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Guido Buzzelli – Anatomia delle macerie
L’esposizione ci introduce nel mondo di Buzzelli, padre del moderno graphic novel italiano, attraverso un percorso tra 150 tavole a fumetti, schizzi e bozzetti preparatori
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla (ri)scoperta di uno dei grandi maestri del fumetto: è nel segno di Guido Buzzelli
(1927-1992), precursore e padre del moderno graphic novel italiano, il primo atto della 12ma edizione di
BilBOlbul 2018, in programma a Bologna dal 23 al 25 novembre prossimi. Guido Buzzelli. Anatomia delle
macerie è il titolo della personale dedicata al “Michelangelo dei mostri” (come lo definì il critico e giornalista
Michel Grisolia) che inaugurerà il prossimo 23 ottobre all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra è curata
dal festival BilBOlbul in collaborazione con la casa editrice Coconino Press – Fandango e l’Accademia di Belle Arti
di Bologna.
Buzzelli fu autore di storie fantastiche e visionarie pervase da un’amarissima vena di satira sociale,
ferocemente critico verso il potere e la società dei consumi. La mostra ci introduce nel suo mondo attraverso
un percorso tra 150 tavole a fumetti, schizzi e bozzetti preparatori. Le opere sono divise in sei sezioni, dedicate ai
temi chiave della poetica dell’autore: dopo l’apertura con La rivolta dei Racchi, considerato dalla critica il primo
graphic novel italiano, si prosegue con Il corpo, Le macerie, La società e il potere, Il diavolo e L’artista. A
conclusione dell’esposizione, il prossimo 23 novembre, un grande convegno di studi, cui parteciperanno tra gli
altri lo scrittore Vittorio Giacopini e il critico Matteo Stefanelli, si propone di restituire alla figura di Buzzelli e alla
sua opera la centralità che gli spetta nel panorama del fumetto del Novecento.
Autore originalissimo, eclettico e sfuggente a qualsiasi catalogazione, Buzzelli nasce a Roma nel 1927, figlio di un
pittore. Seguì gli studi artistici all’Accademia di San Luca e negli anni Cinquanta iniziò a collaborare con varie
riviste, pubblicando illustrazioni e fumetti. Dopo aver lavorato per alcuni anni in Gran Bretagna e Spagna,
tornò in Italia per dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Dopo il matrimonio con Grazia de Stefani, che
diverrà la sua principale collaboratrice, cominciò a scrivere e disegnare lunghi racconti a fumetti. Nel 1967
presentò al Salone di Lucca La rivolta dei Racchi, un lavoro (poi pubblicato con grande successo in Francia sulla
rivista Charlie) che può essere considerato, precedendo Hugo Pratt e Will Eisner, il primo graphic novel della
storia del fumetto italiano: ovvero una storia unica e autoconclusiva, opera di un autore che trova nel
fumetto il linguaggio per raccontare la propria visione del mondo, al di là di committenze, serialità, generi e
personaggi in voga. La rivolta è la prima opera di una trilogia che comprende Labirinti (1970) e Zil Zelub (1972).
Grazie a queste innovative opere Buzzelli ottiene grande popolarità soprattutto in Francia, dove escono
sulle riviste storie a fumetti come Annalisa e il diavolo (1973), L’intervista (1975), L’Agnone (1977), La
guerra videologica (1978), nelle quali l’autore si ritrae sempre nei panni del protagonista. Acclamato come
“il Goya italiano” per la bellezza e visionarietà delle sue tavole, vinse i premi Yellow Kid e Crayon d’Or. In
Italia collaborò con riviste come Linus, Alter, l’inserto Satyricon di Repubblica e con giornali come Paese
Sera, Il Messaggero e L’Espresso. Per l’editore Bonelli disegnò il primo numero della prestigiosa collana
“gigante” di Tex (1985). Negli ultimi anni insegnò all’Istituto europeo di design e collaborò con la televisione
italiana (Tg2) e francese (Tv7).
Guido Buzzelli è stato artista tragicomico e profondo. Un grandissimo disegnatore e pittore di taglio
naturalistico, della scuola di illustratori come Achille Beltrame e Walter Molino, con una vocazione volta
all’inquietante, all’oscuro, all’ossessivo e al racconto delle debolezze e delle contraddizioni dell'umanità.
Umanista per contrasto, Buzzelli si mette spesso in scena come personaggio nei suoi fumetti e disegna con
continue varianti, surreali e grottesche, la denuncia di Pasolini: il grido di dolore per una società che ha
abbracciato lo sviluppo senza progresso e annientato l’uomo.
La rivolta dei Racchi, Labirinti e Zil Zelub sono stati ripubblicati recentemente da Coconino Press –
Fandango nel volume La Trilogia. E in occasione della mostra bolognese uscirà per la stessa casa editrice un
nuovo volume antologico delle storie a fumetti di Buzzelli: Annalisa e il diavolo, con una prefazione dello
scrittore Emanuele Trevi.
Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie
23 ottobre – 25 novembre 2018
Accademia di Belle Arti, via delle Belle Arti, 54, Bologna.
(1927-1992), precursore e padre del moderno graphic novel italiano, il primo atto della 12ma edizione di
BilBOlbul 2018, in programma a Bologna dal 23 al 25 novembre prossimi. Guido Buzzelli. Anatomia delle
macerie è il titolo della personale dedicata al “Michelangelo dei mostri” (come lo definì il critico e giornalista
Michel Grisolia) che inaugurerà il prossimo 23 ottobre all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra è curata
dal festival BilBOlbul in collaborazione con la casa editrice Coconino Press – Fandango e l’Accademia di Belle Arti
di Bologna.
Buzzelli fu autore di storie fantastiche e visionarie pervase da un’amarissima vena di satira sociale,
ferocemente critico verso il potere e la società dei consumi. La mostra ci introduce nel suo mondo attraverso
un percorso tra 150 tavole a fumetti, schizzi e bozzetti preparatori. Le opere sono divise in sei sezioni, dedicate ai
temi chiave della poetica dell’autore: dopo l’apertura con La rivolta dei Racchi, considerato dalla critica il primo
graphic novel italiano, si prosegue con Il corpo, Le macerie, La società e il potere, Il diavolo e L’artista. A
conclusione dell’esposizione, il prossimo 23 novembre, un grande convegno di studi, cui parteciperanno tra gli
altri lo scrittore Vittorio Giacopini e il critico Matteo Stefanelli, si propone di restituire alla figura di Buzzelli e alla
sua opera la centralità che gli spetta nel panorama del fumetto del Novecento.
Autore originalissimo, eclettico e sfuggente a qualsiasi catalogazione, Buzzelli nasce a Roma nel 1927, figlio di un
pittore. Seguì gli studi artistici all’Accademia di San Luca e negli anni Cinquanta iniziò a collaborare con varie
riviste, pubblicando illustrazioni e fumetti. Dopo aver lavorato per alcuni anni in Gran Bretagna e Spagna,
tornò in Italia per dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Dopo il matrimonio con Grazia de Stefani, che
diverrà la sua principale collaboratrice, cominciò a scrivere e disegnare lunghi racconti a fumetti. Nel 1967
presentò al Salone di Lucca La rivolta dei Racchi, un lavoro (poi pubblicato con grande successo in Francia sulla
rivista Charlie) che può essere considerato, precedendo Hugo Pratt e Will Eisner, il primo graphic novel della
storia del fumetto italiano: ovvero una storia unica e autoconclusiva, opera di un autore che trova nel
fumetto il linguaggio per raccontare la propria visione del mondo, al di là di committenze, serialità, generi e
personaggi in voga. La rivolta è la prima opera di una trilogia che comprende Labirinti (1970) e Zil Zelub (1972).
Grazie a queste innovative opere Buzzelli ottiene grande popolarità soprattutto in Francia, dove escono
sulle riviste storie a fumetti come Annalisa e il diavolo (1973), L’intervista (1975), L’Agnone (1977), La
guerra videologica (1978), nelle quali l’autore si ritrae sempre nei panni del protagonista. Acclamato come
“il Goya italiano” per la bellezza e visionarietà delle sue tavole, vinse i premi Yellow Kid e Crayon d’Or. In
Italia collaborò con riviste come Linus, Alter, l’inserto Satyricon di Repubblica e con giornali come Paese
Sera, Il Messaggero e L’Espresso. Per l’editore Bonelli disegnò il primo numero della prestigiosa collana
“gigante” di Tex (1985). Negli ultimi anni insegnò all’Istituto europeo di design e collaborò con la televisione
italiana (Tg2) e francese (Tv7).
Guido Buzzelli è stato artista tragicomico e profondo. Un grandissimo disegnatore e pittore di taglio
naturalistico, della scuola di illustratori come Achille Beltrame e Walter Molino, con una vocazione volta
all’inquietante, all’oscuro, all’ossessivo e al racconto delle debolezze e delle contraddizioni dell'umanità.
Umanista per contrasto, Buzzelli si mette spesso in scena come personaggio nei suoi fumetti e disegna con
continue varianti, surreali e grottesche, la denuncia di Pasolini: il grido di dolore per una società che ha
abbracciato lo sviluppo senza progresso e annientato l’uomo.
La rivolta dei Racchi, Labirinti e Zil Zelub sono stati ripubblicati recentemente da Coconino Press –
Fandango nel volume La Trilogia. E in occasione della mostra bolognese uscirà per la stessa casa editrice un
nuovo volume antologico delle storie a fumetti di Buzzelli: Annalisa e il diavolo, con una prefazione dello
scrittore Emanuele Trevi.
Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie
23 ottobre – 25 novembre 2018
Accademia di Belle Arti, via delle Belle Arti, 54, Bologna.
23
ottobre 2018
Guido Buzzelli – Anatomia delle macerie
Dal 23 ottobre al 25 novembre 2018
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Bologna, Via Delle Belle Arti, 54, (Bologna)
Bologna, Via Delle Belle Arti, 54, (Bologna)
Vernissage
23 Ottobre 2018, ore 18
Autore