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Alain Laboile – Le temps retrouvé
In mostra alcune opere significative del fotografo francese Alain Laboile in un percorso espositivo che ripercorre le atmosfere sospese e incantate della produzione artistica dell’autore dal 2007 a oggi.
Comunicato stampa
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Dal 30 novembre 2018 al 9 febbraio 2019, 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano (Via San Vittore 13) presenta la mostra LE TEMPS RETROUVÉ di Alain Laboile.
L’esposizione, a cura di Giovanni Pelloso, riunisce trenta opere fotografiche di un progetto ancora aperto che documenta ciò che egli stesso ha definito come una “testimonianza sociologica del nostro passaggio sulla Terra”.
Un passaggio che Laboile ha deciso di scandire ritraendo le gioie e i dolori dei suoi sei figli cresciuti in una vecchia casa nella campagna vicino a Bordeaux dove i bambini, lontani da meccanismi e influenze del consumismo moderno, sono liberi di giocare all’aria aperta.
Pur condividendo quella volontà di cogliere l’istantaneità che ha reso Cartier Bresson il poeta del moment dècisif, l’autore lascia qui spazio alla precisione soggettiva, ugualmente invisibile. Egli cattura, senza mai interferire, l’essenza e la fugacità di un’infanzia fatta di esplorazioni, libertà e innocenza.
Il morbido monocromatismo, cifra stilistica dell’autore, conferisce alle immagini un’atmosfera atemporale e universale, la cui essenzialità avvolge e allo stesso tempo valorizza i movimenti e le pose spontanee dei suoi soggetti.
Condividendo con lo spettatore la sua intimità e le sue emozioni, il fotografo ci invita a entrare nel suo personale mondo incantato, restituendoci le infinite sfumature di un tempo che qui scorre lento, sospeso, e ora racchiuso in un album che non si può e non si vuole concludere, inseguendo la rarità e la bellezza di quel proustiano “tempo ritrovato”.
Giovedì 29 novembre, giorno di inaugurazione della mostra, la galleria ospiterà a partire dalle ore 17 un talk con l’autore e il curatore, promosso nell’ambito del format Gallerie Aperte del distretto 5VIE di Milano. Durante l’evento inaugurale, a partire dalle ore 19, sarà anche disponibile il nuovo libro di Alain Laboile dal titolo Summer of the Fawn edito da Kehrer Verlag (a cura di Laurence Kiberlain) e presentato a Paris Photo 2018 nel settore Libri.
Alain Laboile. Note biografiche.
Alain Laboile nasce a Bordeaux il 1°maggio del 1968. La storia raccontata si dipana in un mondo in bianco e nero fatto di volti, di gesti, dell’istante quotidiano, di famiglia che non è solo affetti, ma ispirazione. Nel dicembre del 2012 il suo talento è stato celebrato dal New York Times che ha pubblicato le sue fotografie. Da allora è stato esposto in Giappone, negli Stati Uniti, in Olanda, in Argentina e in Francia. Kehrer Verlag, uno dei più grandi editori d’arte tedeschi, gli ha dedicato una monografia nel 2015. Il grande fotografo americano Jock Sturges lo decreta tra i migliori fotografi viventi. Oggi le fotografie di Alain Laboile hanno una loro collocazione nella tradizione storica della fotografia familiare e, dal 2014, fanno parte della collezione permanente di diversi musei in Francia.
L’esposizione, a cura di Giovanni Pelloso, riunisce trenta opere fotografiche di un progetto ancora aperto che documenta ciò che egli stesso ha definito come una “testimonianza sociologica del nostro passaggio sulla Terra”.
Un passaggio che Laboile ha deciso di scandire ritraendo le gioie e i dolori dei suoi sei figli cresciuti in una vecchia casa nella campagna vicino a Bordeaux dove i bambini, lontani da meccanismi e influenze del consumismo moderno, sono liberi di giocare all’aria aperta.
Pur condividendo quella volontà di cogliere l’istantaneità che ha reso Cartier Bresson il poeta del moment dècisif, l’autore lascia qui spazio alla precisione soggettiva, ugualmente invisibile. Egli cattura, senza mai interferire, l’essenza e la fugacità di un’infanzia fatta di esplorazioni, libertà e innocenza.
Il morbido monocromatismo, cifra stilistica dell’autore, conferisce alle immagini un’atmosfera atemporale e universale, la cui essenzialità avvolge e allo stesso tempo valorizza i movimenti e le pose spontanee dei suoi soggetti.
Condividendo con lo spettatore la sua intimità e le sue emozioni, il fotografo ci invita a entrare nel suo personale mondo incantato, restituendoci le infinite sfumature di un tempo che qui scorre lento, sospeso, e ora racchiuso in un album che non si può e non si vuole concludere, inseguendo la rarità e la bellezza di quel proustiano “tempo ritrovato”.
Giovedì 29 novembre, giorno di inaugurazione della mostra, la galleria ospiterà a partire dalle ore 17 un talk con l’autore e il curatore, promosso nell’ambito del format Gallerie Aperte del distretto 5VIE di Milano. Durante l’evento inaugurale, a partire dalle ore 19, sarà anche disponibile il nuovo libro di Alain Laboile dal titolo Summer of the Fawn edito da Kehrer Verlag (a cura di Laurence Kiberlain) e presentato a Paris Photo 2018 nel settore Libri.
Alain Laboile. Note biografiche.
Alain Laboile nasce a Bordeaux il 1°maggio del 1968. La storia raccontata si dipana in un mondo in bianco e nero fatto di volti, di gesti, dell’istante quotidiano, di famiglia che non è solo affetti, ma ispirazione. Nel dicembre del 2012 il suo talento è stato celebrato dal New York Times che ha pubblicato le sue fotografie. Da allora è stato esposto in Giappone, negli Stati Uniti, in Olanda, in Argentina e in Francia. Kehrer Verlag, uno dei più grandi editori d’arte tedeschi, gli ha dedicato una monografia nel 2015. Il grande fotografo americano Jock Sturges lo decreta tra i migliori fotografi viventi. Oggi le fotografie di Alain Laboile hanno una loro collocazione nella tradizione storica della fotografia familiare e, dal 2014, fanno parte della collezione permanente di diversi musei in Francia.
29
novembre 2018
Alain Laboile – Le temps retrouvé
Dal 29 novembre 2018 al 09 febbraio 2019
fotografia
Location
29 ARTS IN PROGRESS
Milano, Via San Vittore, 13, (Milano)
Milano, Via San Vittore, 13, (Milano)
Orario di apertura
martedì-sabato, 11.00-19.00
Altri giorni e orari su appuntamento
Vernissage
29 Novembre 2018, Ore 19
Autore
Curatore