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Incontro con Guido Guidi
Una conversazione su fotografia e paesaggio, per ridisegnare la nostra percezione degli spazi e dei luoghi. L’evento vede l’incontro, domenica 16 dicembre, con uno dei maggiori fotografi italiani contemporanei: Guido Guidi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una conversazione su fotografia e paesaggio, per ridisegnare la nostra percezione degli spazi e dei luoghi. L'evento conclusivo della 6^ edizione del Festival Cristallino vede l'incontro, domenica 16 dicembre, con uno dei maggiori fotografi italiani contemporanei e protagonista assoluto insieme a Luigi Ghirri della stagione fotografica italiana degli anni Settanta e Ottanta, Guido Guidi, per una precisazione della sua poetica e della sua esperienza nella ricognizione del paesaggio.
Nato nel 1941 a Cesena, dove vive e lavora, Guido Guidi è stato tra i primi, in Italia, a fotografare il paesaggio marginale della provincia. Le sue ricerche sull’edilizia spontanea della Romagna orientale, o sulla Strada Romea che collega Cesena a Venezia, o quelle successive sulle aree industriali di Porto Marghera e Ravenna, si concentrano su luoghi liminari, familiari al fotografo, e condividono un carattere aperto e interrogativo. Il lavoro da lui condotto negli anni è un’operazione simile a quella di uno ‘scavo stratigrafico’. Senza imporre idee preconcette, Guidi raccoglie sistematicamente i segni del passato e del presente: le sue fotografie portano alla luce le tracce accumulate dall’uomo, attivando il pensiero – proprio e altrui – nel momento in cui la fotografia si guarda, nell’incessante ricerca di risposte alla perplessità suscitata da una realtà mutevole e sempre più precaria.
In una intervista afferma il fotografo a proposito del suo lavoro: “Ecco, qualcuno in passato mi ha assegnato all’area dei concettuali, ma mi viene in mente che una volta Jean-Claude Lemagny mi qualificò come un tipo “trés rare” di fotografo concettuale, ma naïf. Di questa definizione ancora me ne vanto, sono orgoglioso di questa affermazione inaspettata, anche perché non mi ero mai soffermato a ragionare su questo carattere del mio lavoro. Quell’aspetto di naïveté ho cercato poi di mantenerlo, ho sempre voluto fare delle fotografie che fossero una sorta di ex voto”.
Nato nel 1941 a Cesena, dove vive e lavora, Guido Guidi è stato tra i primi, in Italia, a fotografare il paesaggio marginale della provincia. Le sue ricerche sull’edilizia spontanea della Romagna orientale, o sulla Strada Romea che collega Cesena a Venezia, o quelle successive sulle aree industriali di Porto Marghera e Ravenna, si concentrano su luoghi liminari, familiari al fotografo, e condividono un carattere aperto e interrogativo. Il lavoro da lui condotto negli anni è un’operazione simile a quella di uno ‘scavo stratigrafico’. Senza imporre idee preconcette, Guidi raccoglie sistematicamente i segni del passato e del presente: le sue fotografie portano alla luce le tracce accumulate dall’uomo, attivando il pensiero – proprio e altrui – nel momento in cui la fotografia si guarda, nell’incessante ricerca di risposte alla perplessità suscitata da una realtà mutevole e sempre più precaria.
In una intervista afferma il fotografo a proposito del suo lavoro: “Ecco, qualcuno in passato mi ha assegnato all’area dei concettuali, ma mi viene in mente che una volta Jean-Claude Lemagny mi qualificò come un tipo “trés rare” di fotografo concettuale, ma naïf. Di questa definizione ancora me ne vanto, sono orgoglioso di questa affermazione inaspettata, anche perché non mi ero mai soffermato a ragionare su questo carattere del mio lavoro. Quell’aspetto di naïveté ho cercato poi di mantenerlo, ho sempre voluto fare delle fotografie che fossero una sorta di ex voto”.
16
dicembre 2018
Incontro con Guido Guidi
16 dicembre 2018
fotografia
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
CORTE ZAVATTINI (CON)TEMPORARY ART SPACE
Cesena, Corte Cesare Zavattini, 31, (Forlì-cesena)
Cesena, Corte Cesare Zavattini, 31, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
domenica ore 17.00
Vernissage
16 Dicembre 2018, ore 17.00
Autore
Curatore