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Léon Bakst – Symbol of the Ballets Russes
La mostra ripercorre la carriera del noto artista, scenografo e costumista russo, reso celebre dalle sue innovative creazioni per i Ballets Russes di Sergej Djagilev
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra Léon Bakst. Symbol of the Ballets Russes a cura di Maria Ida Biggi e Natalia Metelitsa, ripercorre la carriera del noto artista, scenografo e costumista russo, reso celebre dalle sue innovative creazioni per i Ballets Russes di Sergej Djagilev.
La mostra, risultato di un lavoro congiunto dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma e del Museo Statale del Teatro e della Musica di San Pietroburgo, è realizzata in collaborazione con lo CSAR – Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari e si inserisce nell’ambito della Russian Season in Italy, organizzata dal Ministero della Cultura russo per l’anno 2018.
Il percorso espositivo, interamente costruito sui bozzetti e i figurini bakstiani della grande collezione del Museo di San Pietroburgo, esposta in Italia per la prima volta, documenta un ampio arco della produzione artistica di Léon Bakst: partendo dai primi e poco conosciuti lavori, quali Le Coeur de la Marquise di Marius Petipa (1902) e le tragedie Ippolito di Euripide, Edipo a Colono e Antigone di Sofocle (1902-1904), si giunge alle acclamate creazioni realizzate per i Ballets Russes, tra cui Cléopâtre (1909), L’Oiseau de Feu (1910), Carnaval (1910), Narcisse (1911), Le Dieu Bleu (1912), Daphnis et Chloé (1912), che costituiscono il cuore dell’esposizione. Oltre ai materiali relativi a questi spettacoli, si espongono anche i figurini di opere realizzate principalmente tra il 1910 e il 1911, quali Thaïs, La traviata, Faust, Le Martyre de Saint Sébastien, Manon Lescaut. Completa il percorso una ricca serie di fotografie e costumi originali, supporto fondamentale per la ricostruzione della poliedrica attività dell’acclamato artista.
A integrazione di questi materiali, saranno esposti alcuni rari programmi di sala e delle raccolte iconografiche appartenute al maestro coreografo Aurél M. Milloss, di cui l’Istituto per il Teatro e il Melodramma conserva l’archivio.
Léon Bakst (Grodno, 1866 – Parigi, 1924) si forma tra San Pietroburgo e Parigi. Con Sergej Djagilev e Alexandre Benua è tra i fondatori della rivista «Mir iskusstva», su cui pubblica le sue prime opere grafiche. Nel 1902 inizia la sua carriera di scenografo e costumista per i teatri imperiali di San Pietroburgo. Tra rotture e riconciliazioni, la sua collaborazione con i Ballets Russes, che nasce nel 1909, si estende per quasi tutto l’arco della sua carriera.
La mostra, risultato di un lavoro congiunto dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma e del Museo Statale del Teatro e della Musica di San Pietroburgo, è realizzata in collaborazione con lo CSAR – Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari e si inserisce nell’ambito della Russian Season in Italy, organizzata dal Ministero della Cultura russo per l’anno 2018.
Il percorso espositivo, interamente costruito sui bozzetti e i figurini bakstiani della grande collezione del Museo di San Pietroburgo, esposta in Italia per la prima volta, documenta un ampio arco della produzione artistica di Léon Bakst: partendo dai primi e poco conosciuti lavori, quali Le Coeur de la Marquise di Marius Petipa (1902) e le tragedie Ippolito di Euripide, Edipo a Colono e Antigone di Sofocle (1902-1904), si giunge alle acclamate creazioni realizzate per i Ballets Russes, tra cui Cléopâtre (1909), L’Oiseau de Feu (1910), Carnaval (1910), Narcisse (1911), Le Dieu Bleu (1912), Daphnis et Chloé (1912), che costituiscono il cuore dell’esposizione. Oltre ai materiali relativi a questi spettacoli, si espongono anche i figurini di opere realizzate principalmente tra il 1910 e il 1911, quali Thaïs, La traviata, Faust, Le Martyre de Saint Sébastien, Manon Lescaut. Completa il percorso una ricca serie di fotografie e costumi originali, supporto fondamentale per la ricostruzione della poliedrica attività dell’acclamato artista.
A integrazione di questi materiali, saranno esposti alcuni rari programmi di sala e delle raccolte iconografiche appartenute al maestro coreografo Aurél M. Milloss, di cui l’Istituto per il Teatro e il Melodramma conserva l’archivio.
Léon Bakst (Grodno, 1866 – Parigi, 1924) si forma tra San Pietroburgo e Parigi. Con Sergej Djagilev e Alexandre Benua è tra i fondatori della rivista «Mir iskusstva», su cui pubblica le sue prime opere grafiche. Nel 1902 inizia la sua carriera di scenografo e costumista per i teatri imperiali di San Pietroburgo. Tra rotture e riconciliazioni, la sua collaborazione con i Ballets Russes, che nasce nel 1909, si estende per quasi tutto l’arco della sua carriera.
04
ottobre 2018
Léon Bakst – Symbol of the Ballets Russes
Dal 04 ottobre al 19 novembre 2018
arte moderna
Location
GALLERIA DI PALAZZO CINI A SAN VIO
Venezia, Dorsoduro, 864, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 864, (Venezia)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 11-19
(ultimo ingresso 18.15)
Chiuso il martedì
Vernissage
4 Ottobre 2018, su invito
Autore
Curatore