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Chiara Silva – Cosmogonie
Queste carte dell’artista italiana, oggi in mostra a Firenze, lasciano leggere una poetica elementarmente simbolica e universale, fra luci e ombre, dove sfere planetarie raccontano di nebulose, galassie ed esplosioni cosmiche.
Comunicato stampa
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In uno spazio ove alberga già il progetto “Scenari”, a Firenze, è ospitata la mostra “Cosmogonie” con opere dell'artista Chiara Silva. L'esposizione, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un'arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un'arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Chiara Silva si è da tempo allontanata dal personale o meglio da una pittura soggettiva, per dedicarsi, particolarizzando e individualizzando, i più vasti venti universali. La sua è da tempo una pittura dinamica ed espressiva, colorista, che racconta di uno “spazio” sfumato, sottile e poetico. Ed è questo spazio a farle vivere o rivivere il tachisme che è uno stile pittorico di arte astratta iniziato in Francia negli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento; è considerato spesso l'equivalente europeo dell'espressionismo astratto, ed è un movimento chiamato anche arte informale. Chiara Silva è una rappresentante molto raffinata che ha saputo legare queste poetiche a un lirismo di evocazioni cosmiche - vedi le nuvole - e a certe risonanze neofigurali. Il suo informale non è solo uno slittamento provvisorio, un passaggio fra la indeterminazione e la poetica dello spazio e del vuoto, i suoi dipinti e le sue carte, spoglie e macchiate di colori, appena alterati da rilievi isolati, danno campo a uno strutturalismo basato su costruzioni la cui remota radice neoplastica cerca di risolvere concretamente equazioni, di purezza e di equilibrio formale. Così queste carte oggi in mostra a Firenze, che lasciano leggere una poetica elementarmente simbolica e universale, fra luci e ombre, dove sfere planetarie raccontano di nebulose, galassie ed esplosioni cosmiche”.
Cenni biografici dell'artista
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora a Milano. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ma la sua prima mostra personale è a Milano allo Studio di Arti Visive Comerio nel 2008, presentata dal Prof. C. Franza. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Sempre nel 2008 tiene una personale a “Frontiera” presso il Plus Florence a Firenze e partecipa a Milano alle mostre “Solstizio d’estate”, “Un Dialogo col cielo” e “Panorama Italiano” presso il Circolo della Stampa. Nel 2009 tiene una mostra personale dal titolo “Il Paradiso del mutamento” a Roma, presso il Centrale Ristotheatre, è presente con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio, su invito alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari”, a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo”, alla mostra “Per incanto”, con M. Settembrini, F. Iori e A. Soulè presso lo studio di Arti Visive Comerio. Nel 2010 è presente alle mostre “Concerto per Eva” presso lo spazio Hajech e a “Sentieri di Pace” presso il MIMAC di Alessano. Nel 2011 partecipa alla mostra “Malinconia degli Universi” e “Bella Italia. 1861 – 2011” presso ARTESTUDIO 26 a Milano, ancora a “Fratelli d’Italia e poi con una personale dal titolo “Apologia del cielo”, a Borgo Cardigliano (Le). Nel 2013 è invitata dallo Storico dell’Arte Prof. C. Franza alla mostra “Capolavori del giardino segreto” all' Otel di Firenze e con una personale dal titolo “I cieli e la terra” nella Sala Hoffmann al Plus Berlin di Berlino. Ha presentato una grande installazione alla mostra “Mitografie familiari” presso la galleria “Arianna Sartori” di Mantova. Parallelamente, apre Skià art-lab, un laboratorio a Milano ove tiene corsi di arti visive in collaborazione con altri artisti e docenti. Nel 2015 realizza progetti importanti di collaborazione, come la realizzazione delle scenografie per History Map, progetto di Fondazione Feltrinelli. Nel 2016 è presente in una rassegna a Milano; nel 2017 alla mostra “Nostalgia del presente”, evento fuori salone, Salone del Mobile, alla rassegna “Quadreria internazionale” al Plus Florence di Firenze. Nel 2018 è presente all’Evento fuori salone – Salone del Mobile presso Artestudio 26 a Milano. Nell’estate 2018 è ancora il Prof. Carlo Franza ad invitarla a due rassegne, la prima a Tricase (Le) come Omaggio a Girolamo Comi nel cinquantesimo della scomparsa, e la seconda sul tema dell’Albero a Palmariggi di Lecce nella Costituenda