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Andrea Granchi – Cosa succede in periferia?/Il giovane rottame
Xing e Home Movies/Archivio Aperto presentano a Raum due film in Super8 del pittore e film-maker fiorentino Andrea Granchi: Cosa succede in periferia? (1971) e Il giovane rottame (1972). Sarà presente l’artista, accompagnato dal collaboratore dell’epoca Renato Ranaldi, artista visivo e sassofonista
Comunicato stampa
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n occasione della XI edizione di Archivio Aperto, all'interno di un focus sul cinema sperimentale nel '68, Raum ospita due eventi dedicati all'expanded cinema italiano con la presentazione di rari super 8 e 16 mm di Gianni Castagnoli (1 dicembre) e di Andrea Granchi (2 dicembre). Due personalità che mostrano il 'cinema' italiano nella sua visionaria e unica varietà di approcci alle immagini in movimento. Questa uscita dagli archivi è un momento per portare alla luce nuove scoperte incredibilmente attuali riguardo il nostro immaginario tecnologico ed inconscio ottico.
Domenica 2 dicembre alle 21.00 Xing e Home Movies/Archivio Aperto presentano a Raum due film in Super8 del pittore e film-maker fiorentino Andrea Granchi: Cosa succede in periferia? (1971) e Il giovane rottame (1972). Sarà presente l'artista, accompagnato dal collaboratore dell'epoca Renato Ranaldi, artista visivo e sassofonista con cui ha condiviso l'esperienza del Teatro Musicale Integrale nella Firenze dell'avanguardia del'68, per un re-enactment delle sue proiezioni performate.
Cosa succede in periferia? (1971)
super 8 mm, colore, sonoro magnetico, 15’
voce fuori campo Andrea Granchi
musica improvvisata in sincrono con materiali e strumenti vari da Andrea Granchi e Renato Ranaldi
Girato e sonorizzato a Firenze nello studio di Andrea Granchi in Piazza S. Spirito, Cosa succede in periferia? utilizza in animazione disegni, fotografie, sagome di presepe, ritagli da riviste e fotoromanzi, foto di dipinti e i Paesaggi per avventure (1970-71), dello stesso Granchi, come scenario di questo strano 'teatro' surreallista. Granchi, in questo film, che è uno dei suoi lavori più noti, impiega una inedita tecnica di animazione, dando luogo a continue mutazioni e sorprese grazie a intrusioni di ogni genere, che includono tra l'altro i Falsi quadri d’autore (1969-70), riproduzioni di dipinti ritoccati o contaminati dall'artista con presenze anomale di carattere ironico e dissacratorio. Dai materiali preparatori di questo film sono scaturiti cicli di tele emulsionate e una rara edizione di quattro serigrafie intitolata Isolamento (1972).
Il giovane rottame (1972)
super 8 mm, colore, sonoro magnetico, 25’
voce narrante Andrea Granchi
agiscono A. Granchi, M. C. Rastrelli, D. Padovani
musica barocca di Giuseppe Torelli e Baldassarre Galuppi con interventi sonori improvvisati da Andrea Granchi e Renato Ranaldi
Basato sul racconto omonimo di Andrea Granchi in forma di biografia parodiata (1971), il film ripercorre e utilizza, sul filo di una marcata e talvolta amara ironia, quell’accumulo eterogeneo di materiali, documenti, immagini e oggetti che rappresentano le stratificazioni di una vita a partire dall’infanzia. La chiave del lavoro è nel rovesciamento del rapporto naturale giovinezza/vecchiaia, nella parossistica e comico-patetica esorcizzazione del 'tempo che passa’ e nel paradosso di una ‘carriera' a rovescio in cui progressivamente, nel nome degli ideali convenzionali e ingannevoli di successo e di salute, il protagonista perde pezzi di sé, declina e si trasforma fino all’epilogo retorico della fine. Nel film, in cui agisce lo stesso autore, sono utilizzate opere oggetto come le Cure intelligenti e logiche esposte in occasione dell’esposizione personale di Granchi con lo stesso titolo del film alla Galleria Flori di Firenze (Gennaio 1972) in cui il lavoro venne presentato per la prima volta e proiettato a ciclo continuo, nonché numerose fotografie ritoccate a 'single frame' direttamente durante la ripresa. La versione originale aveva una parte iniziale pre-titoli di pura improvvisazione musicale (con Granchi alla tromba e Ranaldi al sax) sonorizzata direttamente sul film tramite un proiettore Heurtier, andata perduta in occasione di una proiezione del film al Museo Civico di Livorno (1974).
