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Luca Staccioli – Donner à voir
Partendo da libri di storia e da documentazione informatica, museale e archivistica, Luca Straccioli – uno dei due vincitori della Borsa di Studio Progetto Inedito 2018 – ripensa i meccanismi di creazione arbitraria degli immaginari identitari che, legati alla famiglia, si coagulano in categorie e gerarchie coercitive
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 6 dicembre all’11 gennaio la Fondazione Adolfo Pini presenta Donner à voir, mostra personale di Luca Staccioli, uno dei due vincitori della Borsa di Studio Progetto Inedito 2018.
La borsa di studio, messa a disposizione dalla Fondazione e a cura di Dalia Gallico, è destinata a studenti delle accademie e delle università milanesi e a neolaureati under 35 con l’obiettivo di sostenere progetti inediti a vocazione multidisciplinare.
Giunta al suo secondo anno di vita, questa borsa di studio vede Luca Staccioli cimentarsi con un nuovo corpo di lavori, sviluppati in collaborazione con CODE South Way e attraverso un periodo di studio al museo della Legione straniera di Aubagne - Marsiglia.
La pratica artistica di Luca Staccioli, basata sulla ricerca sperimentale e orientata alla processualità, include media differenti. Le sue opere esplorano archeologie del presente attraverso un metodo di stratificazione e combinazione di microstorie, memorie sradicate, oggetti quotidiani e immagini nomadiche che prolificano nella dimensione globale-locale e negli apparati tecnologici.
Donner à voir prende avvio dalla storia di G. Staccioli, letta come metafora dell’individuo moderno e contemporaneo. L’artista coinvolge lo spettatore nel racconto di una condizione limite tra appartenenza e disorientamento, indotta da sistemi sociali normativizzati e desoggettivanti, e caratterizzata dall’alienazione rispetto ai grandi processi storici.
“Alla fine degli anni Quaranta, G. Staccioli si trovava in prigione per un crimine sconosciuto. Staccioli commutò la pena arruolandosi nella Legione Straniera a Marsiglia: andò così a combattere in Indocina (1946-1954). Di lui non si sa più nulla”. - l’artista racconta - “Rimangono soltanto alcuni documenti ingialliti conservati in un archivio della Legione Straniera ad Aubagne, un certificato di morte, il cognome Staccioli – che mio padre ha ereditato, per cavilli burocratici, senza essere consanguineo del defunto (Staccioli è ora anche il mio cognome) –, un rullino fotografico che G. Staccioli spedì in Italia e che nessuno fino a oggi aveva sviluppato. Le immagini appaiono ormai completamente cancellate, il contenuto irriconoscibile”.
Partendo da libri di storia e da documentazione informatica, museale e archivistica, Luca Straccioli ripensa i meccanismi di creazione arbitraria degli immaginari identitari che, legati alla famiglia, si coagulano in categorie e gerarchie coercitive.
La borsa di studio, messa a disposizione dalla Fondazione e a cura di Dalia Gallico, è destinata a studenti delle accademie e delle università milanesi e a neolaureati under 35 con l’obiettivo di sostenere progetti inediti a vocazione multidisciplinare.
Giunta al suo secondo anno di vita, questa borsa di studio vede Luca Staccioli cimentarsi con un nuovo corpo di lavori, sviluppati in collaborazione con CODE South Way e attraverso un periodo di studio al museo della Legione straniera di Aubagne - Marsiglia.
La pratica artistica di Luca Staccioli, basata sulla ricerca sperimentale e orientata alla processualità, include media differenti. Le sue opere esplorano archeologie del presente attraverso un metodo di stratificazione e combinazione di microstorie, memorie sradicate, oggetti quotidiani e immagini nomadiche che prolificano nella dimensione globale-locale e negli apparati tecnologici.
Donner à voir prende avvio dalla storia di G. Staccioli, letta come metafora dell’individuo moderno e contemporaneo. L’artista coinvolge lo spettatore nel racconto di una condizione limite tra appartenenza e disorientamento, indotta da sistemi sociali normativizzati e desoggettivanti, e caratterizzata dall’alienazione rispetto ai grandi processi storici.
“Alla fine degli anni Quaranta, G. Staccioli si trovava in prigione per un crimine sconosciuto. Staccioli commutò la pena arruolandosi nella Legione Straniera a Marsiglia: andò così a combattere in Indocina (1946-1954). Di lui non si sa più nulla”. - l’artista racconta - “Rimangono soltanto alcuni documenti ingialliti conservati in un archivio della Legione Straniera ad Aubagne, un certificato di morte, il cognome Staccioli – che mio padre ha ereditato, per cavilli burocratici, senza essere consanguineo del defunto (Staccioli è ora anche il mio cognome) –, un rullino fotografico che G. Staccioli spedì in Italia e che nessuno fino a oggi aveva sviluppato. Le immagini appaiono ormai completamente cancellate, il contenuto irriconoscibile”.
Partendo da libri di storia e da documentazione informatica, museale e archivistica, Luca Straccioli ripensa i meccanismi di creazione arbitraria degli immaginari identitari che, legati alla famiglia, si coagulano in categorie e gerarchie coercitive.
05
dicembre 2018
Luca Staccioli – Donner à voir
Dal 05 dicembre 2018 all'undici gennaio 2019
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ADOLFO PINI
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17
Vernissage
5 Dicembre 2018, ore 18.30
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