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Stefania Salvadori – Rivisitando Muybridge
In queste ammirevoli tele, disegni e piccole sculture, c’è la consapevolezza che l’effetto di verità, già suscitato dalla ripresa cine-fotografica del Muybridge, sia divenuto un primo passo verso la trasfigurazione spettacolare del movimento e della danza
Comunicato stampa
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Eadweard Muybridge (1830-1904) fu pioniere di cinematografia e fotografia del movimento.
L’appassionata rivisitazione del lavoro di Muybridge in una luce nuova e più complessa - questa oggi presentata alla Cour Carrée di Firenze, e dovuta alla sensibilità di Stefania Salvadori – mi pare suggerisca qualche riflessione. In queste ammirevoli tele, disegni e piccole sculture, c’è la consapevolezza che l’effetto di verità, già suscitato dalla ripresa cine-fotografica del Muybridge, sia divenuto un primo passo verso la trasfigurazione spettacolare del movimento e della danza. Verrebbe da dire che il senso di appartenenza al mondo si sta trasformando in un muto e forse indecifrato distacco. Per traslazione siamo ora nel regno dei fantasmi, da cui però deriva la ghiotta possibilità di riconoscere l’immagine del sé idealizzato. Vero è che il corpo sempre esprime l’unicità dell’individuo, la sua densità, la sua forza eroica o demoniaca. C’è un contrasto evidente tra i caratteri di sogno e di incerta visione e quelli di una realtà presente riscattata dall’arte coreutica. Qui come altrove nel gioco sottile di forme e apparenze si arriva dolcemente, attraverso sguardi curiosi e non indiscreti, al girotondo, alla “ruota dell’estasi… che gira a pieno ritmo” (Kamasutra).
A.M.
L’appassionata rivisitazione del lavoro di Muybridge in una luce nuova e più complessa - questa oggi presentata alla Cour Carrée di Firenze, e dovuta alla sensibilità di Stefania Salvadori – mi pare suggerisca qualche riflessione. In queste ammirevoli tele, disegni e piccole sculture, c’è la consapevolezza che l’effetto di verità, già suscitato dalla ripresa cine-fotografica del Muybridge, sia divenuto un primo passo verso la trasfigurazione spettacolare del movimento e della danza. Verrebbe da dire che il senso di appartenenza al mondo si sta trasformando in un muto e forse indecifrato distacco. Per traslazione siamo ora nel regno dei fantasmi, da cui però deriva la ghiotta possibilità di riconoscere l’immagine del sé idealizzato. Vero è che il corpo sempre esprime l’unicità dell’individuo, la sua densità, la sua forza eroica o demoniaca. C’è un contrasto evidente tra i caratteri di sogno e di incerta visione e quelli di una realtà presente riscattata dall’arte coreutica. Qui come altrove nel gioco sottile di forme e apparenze si arriva dolcemente, attraverso sguardi curiosi e non indiscreti, al girotondo, alla “ruota dell’estasi… che gira a pieno ritmo” (Kamasutra).
A.M.
17
novembre 2018
Stefania Salvadori – Rivisitando Muybridge
Dal 17 novembre al primo dicembre 2018
arte contemporanea
Location
LA COUR CARREE
Firenze, Piazza Pietro Annigoni, (Firenze)
Firenze, Piazza Pietro Annigoni, (Firenze)
Orario di apertura
dalle 10:00 alle 15:00
dal martedì al sabato
Vernissage
17 Novembre 2018, ore 11
Autore