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Il visibile, l’invisibile e il mare
Undici statue ad accompagnare il protagonista indiscusso, Zeus in Trono: in esposizione capolavori inediti, provenienti dai fondali del
Parco Archeologico dei Campi Flegrei, da Cuma, da Miseno e dai giardini e dagli ambienti di rappresentanza delle ricche domus,
dalle ville del patrimonio archeologico di Baia, che ne testimoniano il lussuoso stile di vita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 27 ottobre inaugurazione della mostra “Il visibile, l'invisibile e il mare” all'interno della sala “Polveriera” del Museo
Archeologico dei Campi Flegrei-Castello di Baia.
Undici statue ad accompagnare il protagonista indiscusso, Zeus in Trono: in esposizione capolavori inediti, provenienti dai fondali del
Parco Archeologico dei Campi Flegrei, da Cuma, da Miseno e dai giardini e dagli ambienti di rappresentanza delle ricche domus,
dalle ville del patrimonio archeologico di Baia, che ne testimoniano il lussuoso stile di vita. Nel percorso della mostra saranno presenti
supporti multimediali per offrire al visitatore una possibilità in più per comprendere le caratteristiche dei Campi Flegrei: saranno
proiettati filmati per raccontare il particolare fenomeno del bradisismo, che ha reso unici siti e monumenti, conservandoli in un
suggestivo dualismo tra terra e mare.
Prima dell'inaugurazione della mostra, il direttore del Parco, Paolo Giulierini, illustrerà l'attività dell'ente dalla nascita ad oggi.
«Nove mesi di gestione del nuovo ente autonomo del Parco Archeologico dei Campi Flegrei sono stati impiegati per costruire la
macchina amministrativa e gestionale, l'immagine coordinata, il sito – spiega il direttore - Parallelamente abbiamo lavorato per
perfezionare la progettazione e l'apertura dei cantieri, relativamente ai finanziamenti PON e FSC, alla riapertura prossima della Grotta
di Cocceio e a moltissime attività didattiche e culturali che hanno caratterizzato la stagione del Parco. L'arrivo di Zeus scandisce
simbolicamente la chiusura di questa prima parte dei lavori ed apre al rilancio in grande stile previsto per la prossima primavera.
Rilancio che – continua Giulierini - si badi bene è ben visibile, già testimoniato da una sensibile crescita di pubblico e dalla presenza
del nostro ente nelle principali fiere turistiche nazionali ed internazionali, nonché in grandi progetti di ricerca con Musei cinesi,
Università italiane e internazionali. Anche la buona sorte ci premia – aggiunge il direttore Giulierini - clamorose sono le scoperte del
centro Jean Bérard, della Federico II, dell'Università L'Orientale e della Luigi Vanvitelli nell'ultime campagne di scavo a Cuma. Fecondi
sono i rapporti con i sindaci, impegnati con noi nella costruzione del Parco. Presto la nostra sede sarà al Rione Terra e di questo mi
preme ringraziare il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. Un ringraziamento infine alla precedente direttrice Adele Campanelli e al
meraviglioso e volitivo staff dei Campi Flegrei. Si riparte, con orgoglio»
La statua di “Zeus in trono” risale al I secolo a.C. Alta 74 centimetri, rappresenta l’iconografia classica del dio greco. Proviene
probabilmente dalle acque del golfo flegreo, considerate anche le sue condizioni: un lato ricoperto da incrostazioni marine (esposto a
lungo nelle acque), un lato liscio (si ipotizza seppellito nella sabbia e dunque protetto). È stata esposta dal 1992 fino al 2017 al Getty
Museum di Los Angeles, dopo essere finita in un giro di ricettatori. Nel 2012 attraverso l'analisi di un frammento di marmo ritrovato a
Bacoli, si è trovata la corrispondenza con lo spigolo del bracciolo del trono di Zeus: la Guardia di Finanza, attraverso un'immagine
disponibile in rete, ha potuto sovrapporre virtualmente la particella riemersa alla statua esposta al museo californiano, trovando una
perfetta corrispondenza. Successivamente, a marzo 2014, è stata eseguita una verifica diretta e successivamente le analisi tecniche
specifiche hanno determinato l'appartenenza e la provenienza. Grazie alle operazioni degli inquirenti e alle azioni di diplomazia della
Magistratura e del Ministero dei Beni Culturali, la statua è ritornata a giugno 2017 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Sabato
27 ottobre 2018 ritornerà a casa.
A festeggiare il ritorno di Zeus al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, oltre al direttore dell'ente, Paolo Giulierini, anche il procuratore
della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Giovanni Melillo; il Capo di Gabinetto del Mibac, Tiziana Coccoluto; il Console generale
degli Usa a Napoli, Mary Ellen Countryman; il sostituto procuratore presso la Procura di Napoli, Ludovica Giugni; il magistrato
americano di collegamento con l'Italia, Cristina Posa.