Andrea Granchi, pittore, film-maker, curatore e docente, nasce a Firenze nel 1947. Si diploma all’Accademia di Belle Arti nel 1969, vince il Premio Stibbert per la pittura nel 1971. E’ uno dei protagonisti del Cinema d’Artista italiano, ambito nel quale ha realizzato numerosi lavori “..tra i più lucidi, ironici, perfetti film d’artista, un genere che in Italia ha portato avanti tra i primi…” (L.V. Masini, 1989), e curato rassegne di carattere internazionale (1976-80) sia in Italia che all’estero (Parigi Centre G. Pompidou, Philadelphia). Tra le partecipazioni si segnalano la Biennale di Venezia (1978 e 2011), la Triennale di Milano (1981), la Quadriennale di Roma (1986). Tra gli inviti quello al Centro L. Pecci di Prato per Cinema d’artista in Toscana (2004) e per Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012 (2012). Tra le numerose personali si ricordano Inseguitore di Giganti a Palazzo Pinucci a Firenze (1989), L’uomo che insegue l’ombra a Lugano (1989), Viaggi obliqui alla Tour Fromage di Aosta (1993), Destini paralleli al CART di Falconara Marittima (2009), L’Adret e L’Envers realizzata nel Castello di S. Rhémy-en-Bosses per la Regione Valle d’Aosta con opere dal 1967 al 2010 e la recente articolata esposizione antologica intitolata Il luogo dove i destini si incontrano allestita nella Pinacoteca Civica di Volterra (2013). Ha collocato varie opere in edifici e luoghi pubblici, tra cui l’installazione con l’affresco tridimensionale Viaggiatore sedentario di fronte al Grande realizzato per il Museo a cielo aperto del Comune di Etroubles in Valle d’Aosta (2005). Come docente è stato a lungo titolare della cattedra di Pittura nelle Accademie di Belle Arti di Carrara e di Firenze dove ha tenuto fino al 2012 anche il Laboratorio di Nuovi Linguaggi Espressivi, per cui ha dato avvio ad un nuovo indirizzo di ricerca sul Libro d’Artista. Nel 2010 ha ideato e curato Traiettorie Città delle Arti con l’Accademia di Belle Arti, di Fienze il Conservatorio Cherubini e l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, intrecciando produzioni di arte contemporanea con seminari storico-artistici, eventi musicali e concerti. È presidente della Classe di Pittura dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
Home Movies, organizzazione basata a Bologna, fondatrice dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, oltre alle attività di raccolta, conservazione, restauro, ricerca e valorizzazione del cinema di famiglia, dal 2002 promuove e cura la realizzazione di numerose installazioni video e antologie a partire dalle proprie collezioni e in collaborazione con alcuni musicisti. La XI edizione di Archivio Aperto si svolge a Bologna da ottobre a dicembre 2018, con appuntamenti periodici nell'arco di tre mesi.
Col supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero. Partners: Home Movies/Archivio Aperto.
Xing info
via Ca' Selvatica 4/d - Bologna tel 051.331099 info@xing.it
www.xing.it facebook.com/xing.it twitter.com/liveartsweek
Domenica 2 dicembre alle 21.00 Xing e Home Movies/Archivio Aperto presentano a Raum due film in Super8 del pittore e film-maker fiorentino Andrea Granchi: Cosa succede in periferia? (1971) e Il giovane rottame (1972). Sarà presente l'artista, accompagnato dal collaboratore dell'epoca Renato Ranaldi, artista visivo e sassofonista con cui ha condiviso l'esperienza del Teatro Musicale Integrale nella Firenze dell'avanguardia del'68, per un re-enactment delle sue proiezioni performate.
Cosa succede in periferia? (1971)
super 8 mm, colore, sonoro magnetico, 15’
voce fuori campo Andrea Granchi
musica improvvisata in sincrono con materiali e strumenti vari da Andrea Granchi e Renato Ranaldi
Girato e sonorizzato a Firenze nello studio di Andrea Granchi in Piazza S. Spirito, Cosa succede in periferia? utilizza in animazione disegni, fotografie, sagome di presepe, ritagli da riviste e fotoromanzi, foto di dipinti e i Paesaggi per avventure (1970-71), dello stesso Granchi, come scenario di questo strano 'teatro' surreallista. Granchi, in questo film, che è uno dei suoi lavori più noti, impiega una inedita tecnica di animazione, dando luogo a continue mutazioni e sorprese grazie a intrusioni di ogni genere, che includono tra l'altro i Falsi quadri d’autore (1969-70), riproduzioni di dipinti ritoccati o contaminati dall'artista con presenze anomale di carattere ironico e dissacratorio. Dai materiali preparatori di questo film sono scaturiti cicli di tele emulsionate e una rara edizione di quattro serigrafie intitolata Isolamento (1972).
