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Human Architecture. Data to the People
L’impatto della Biennale attraverso i dati: un’opera d’arte, un workshop e una tavola rotonda
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Qual è l'impatto di un evento globale come la Biennale di Architettura sulla città di Venezia? Quali tracce digitali lasciano sui social network le persone e le organizzazioni che si esprimono in città durante Biennale? Come raccogliere questi dati? Come trasformarli in una esperienza condivisa: un bene comune parte di nuovo spazio pubblico?
Come possono le città - e Venezia in particolare - usare questi dati per nuove forma di programmazione della vita culturale, comprensive delle espressioni dei cittadini?
Human Architecture, progetto sperimentale realizzato dagli artisti Oriana Persico e Salvatore Iaconesi per il Padiglione Venezia con il sostegno della Fondazione Alberto Peruzzo, del Programma STARTS e la direzione scientifica del centro di ricerca HER - Human Ecosystems Relazioni, cerca di rispondere a queste domande attraverso una tavola rotonda, un workshop e una pubblicazione, a cavallo fra l’arte, i dati, la ricerca e le politiche culturali.
Il 18 ottobre la tavola rotonda intreccia un dialogo tra l’Europa, la città di Venezia, l'università e le istituzioni culturali sulla dimensione pubblica dei dati, trasportando i dati raccolti e visualizzati nell’installazione dal Padiglione Venezia al cuore della città: la suggestiva Pescheria di Rialto.
Gli stessi dati saranno l’oggetto del workshop del 19 ottobre, presso l’Università Ca Foscari, in cui i partecipanti saranno invitati a immaginare come trasformare le sorgenti di open data generate dal progetto in eventi, opere d’arte e interventi capaci di generare senso nello spazio pubblico e per i cittadini.
Programma
La tavola rotonda. “Data to the People. I dati nello spazio pubblico”
dove: Pescheria di Rialto, Campo della Pescaria. 30125 Venezia
quando: giovedì 18 ottobre dalle 17,00 alle 19,00
perché: Il ruolo dell'arte, dell'architettura e del design nel ridare senso, consapevolezza, partecipazione e umanità in un mondo di dati
Interventi
Luca Battistella, consigliere delegato per l’Innovazione e la Smart City del Comune di Venezia ; Paolo Cesarini, capo di unità di Media Convergence e Social Media, Commissione Europea Irene Giglio, project manager di “Arcipelago Italia”, Padiglione Italia,
16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia; Salvatore Iaconesi e Oriana Persico , teorici di Culture Digitali, artisti e fondatori del centro di ricerca Human Ecosystems Relazioni; Fiorenza Lipparini, founding partner e direttore della ricerca per PlusValue; Pierluigi Sacco, professore di Cultural Economics all’Università IULM di Milano, Direttore del centro di ricerca FBK-IRVAPP di Trento, Senior Researcher al metaLAB (at) Harvard e Visiting Scholar alla Harvard University. Giovanni Vaia, Professore di Global Sourcing e Economia Aziendale presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia Franco Avicolli, pubblicista e direttore del Centro di Arte e Cultura Micromega Moderatore
Simone Arcagni, Giornalista a Il Sole24Ore, studioso di nuovi media e professore associato all'Università di Palermo Human Architecture porta nella Biennale di Architettura il tema dei dati nello spazio pubblico, lanciando nuove possibili riconfigurazioni per affrontare questo scenario.
Protagonista è Venezia che, dal suo Padiglione, ospita la “vita in tempo reale della città” in una installazione pubblica ispirata ai temi della Biennale e del Padiglione #FreeSpace #Knowledge: un’azione di ascolto del territorio e delle sue espressioni.
La presentazione dei risultati sinora raccolti attraverso il progetto, è solo lo spunto di partenza della riflessione oggetto della tavola rotonda.
Nella cornice del programma Europeo STARTS - Innovazione al nesso di arti scienze e tecnologie, l’arte fa da cornice, da catalizzatore dell’immaginario per consentire a discipline differenti della scienza, istituzioni e aziende di incontrarsi, e generare futuri possibili.