Archeologico dei Campi Flegrei-Castello di Baia.
Undici statue ad accompagnare il protagonista indiscusso, Zeus in Trono: in esposizione capolavori inediti, provenienti dai fondali del
Parco Archeologico dei Campi Flegrei, da Cuma, da Miseno e dai giardini e dagli ambienti di rappresentanza delle ricche domus,
dalle ville del patrimonio archeologico di Baia, che ne testimoniano il lussuoso stile di vita. Nel percorso della mostra saranno presenti
supporti multimediali per offrire al visitatore una possibilità in più per comprendere le caratteristiche dei Campi Flegrei: saranno
proiettati filmati per raccontare il particolare fenomeno del bradisismo, che ha reso unici siti e monumenti, conservandoli in un
suggestivo dualismo tra terra e mare.
Prima dell'inaugurazione della mostra, il direttore del Parco, Paolo Giulierini, illustrerà l'attività dell'ente dalla nascita ad oggi.
«Nove mesi di gestione del nuovo ente autonomo del Parco Archeologico dei Campi Flegrei sono stati impiegati per costruire la
macchina amministrativa e gestionale, l'immagine coordinata, il sito – spiega il direttore - Parallelamente abbiamo lavorato per
perfezionare la progettazione e l'apertura dei cantieri, relativamente ai finanziamenti PON e FSC, alla riapertura prossima della Grotta
di Cocceio e a moltissime attività didattiche e culturali che hanno caratterizzato la stagione del Parco. L'arrivo di Zeus scandisce
simbolicamente la chiusura di questa prima parte dei lavori ed apre al rilancio in grande stile previsto per la prossima primavera.
Rilancio che – continua Giulierini - si badi bene è ben visibile, già testimoniato da una sensibile crescita di pubblico e dalla presenza
del nostro ente nelle principali fiere turistiche nazionali ed internazionali, nonché in grandi progetti di ricerca con Musei cinesi,
Università italiane e internazionali. Anche la buona sorte ci premia – aggiunge il direttore Giulierini - clamorose sono le scoperte del
centro Jean Bérard, della Federico II, dell'Università L'Orientale e della Luigi Vanvitelli nell'ultime campagne di scavo a Cuma. Fecondi
sono i rapporti con i sindaci, impegnati con noi nella costruzione del Parco. Presto la nostra sede sarà al Rione Terra e di questo mi
preme ringraziare il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. Un ringraziamento infine alla precedente direttrice Adele Campanelli e al
meraviglioso e volitivo staff dei Campi Flegrei. Si riparte, con orgoglio»
La statua di “Zeus in trono” risale al I secolo a.C. Alta 74 centimetri, rappresenta l’iconografia classica del dio greco. Proviene
probabilmente dalle acque del golfo flegreo, considerate anche le sue condizioni: un lato ricoperto da incrostazioni marine (esposto a
lungo nelle acque), un lato liscio (si ipotizza seppellito nella sabbia e dunque protetto). È stata esposta dal 1992 fino al 2017 al Getty
Museum di Los Angeles, dopo essere finita in un giro di ricettatori. Nel 2012 attraverso l'analisi di un frammento di marmo ritrovato a
Bacoli, si è trovata la corrispondenza con lo spigolo del bracciolo del trono di Zeus: la Guardia di Finanza, attraverso un'immagine
disponibile in rete, ha potuto sovrapporre virtualmente la particella riemersa alla statua esposta al museo californiano, trovando una
perfetta corrispondenza. Successivamente, a marzo 2014, è stata eseguita una verifica diretta e successivamente le analisi tecniche
specifiche hanno determinato l'appartenenza e la provenienza. Grazie alle operazioni degli inquirenti e alle azioni di diplomazia della
Magistratura e del Ministero dei Beni Culturali, la statua è ritornata a giugno 2017 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Sabato
27 ottobre 2018 ritornerà a casa.
A festeggiare il ritorno di Zeus al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, oltre al direttore dell'ente, Paolo Giulierini, anche il procuratore
della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Giovanni Melillo; il Capo di Gabinetto del Mibac, Tiziana Coccoluto; il Console generale
degli Usa a Napoli, Mary Ellen Countryman; il sostituto procuratore presso la Procura di Napoli, Ludovica Giugni; il magistrato
americano di collegamento con l'Italia, Cristina Posa.
27
ottobre 2018
Il visibile, l’invisibile e il mare
Dal 27 ottobre al 27 novembre 2018
archeologia
arte antica
arte antica
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI
Bacoli, Via Castello, 39, (Napoli)
Bacoli, Via Castello, 39, (Napoli)
Vernissage
27 Ottobre 2018, h 15