Il giovane rottame (1972)
super 8 mm, colore, sonoro magnetico, 25’
voce narrante Andrea Granchi
agiscono A. Granchi, M. C. Rastrelli, D. Padovani
musica barocca di Giuseppe Torelli e Baldassarre Galuppi con interventi sonori improvvisati da Andrea Granchi e Renato Ranaldi
Basato sul racconto omonimo di Andrea Granchi in forma di biografia parodiata (1971), il film ripercorre e utilizza, sul filo di una marcata e talvolta amara ironia, quell’accumulo eterogeneo di materiali, documenti, immagini e oggetti che rappresentano le stratificazioni di una vita a partire dall’infanzia. La chiave del lavoro è nel rovesciamento del rapporto naturale giovinezza/vecchiaia, nella parossistica e comico-patetica esorcizzazione del 'tempo che passa’ e nel paradosso di una ‘carriera' a rovescio in cui progressivamente, nel nome degli ideali convenzionali e ingannevoli di successo e di salute, il protagonista perde pezzi di sé, declina e si trasforma fino all’epilogo retorico della fine. Nel film, in cui agisce lo stesso autore, sono utilizzate opere oggetto come le Cure intelligenti e logiche esposte in occasione dell’esposizione personale di Granchi con lo stesso titolo del film alla Galleria Flori di Firenze (Gennaio 1972) in cui il lavoro venne presentato per la prima volta e proiettato a ciclo continuo, nonché numerose fotografie ritoccate a 'single frame' direttamente durante la ripresa. La versione originale aveva una parte iniziale pre-titoli di pura improvvisazione musicale (con Granchi alla tromba e Ranaldi al sax) sonorizzata direttamente sul film tramite un proiettore Heurtier, andata perduta in occasione di una proiezione del film al Museo Civico di Livorno (1974).
Andrea Granchi, pittore, film-maker, curatore e docente, nasce a Firenze nel 1947. Si diploma all’Accademia di Belle Arti nel 1969, vince il Premio Stibbert per la pittura nel 1971. E’ uno dei protagonisti del Cinema d’Artista italiano, ambito nel quale ha realizzato numerosi lavori “..tra i più lucidi, ironici, perfetti film d’artista, un genere che in Italia ha portato avanti tra i primi…” (L.V. Masini, 1989), e curato rassegne di carattere internazionale (1976-80) sia in Italia che all’estero (Parigi Centre G. Pompidou, Philadelphia). Tra le partecipazioni si segnalano la Biennale di Venezia (1978 e 2011), la Triennale di Milano (1981), la Quadriennale di Roma (1986). Tra gli inviti quello al Centro L. Pecci di Prato per Cinema d’artista in Toscana (2004) e per Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012 (2012). Tra le numerose personali si ricordano Inseguitore di Giganti a Palazzo Pinucci a Firenze (1989), L’uomo che insegue l’ombra a Lugano (1989), Viaggi obliqui alla Tour Fromage di Aosta (1993), Destini paralleli al CART di Falconara Marittima (2009), L’Adret e L’Envers realizzata nel Castello di S. Rhémy-en-Bosses per la Regione Valle d’Aosta con opere dal 1967 al 2010 e la recente articolata esposizione antologica intitolata Il luogo dove i destini si incontrano allestita nella Pinacoteca Civica di Volterra (2013). Ha collocato varie opere in edifici e luoghi pubblici, tra cui l’installazione con l’affresco tridimensionale Viaggiatore sedentario di fronte al Grande realizzato per il Museo a cielo aperto del Comune di Etroubles in Valle d’Aosta (2005). Come docente è stato a lungo titolare della cattedra di Pittura nelle Accademie di Belle Arti di Carrara e di Firenze dove ha tenuto fino al 2012 anche il Laboratorio di Nuovi Linguaggi Espressivi, per cui ha dato avvio ad un nuovo indirizzo di ricerca sul Libro d’Artista. Nel 2010 ha ideato e curato Traiettorie Città delle Arti con l’Accademia di Belle Arti, di Fienze il Conservatorio Cherubini e l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, intrecciando produzioni di arte contemporanea con seminari storico-artistici, eventi musicali e concerti. È presidente della Classe di Pittura dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
Home Movies, organizzazione basata a Bologna, fondatrice dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, oltre alle attività di raccolta, conservazione, restauro, ricerca e valorizzazione del cinema di famiglia, dal 2002 promuove e cura la realizzazione di numerose installazioni video e antologie a partire dalle proprie collezioni e in collaborazione con alcuni musicisti. La XI edizione di Archivio Aperto si svolge a Bologna da ottobre a dicembre 2018, con appuntamenti periodici nell'arco di tre mesi.
Col supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero. Partners: Home Movies/Archivio Aperto.
Xing info
via Ca' Selvatica 4/d - Bologna tel 051.331099 info@xing.it
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02
dicembre 2018
Andrea Granchi – Cosa succede in periferia?/Il giovane rottame
02 dicembre 2018
presentazione
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Orario di apertura
21
Vernissage
2 Dicembre 2018, h 21
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