Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Renato Guttuso – L’edicola. La grande scultura ritrovata / Mario Schifano – Fotografie inedite
Sarà presentata per la prima volta al pubblico, sabato 27 ottobre 2018, a partire dalle ore 15.30 nelle sale
di Materima, lo spazio creato dallo Studio Copernico a Casalbeltrame (Novara), l’originale de
“L’EDICOLA”, l’unica scultura modellata da Renato Guttuso nella sua lunga carriera. Nella mostra
dedicata a questa grande scultura del 1965, alta tre metri e larga e profonda altrettanto, saranno
presentate anche una cinquantina di foto inedite di Mario Schifano, stampate nel 1965, che
documentano il lavoro di Renato Guttuso su “L’EDICOLA”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà presentata per la prima volta al pubblico, sabato 27 ottobre 2018, a partire dalle ore 15.30 nelle sale
di Materima, lo spazio creato dallo Studio Copernico a Casalbeltrame (Novara), l’originale de
“L’EDICOLA”, l’unica scultura modellata da Renato Guttuso nella sua lunga carriera. Nella mostra
dedicata a questa grande scultura del 1965, alta tre metri e larga e profonda altrettanto, saranno
presentate anche una cinquantina di foto inedite di Mario Schifano, stampate nel 1965, che
documentano il lavoro di Renato Guttuso su “L’EDICOLA”.
Rimasta per una quarantina di anni presso un collezionista, l’opera è l’originale modellato in resina e
dipinto direttamente dall’artista. Da questo modello è stata in seguito tratta una copia in bronzo, meno
complessa, che venne presentata, sempre nel 1965, alla IX Quadriennale di Roma e che è oggi esposta
al Museo Guttuso di Bagheria. Nel 1965 “L’EDICOLA” ebbe una grande eco. Se ne occupò anche la
stampa internazionale. L’Herald Tribune statunitense, ad esempio, pubblicò l’opera a tutta pagina
chiedendosi se la scelta di rappresentare un lettore di giornali non potesse essere considerata “una
moderna versione del Pensatore di Rodin”. Il grande storico Roberto Longhi valutò positivamente che
la scultura era stata dipinta: “L’opera attende, invoca, provoca il colore, non c’è scampo. Solo il
neoclassicismo ha potuto credere il contrario. Ma Guttuso non ha nulla di Tenerani e neppure di
Canova.”
L’originale in resina de “L’EDICOLA” di Guttuso ha un grande valore sia artistico che storico. Si tratta
di un’opera dove l’artista, allora cinquantenne, cercò l’innovazione. Fu infatti una delle prime sculture in
Europa realizzate in resina, invece che con materiali tradizionali, come la creta o la plastilina. La resina
consentì all’artista non solo più “libertà” nel modellare, ma divenne anche il supporto ideale per la sua
creatività pittorica, in questo caso fatta di colature di colore e segni gestuali, prossimi alle avanguardie
dell’epoca, più che alla tradizione del realismo.
In un certo senso con “L’EDICOLA” l’artista voleva rispondere, in chiave neoespressionista, alla Pop
Art che l’anno prima era esplosa con fragore sostenuta dal potente sistema dell’arte statunitense, alla
XXXII Biennale d’arte di Venezia.
L’opera indaga in particolare la dimensione urbana dell’uomo sociale collettivo, solo, isolato, nella sua
condizione anonima e alienata a cui cerca di sfuggire entrando in contatto con il mondo in tutti i suoi
aspetti. L’uomo sociale collettivo di Guttuso è posto davanti ad un chiosco di giornali, ma l’opera è in
qualche modo anticipatrice di un tema più che mai attuale anche oggi, e porta a riflettere sulle nuove
solitudini sociali provocate dal web e dall’asfissiante ricorsa delle news.
La notizia che Renato Guttuso stava realizzando una scultura di grande dimensioni, e per di più la
prima per un artista già famoso e celebrato, suscitò molto interesse nella critica e tra gli altri artisti.
Mario Schifano, allora giovane astro emergente della Pop Art italiana e grande amico di Guttuso, scattò
una serie di fotografie all’artista e all’opera in fase di realizzazione.
In queste foto di straordinaria fattura, stampate all’epoca in bianco nero ai sali d’argento su formato
carta cm 30x40, l’occhio dell’allora giovane artista della Pop Art si confronta con la forza e l’espressività
di una grande scultura, ma anche con il carisma e lo sguardo del maestro affermato. In un gioco di
riflessi e riflessioni quasi alla Cocteau, Guttuso e Schifano si fotografano l’uno con l’altro, mostrando
visioni diverse unite però da una amicizia consolidata.
Il progetto espositivo de “L’EDICOLA”, curato da Nicola Loi, inaugura un nuovo corso di Materima,
uno dei più grandi spazi per la scultura in Europa, di oltre ventimila metri quadri tra spazi interni ed
esterni, una vera e propria cittadella della scultura posta in uno storico cascinale dell’Ottocento, dove
sono esposte più di duecento opere di alcuni dei più grandi artisti del Novecento come Marino Marini,
Giacomo Manzù, Arnaldo Pomodoro, Giuliano Vangi, Augusto Perez e altri.
La mostra “L’EDICOLA. La grande scultura ritrovata” è stata realizzata in collaborazione con la
Fondazione Archivio Storico Bocchi e l’Archivio Mario Schifano.
Rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2019. Materima sorge a Casalbeltrame, un piccolo borgo tra Milano
e Torino, uscita autostradale di Biandrate.
Gli spazi espositivi sono visitabili dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 18.00
di Materima, lo spazio creato dallo Studio Copernico a Casalbeltrame (Novara), l’originale de
“L’EDICOLA”, l’unica scultura modellata da Renato Guttuso nella sua lunga carriera. Nella mostra
dedicata a questa grande scultura del 1965, alta tre metri e larga e profonda altrettanto, saranno
presentate anche una cinquantina di foto inedite di Mario Schifano, stampate nel 1965, che
documentano il lavoro di Renato Guttuso su “L’EDICOLA”.
Rimasta per una quarantina di anni presso un collezionista, l’opera è l’originale modellato in resina e
dipinto direttamente dall’artista. Da questo modello è stata in seguito tratta una copia in bronzo, meno
complessa, che venne presentata, sempre nel 1965, alla IX Quadriennale di Roma e che è oggi esposta
al Museo Guttuso di Bagheria. Nel 1965 “L’EDICOLA” ebbe una grande eco. Se ne occupò anche la
stampa internazionale. L’Herald Tribune statunitense, ad esempio, pubblicò l’opera a tutta pagina
chiedendosi se la scelta di rappresentare un lettore di giornali non potesse essere considerata “una
moderna versione del Pensatore di Rodin”. Il grande storico Roberto Longhi valutò positivamente che
la scultura era stata dipinta: “L’opera attende, invoca, provoca il colore, non c’è scampo. Solo il
neoclassicismo ha potuto credere il contrario. Ma Guttuso non ha nulla di Tenerani e neppure di
Canova.”
L’originale in resina de “L’EDICOLA” di Guttuso ha un grande valore sia artistico che storico. Si tratta
di un’opera dove l’artista, allora cinquantenne, cercò l’innovazione. Fu infatti una delle prime sculture in
Europa realizzate in resina, invece che con materiali tradizionali, come la creta o la plastilina. La resina
consentì all’artista non solo più “libertà” nel modellare, ma divenne anche il supporto ideale per la sua
creatività pittorica, in questo caso fatta di colature di colore e segni gestuali, prossimi alle avanguardie
dell’epoca, più che alla tradizione del realismo.
In un certo senso con “L’EDICOLA” l’artista voleva rispondere, in chiave neoespressionista, alla Pop
Art che l’anno prima era esplosa con fragore sostenuta dal potente sistema dell’arte statunitense, alla
XXXII Biennale d’arte di Venezia.
L’opera indaga in particolare la dimensione urbana dell’uomo sociale collettivo, solo, isolato, nella sua
condizione anonima e alienata a cui cerca di sfuggire entrando in contatto con il mondo in tutti i suoi
aspetti. L’uomo sociale collettivo di Guttuso è posto davanti ad un chiosco di giornali, ma l’opera è in
qualche modo anticipatrice di un tema più che mai attuale anche oggi, e porta a riflettere sulle nuove
solitudini sociali provocate dal web e dall’asfissiante ricorsa delle news.
La notizia che Renato Guttuso stava realizzando una scultura di grande dimensioni, e per di più la
prima per un artista già famoso e celebrato, suscitò molto interesse nella critica e tra gli altri artisti.
Mario Schifano, allora giovane astro emergente della Pop Art italiana e grande amico di Guttuso, scattò
una serie di fotografie all’artista e all’opera in fase di realizzazione.
In queste foto di straordinaria fattura, stampate all’epoca in bianco nero ai sali d’argento su formato
carta cm 30x40, l’occhio dell’allora giovane artista della Pop Art si confronta con la forza e l’espressività
di una grande scultura, ma anche con il carisma e lo sguardo del maestro affermato. In un gioco di
riflessi e riflessioni quasi alla Cocteau, Guttuso e Schifano si fotografano l’uno con l’altro, mostrando
visioni diverse unite però da una amicizia consolidata.
Il progetto espositivo de “L’EDICOLA”, curato da Nicola Loi, inaugura un nuovo corso di Materima,
uno dei più grandi spazi per la scultura in Europa, di oltre ventimila metri quadri tra spazi interni ed
esterni, una vera e propria cittadella della scultura posta in uno storico cascinale dell’Ottocento, dove
sono esposte più di duecento opere di alcuni dei più grandi artisti del Novecento come Marino Marini,
Giacomo Manzù, Arnaldo Pomodoro, Giuliano Vangi, Augusto Perez e altri.
La mostra “L’EDICOLA. La grande scultura ritrovata” è stata realizzata in collaborazione con la
Fondazione Archivio Storico Bocchi e l’Archivio Mario Schifano.
Rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2019. Materima sorge a Casalbeltrame, un piccolo borgo tra Milano
e Torino, uscita autostradale di Biandrate.
Gli spazi espositivi sono visitabili dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 18.00
27
ottobre 2018
Renato Guttuso – L’edicola. La grande scultura ritrovata / Mario Schifano – Fotografie inedite
Dal 27 ottobre 2018 al 31 gennaio 2019
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
MATERIMA
Casalbeltrame, Via Umberto I, (Novara)
Casalbeltrame, Via Umberto I, (Novara)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 18.00
Vernissage
27 Ottobre 2018, ore 15.30
Autore