Pubblico
Conferenza aperta ai cittadini, le istituzioni coinvolte, gli studenti, i giornalisti
Il workshop. “Data to the People. Dalla visualizzazione alla performance dei dati”
dove: Università Ca' Foscari- Aula Volpato Dipartimento di Management San Giobbe, 30121 Cannaregio, Venezia
quando: venerdì 19 ottobre dalle 10,30 alle 17,30
perché: conoscere i dati e creare e materializzarli nello spazio pubblico, creando esperienze significative per i cittadini
Aperto a studenti, tesisti, dottorandi di facoltà umanistiche, artistiche e scientifiche, a giovani professionisti, designer e creativi, il workshop è un’esperienza transdisciplinare e immersiva che tratta i dati come artefatto culturale del contemporaneo.
Al cuore del workshop è la nuova sorgente di open data generata dall’installazione Human Architecture a partire dall’inaugurazione della Biennale, che, dalla sua restituzione sotto forma di installazione artistica nel Padiglione Venezia, diventa materia osservabile e accessibile, conoscenza condivisa e punto di partenza per innescare pratiche e progettualità cittadine quale nuovo elemento dello spazio pubblico.
Partendo dall'analisi dei dati, i partecipanti divisi in gruppi saranno chiamati ad immaginare collaborativamente, coadiuvati dai docenti, concept di installazioni, opere, servizi e interventi nello spazio pubblico per trasformare la nuova sorgente di open-data in esperienze immersive capaci di generare senso, in cui comprendere il fenomeno della Biennale, la sua coesistenza con la Città di Venezia e i suoi abitanti.
Docenti
Salvatore Iaconesi e Oriana Persico
Numero massimo
25 partecipanti.
Requisiti di partecipazione
Il workshop è aperto a tutti. Non ci sono particolare requisiti di partecipazione, non sono richieste o necessarie specifiche competenze di programmazione e trattamento dei dati. Si richiede ai partecipanti di portare il proprio pc.
L’Opera. “Human Architecture - The Life of Biennial through Data”
dove: Padiglione Venezia, Giardini dell’Arsenale
quando: fino al 25 novembre 2018
perché: un viaggio inedito nella Venezia dei dati e delle architetture umane che generiamo sui social network
Nell’era dell’informazione e della comunicazione globale, la Biennale è un dialogo ubiquo in cui i confini di Venezia si estendono a tutto il mondo, mentre persone e organizzazioni si uniscono in una conversazione planetaria.
Human Architecture usa i social network per comprendere questo dialogo globale. I dati, raccolti in 54 lingue da Facebook, Twitter e Instagram, sono anonimizzati e utilizzati in forme aggregate per descrivere le forme e le dinamiche delle relazioni umane intorno alla Biennale, dando vita ad architetture visuali che generano tre diversi paesaggi di dati in tempo reale:
In “Architecture” i temi delle conversazioni formano architetture tridimensionali in cui esplorare le correlazioni fra i temi; “Influences” mostra come i temi trattati nelle conversazioni si influenzano a vicenda: più le onde si muovono in sincronia, più i temi mostrati sono correlati e attivi; “Idiomatics” mostra le lingue delle conversazioni. Più sono intensi i collegamenti tra le lingue, più alta è l’intensità delle interazioni (direttamente, in base al numero soggetti e di commenti scambiati nelle diverse lingue; indirettamente, quando le conversazioni riguardano gli stessi temi). Il progetto genera set di open data accessibili e usabili da chiunque, mettendoli al centro di un programma culturale rivolto a scuole, artisti, ricercatori, designer, cittadini. Human Architecture promuove una nuova visione dei dati, fatti CON le persone e non SULLE persone, in cui scienza e tecnologia escano dalla separazione del laboratorio per vivere al centro della società attraverso le dimensioni dell’arte, del design e dell’architettura.