Pinacoteca dell’Academy dell’Olivo Secolare. Nell’autunno 2018 il Professor Carlo Franza storico dell’arte contemporanea la invita con una mostra dal titolo “Cosmogonie” nel progetto Scenari al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Chiara Silva si è da tempo allontanata dal personale o meglio da una pittura soggettiva, per dedicarsi, particolarizzando e individualizzando, i più vasti venti universali. La sua è da tempo una pittura dinamica ed espressiva, colorista, che racconta di uno “spazio” sfumato, sottile e poetico. Ed è questo spazio a farle vivere o rivivere il tachisme che è uno stile pittorico di arte astratta iniziato in Francia negli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento; è considerato spesso l'equivalente europeo dell'espressionismo astratto, ed è un movimento chiamato anche arte informale. Chiara Silva è una rappresentante molto raffinata che ha saputo legare queste poetiche a un lirismo di evocazioni cosmiche - vedi le nuvole - e a certe risonanze neofigurali. Il suo informale non è solo uno slittamento provvisorio, un passaggio fra la indeterminazione e la poetica dello spazio e del vuoto, i suoi dipinti e le sue carte, spoglie e macchiate di colori, appena alterati da rilievi isolati, danno campo a uno strutturalismo basato su costruzioni la cui remota radice neoplastica cerca di risolvere concretamente equazioni, di purezza e di equilibrio formale. Così queste carte oggi in mostra a Firenze, che lasciano leggere una poetica elementarmente simbolica e universale, fra luci e ombre, dove sfere planetarie raccontano di nebulose, galassie ed esplosioni cosmiche”.
Cenni biografici dell'artista
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora a Milano. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ma la sua prima mostra personale è a Milano allo Studio di Arti Visive Comerio nel 2008, presentata dal Prof. C. Franza. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Sempre nel 2008 tiene una personale a “Frontiera” presso il Plus Florence a Firenze e partecipa a Milano alle mostre “Solstizio d’estate”, “Un Dialogo col cielo” e “Panorama Italiano” presso il Circolo della Stampa. Nel 2009 tiene una mostra personale dal titolo “Il Paradiso del mutamento” a Roma, presso il Centrale Ristotheatre, è presente con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio, su invito alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari”, a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo”, alla mostra “Per incanto”, con M. Settembrini, F. Iori e A. Soulè presso lo studio di Arti Visive Comerio. Nel 2010 è presente alle mostre “Concerto per Eva” presso lo spazio Hajech e a “Sentieri di Pace” presso il MIMAC di Alessano. Nel 2011 partecipa alla mostra “Malinconia degli Universi” e “Bella Italia. 1861 – 2011” presso ARTESTUDIO 26 a Milano, ancora a “Fratelli d’Italia e poi con una personale dal titolo “Apologia del cielo”, a Borgo Cardigliano (Le). Nel 2013 è invitata dallo Storico dell’Arte Prof. C. Franza alla mostra “Capolavori del giardino segreto” all' Otel di Firenze e con una personale dal titolo “I cieli e la terra” nella Sala Hoffmann al Plus Berlin di Berlino. Ha presentato una grande installazione alla mostra “Mitografie familiari” presso la galleria “Arianna Sartori” di Mantova. Parallelamente, apre Skià art-lab, un laboratorio a Milano ove tiene corsi di arti visive in collaborazione con altri artisti e docenti. Nel 2015 realizza progetti importanti di collaborazione, come la realizzazione delle scenografie per History Map, progetto di Fondazione Feltrinelli. Nel 2016 è presente in una rassegna a Milano; nel 2017 alla mostra “Nostalgia del presente”, evento fuori salone, Salone del Mobile, alla rassegna “Quadreria internazionale” al Plus Florence di Firenze. Nel 2018 è presente all’Evento fuori salone – Salone del Mobile presso Artestudio 26 a Milano. Nell’estate 2018 è ancora il Prof. Carlo Franza ad invitarla a due rassegne, la prima a Tricase (Le) come Omaggio a Girolamo Comi nel cinquantesimo della scomparsa, e la seconda sul tema dell’Albero a Palmariggi di Lecce nella Costituenda Pinacoteca dell’Academy dell’Olivo Secolare. Nell’autunno 2018 il Professor Carlo Franza storico dell’arte contemporanea la invita con una mostra dal titolo “Cosmogonie” nel progetto Scenari al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
20
ottobre 2018
Chiara Silva – Cosmogonie
Dal 20 ottobre 2018 all'undici aprile 2019
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
20 Ottobre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore