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Efrem Raimondi – La mia famiglia
Mostra personale nell’ambito di Colornophotolife
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BDC collabora quest’anno con il festival di fotografia Colornophotolife, alla sua nona edizione: un festival di grande rilevanza nazionale, ricco di mostre, seminari e workshop che si svolge a Colorno, fra la Reggia e l'Aranciaia, e da quest’anno anche a Parma, nel nostro spazio BDC28.
In questo ambito, abbiamo voluto e siamo felici di presentare la mostra fotografica personale di Efrem Raimondi, curata da Laura Manione, ‘La mia famiglia’, che ci ha colpito per l’intensità e l’immediatezza dei ritratti che la compongono.
Efrem Raimondi:
"C’è una famiglia che trovi e non è discutibile.
E una che scegli.
Una famiglia variabile.
Su questa mi sono regolato saltuariamente negli ultimi trent’anni.
Col mezzo fotografico di circostanza, e per me uno vale l’altro. Quasi.
Fuori dal confine di specie: i miei gatti – qui due – e una pianta
in particolare, un ficus elastica. Che mi è stata molto vicina.
E lo è ancora.
Un percorso intimo, anche straziante: la relazione con la mia
famiglia trasversale. Oltre il genere. Che non so che farmene."
Laura Manione:
"‘La mia famiglia’ pone come una frattura nello scheletro che regge le innumerevoli ricerche fotografiche condotte oggi su questo tema.
La famiglia, per Efrem Raimondi, non è un’entità astratta sondata nelle sue sfumature psicologiche o nelle sue variabili geografiche. E non è neppure il frutto di un rigoroso censimento parentale. Al di là della specie e del regno di appartenenza (esseri umani, gatti e una pianta d’appartamento confluiscono infatti a pieno titolo nella serie) la famiglia, qui, è materia vera. È carne dell’autore, sostanza uscita dal suo stesso grembo nell’unica forma possibile: quella di una fotografia.
Refrattario per natura a ogni codificazione espressiva, Efrem Raimondi, anche in questa occasione, si è mosso in una zona franca, libera dai dazi imposti dalla contemporaneità. Con una semplice operazione di recupero, ha radunato ritratti e autoritratti scattati nel tempo con strumenti che più hanno segnato il suo percorso. Ha trasferito se stesso e i suoi affetti più cari su un registro esclusivamente fotografico.
Le immagini in mostra, quindi, non celebrano un figlio, un marito, un gattofilo o un floricoltore. Non abbozzano un’autobiografia. Bastano e badano a loro stesse. Insensibili agli sguardi del pubblico come a quelli del loro stesso autore."
Il catalogo della mostra – che inaugura la collana panniappesi con il numero 01- sarà in vendita alla mostra a BDC28 dal 8 al 25 Novembre
___________________________________________
Efrem Raimondi nasce a Legnano il 16 agosto 1958. Il suo lavoro spazia tra “l’allucinazione” delle polaroid e la “falsa verità” del grande formato senza privilegi per luoghi, persone e oggetti.
Dal 2017 insegna Fotografia presso Raffles Milano.
Negli ultimi anni è invitato a presentare il suo lavoro in istituzioni pubbliche e private tra cui La Triennale di Milano, 2015 (La fotografia non esiste) e il MAXXI di Roma, 2017 (Presente imperfetto).
Ha esposto il suo lavoro in spazi pubblici e privati tra cui: La Triennale di Milano, Centro della Fotografia d’Autore di Bibbiena, Il Diaframma, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Accademia Carrara Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Il suo lavoro è
stato pubblicato in diverse riviste tra cui: PM, GQ It, GQ America, Vanity Fair, Rolling Stone It, Capital, Stern, Abitare, INTERNI Magazine, NOVA, Vogue Pelle, Domus, GAP. Ha collaborato con
diverse aziende tra cui: Trussardi, IBM Italia, Prada, Campeggi srl, Flexform, Cassina, Casas, Baleri Italia, Ogelvy and Mother. È stato membro dell’Hasselblad Master Jury. Membro del Direttivo AFIP International. Quest’anno ha curato lo Spazio OFF del festival internazionale PSPF - Perugia Social Photo Fest - presentando una mostra con 11 autrici.