Come possono le città - e Venezia in particolare - usare questi dati per nuove forma di programmazione della vita culturale, comprensive delle espressioni dei cittadini?
Human Architecture, progetto sperimentale realizzato dagli artisti Oriana Persico e Salvatore Iaconesi per il Padiglione Venezia con il sostegno della Fondazione Alberto Peruzzo, del Programma STARTS e la direzione scientifica del centro di ricerca HER - Human Ecosystems Relazioni, cerca di rispondere a queste domande attraverso una tavola rotonda, un workshop e una pubblicazione, a cavallo fra l’arte, i dati, la ricerca e le politiche culturali.
Il 18 ottobre la tavola rotonda intreccia un dialogo tra l’Europa, la città di Venezia, l'università e le istituzioni culturali sulla dimensione pubblica dei dati, trasportando i dati raccolti e visualizzati nell’installazione dal Padiglione Venezia al cuore della città: la suggestiva Pescheria di Rialto.
Gli stessi dati saranno l’oggetto del workshop del 19 ottobre, presso l’Università Ca Foscari, in cui i partecipanti saranno invitati a immaginare come trasformare le sorgenti di open data generate dal progetto in eventi, opere d’arte e interventi capaci di generare senso nello spazio pubblico e per i cittadini.
Programma
La tavola rotonda. “Data to the People. I dati nello spazio pubblico”
dove: Pescheria di Rialto, Campo della Pescaria. 30125 Venezia
quando: giovedì 18 ottobre dalle 17,00 alle 19,00
perché: Il ruolo dell'arte, dell'architettura e del design nel ridare senso, consapevolezza, partecipazione e umanità in un mondo di dati
Interventi
Luca Battistella, consigliere delegato per l’Innovazione e la Smart City del Comune di Venezia ; Paolo Cesarini, capo di unità di Media Convergence e Social Media, Commissione Europea Irene Giglio, project manager di “Arcipelago Italia”, Padiglione Italia,
16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia; Salvatore Iaconesi e Oriana Persico , teorici di Culture Digitali, artisti e fondatori del centro di ricerca Human Ecosystems Relazioni; Fiorenza Lipparini, founding partner e direttore della ricerca per PlusValue; Pierluigi Sacco, professore di Cultural Economics all’Università IULM di Milano, Direttore del centro di ricerca FBK-IRVAPP di Trento, Senior Researcher al metaLAB (at) Harvard e Visiting Scholar alla Harvard University. Giovanni Vaia, Professore di Global Sourcing e Economia Aziendale presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia Franco Avicolli, pubblicista e direttore del Centro di Arte e Cultura Micromega Moderatore
Simone Arcagni, Giornalista a Il Sole24Ore, studioso di nuovi media e professore associato all'Università di Palermo Human Architecture porta nella Biennale di Architettura il tema dei dati nello spazio pubblico, lanciando nuove possibili riconfigurazioni per affrontare questo scenario.
Protagonista è Venezia che, dal suo Padiglione, ospita la “vita in tempo reale della città” in una installazione pubblica ispirata ai temi della Biennale e del Padiglione #FreeSpace #Knowledge: un’azione di ascolto del territorio e delle sue espressioni.
La presentazione dei risultati sinora raccolti attraverso il progetto, è solo lo spunto di partenza della riflessione oggetto della tavola rotonda.
Nella cornice del programma Europeo STARTS - Innovazione al nesso di arti scienze e tecnologie, l’arte fa da cornice, da catalizzatore dell’immaginario per consentire a discipline differenti della scienza, istituzioni e aziende di incontrarsi, e generare futuri possibili.
