Nel 1995 fonda Kinkaleri, collettivo di artisti che si occupa di arti della scena e con cui tuttora collabora. Parallelamente sviluppa una propria ricerca personale nelle arti visive, realizzando progetti che includono, disegno, fotografia, editoria e performance. Nel 2013 fonda il progetto editoriale indipendente mazoopub pubblicando una serie di fanzine ad uscita periodica, nel 2016 pubblica atlas soccer (bruno Venezia), una ricognizione per immagini sul mondo del calcio. Ha collaborato con artisti come Lovett/Codagnone, Davide Savorani, Giulia Cenci, Zapruder, Michele Di Stefano, Jacopo Miliani, e in collaborazione con Kinkaleri con John Giorno, Invernomuto, Nico Vascellari, Margherita Morgantin, Nation 25, Canedicoda, Riccardo Benassi e Jacopo Bennasi.
mazoopub.tumblr.com kinkaleri.it
Kareth Schaffer, coreografa e performer, vive e lavora a Berlino. Nelle sue creazioni indaga come la danza e la scena possano indicare luoghi oltre se stessi, esaminando criticamente le condizioni di produzione dell’arte, e la sua rilevanza attraverso l'analogia. Le sue opere comprendono un dittico sulla figura di Cassandra: Cassandra Has Turned 1 (2017) e Cassandra Has Turned 2 (2018); una danza su una storia che non racconterà, An Animal Went Out (2016); un esame completo per Rumorista come strumento coreografico, Unheard Of (2016); un pezzo brevissimo, As Easy As 1, 2, 3 (2013); e un torneo concettuale di mudwrestling con 100.000 visualizzazioni sospette su Youtube, Dirty Money Mudwrestling. Kareth Schaffer è stata nominata 'new talent 2016' e 'female dancer of the year 2018’ da Jahrbuch Tanz, ed ha ricevuto la Pina Bausch fellowship nel 2018. Ha lavorato con e per artisti come Deufert & Plischke, Tino Sehgal, Stefanie Wenner, Christian Falsnaes, Dragana Bulut e Roni Katz.
karethschaffer.wordpress.com
Col supporto di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero. In collaborazione con TIR Danza.
Xing info
info@xing.it www.xing.it facebook.com/xing.it twitter.com/liveartsweek
24
gennaio 2019
Barbara Beri – The Situation primo studio: DOGOD
24 gennaio 2019
performance - happening
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Biglietti
tbd
Vernissage
24 Gennaio 2019, h 22
Autore