In questo ambito, abbiamo voluto e siamo felici di presentare la mostra fotografica personale di Efrem Raimondi, curata da Laura Manione, ‘La mia famiglia’, che ci ha colpito per l’intensità e l’immediatezza dei ritratti che la compongono.
Efrem Raimondi:
"C’è una famiglia che trovi e non è discutibile.
E una che scegli.
Una famiglia variabile.
Su questa mi sono regolato saltuariamente negli ultimi trent’anni.
Col mezzo fotografico di circostanza, e per me uno vale l’altro. Quasi.
Fuori dal confine di specie: i miei gatti – qui due – e una pianta
in particolare, un ficus elastica. Che mi è stata molto vicina.
E lo è ancora.
Un percorso intimo, anche straziante: la relazione con la mia
famiglia trasversale. Oltre il genere. Che non so che farmene."
Laura Manione:
"‘La mia famiglia’ pone come una frattura nello scheletro che regge le innumerevoli ricerche fotografiche condotte oggi su questo tema.
La famiglia, per Efrem Raimondi, non è un’entità astratta sondata nelle sue sfumature psicologiche o nelle sue variabili geografiche. E non è neppure il frutto di un rigoroso censimento parentale. Al di là della specie e del regno di appartenenza (esseri umani, gatti e una pianta d’appartamento confluiscono infatti a pieno titolo nella serie) la famiglia, qui, è materia vera. È carne dell’autore, sostanza uscita dal suo stesso grembo nell’unica forma possibile: quella di una fotografia.
Refrattario per natura a ogni codificazione espressiva, Efrem Raimondi, anche in questa occasione, si è mosso in una zona franca, libera dai dazi imposti dalla contemporaneità. Con una semplice operazione di recupero, ha radunato ritratti e autoritratti scattati nel tempo con strumenti che più hanno segnato il suo percorso. Ha trasferito se stesso e i suoi affetti più cari su un registro esclusivamente fotografico.
Le immagini in mostra, quindi, non celebrano un figlio, un marito, un gattofilo o un floricoltore. Non abbozzano un’autobiografia. Bastano e badano a loro stesse. Insensibili agli sguardi del pubblico come a quelli del loro stesso autore."
Il catalogo della mostra – che inaugura la collana panniappesi con il numero 01- sarà in vendita alla mostra a BDC28 dal 8 al 25 Novembre
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Efrem Raimondi nasce a Legnano il 16 agosto 1958. Il suo lavoro spazia tra “l’allucinazione” delle polaroid e la “falsa verità” del grande formato senza privilegi per luoghi, persone e oggetti.
Dal 2017 insegna Fotografia presso Raffles Milano.
Negli ultimi anni è invitato a presentare il suo lavoro in istituzioni pubbliche e private tra cui La Triennale di Milano, 2015 (La fotografia non esiste) e il MAXXI di Roma, 2017 (Presente imperfetto).
Ha esposto il suo lavoro in spazi pubblici e privati tra cui: La Triennale di Milano, Centro della Fotografia d’Autore di Bibbiena, Il Diaframma, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Accademia Carrara Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Il suo lavoro è
stato pubblicato in diverse riviste tra cui: PM, GQ It, GQ America, Vanity Fair, Rolling Stone It, Capital, Stern, Abitare, INTERNI Magazine, NOVA, Vogue Pelle, Domus, GAP. Ha collaborato con
diverse aziende tra cui: Trussardi, IBM Italia, Prada, Campeggi srl, Flexform, Cassina, Casas, Baleri Italia, Ogelvy and Mother. È stato membro dell’Hasselblad Master Jury. Membro del Direttivo AFIP International. Quest’anno ha curato lo Spazio OFF del festival internazionale PSPF - Perugia Social Photo Fest - presentando una mostra con 11 autrici.
08
novembre 2018
Efrem Raimondi – La mia famiglia
Dall'otto al 18 novembre 2018
fotografia
Location
BDC28
Parma, Borgo delle Colonne, 28, (Parma)
Parma, Borgo delle Colonne, 28, (Parma)
Orario di apertura
venerdì dalle 18 alle 20, sabato e domenica dalle 16 alle 20
Vernissage
8 Novembre 2018, ore 18.30
Autore
Curatore