Pubblico
Conferenza aperta ai cittadini, le istituzioni coinvolte, gli studenti, i giornalisti
Il workshop. “Data to the People. Dalla visualizzazione alla performance dei dati”
dove: Università Ca' Foscari- Aula Volpato Dipartimento di Management San Giobbe, 30121 Cannaregio, Venezia
quando: venerdì 19 ottobre dalle 10,30 alle 17,30
perché: conoscere i dati e creare e materializzarli nello spazio pubblico, creando esperienze significative per i cittadini
Aperto a studenti, tesisti, dottorandi di facoltà umanistiche, artistiche e scientifiche, a giovani professionisti, designer e creativi, il workshop è un’esperienza transdisciplinare e immersiva che tratta i dati come artefatto culturale del contemporaneo.
Al cuore del workshop è la nuova sorgente di open data generata dall’installazione Human Architecture a partire dall’inaugurazione della Biennale, che, dalla sua restituzione sotto forma di installazione artistica nel Padiglione Venezia, diventa materia osservabile e accessibile, conoscenza condivisa e punto di partenza per innescare pratiche e progettualità cittadine quale nuovo elemento dello spazio pubblico.
Partendo dall'analisi dei dati, i partecipanti divisi in gruppi saranno chiamati ad immaginare collaborativamente, coadiuvati dai docenti, concept di installazioni, opere, servizi e interventi nello spazio pubblico per trasformare la nuova sorgente di open-data in esperienze immersive capaci di generare senso, in cui comprendere il fenomeno della Biennale, la sua coesistenza con la Città di Venezia e i suoi abitanti.
Docenti
Salvatore Iaconesi e Oriana Persico
Numero massimo
25 partecipanti.
Requisiti di partecipazione
Il workshop è aperto a tutti. Non ci sono particolare requisiti di partecipazione, non sono richieste o necessarie specifiche competenze di programmazione e trattamento dei dati. Si richiede ai partecipanti di portare il proprio pc.
L’Opera. “Human Architecture - The Life of Biennial through Data”
dove: Padiglione Venezia, Giardini dell’Arsenale
quando: fino al 25 novembre 2018
perché: un viaggio inedito nella Venezia dei dati e delle architetture umane che generiamo sui social network
Nell’era dell’informazione e della comunicazione globale, la Biennale è un dialogo ubiquo in cui i confini di Venezia si estendono a tutto il mondo, mentre persone e organizzazioni si uniscono in una conversazione planetaria.
Human Architecture usa i social network per comprendere questo dialogo globale. I dati, raccolti in 54 lingue da Facebook, Twitter e Instagram, sono anonimizzati e utilizzati in forme aggregate per descrivere le forme e le dinamiche delle relazioni umane intorno alla Biennale, dando vita ad architetture visuali che generano tre diversi paesaggi di dati in tempo reale:
In “Architecture” i temi delle conversazioni formano architetture tridimensionali in cui esplorare le correlazioni fra i temi; “Influences” mostra come i temi trattati nelle conversazioni si influenzano a vicenda: più le onde si muovono in sincronia, più i temi mostrati sono correlati e attivi; “Idiomatics” mostra le lingue delle conversazioni. Più sono intensi i collegamenti tra le lingue, più alta è l’intensità delle interazioni (direttamente, in base al numero soggetti e di commenti scambiati nelle diverse lingue; indirettamente, quando le conversazioni riguardano gli stessi temi). Il progetto genera set di open data accessibili e usabili da chiunque, mettendoli al centro di un programma culturale rivolto a scuole, artisti, ricercatori, designer, cittadini. Human Architecture promuove una nuova visione dei dati, fatti CON le persone e non SULLE persone, in cui scienza e tecnologia escano dalla separazione del laboratorio per vivere al centro della società attraverso le dimensioni dell’arte, del design e dell’architettura.
18
ottobre 2018
Human Architecture. Data to the People
Dal 18 ottobre al 25 novembre 2018
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
GIARDINI DI CASTELLO – PADIGLIONE VENEZIA
Venezia, Arsenale, (Venezia)
Venezia, Arsenale, (Venezia)
Vernissage
18 Ottobre 2018, ore 17 Pescheria di Rialto, Campo della Pescaria
Autore
Curatore