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Painting Now 2
Riccardo Crespi presenta Painting Now 2, una mostra collettiva che prosegue l’indagine sulla pittura contemporanea, a tre anni di distanza rispetto al primo episodio in galleria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Riccardo Crespi presenta Painting Now 2, una mostra collettiva che prosegue l’indagine sulla pittura contemporanea, a tre anni di distanza rispetto al primo episodio in galleria.
Prendendo le mosse dalla mostra precedente, senza la pretesa di poter essere esaustiva, la collettiva intende mostrare, attraverso la pittura - che mai come in questo momento sta vivendo una stagione tanto ricca e proteiforme - alcune delle tendenze dell’arte contemporanea.
La genesi della mostra si basa sulla scelta di alcuni nomi interessanti sul panorama internazionale, lasciando gli artisti liberi di proporre una o più opere che esprimano al meglio la loro pratica artistica. Inoltre, la ricerca pittorica è spesso presentata in contrapposizione al dominio tecnologico smaterializzante che porta le forme della creatività e dell’espressione dell’animo umano verso nuove frontiere e strutture estetiche che a loro volta influenzano la stessa pittura contemporanea, con nuovi surrealismi.
Dopo essere stata associata ad una prassi la più tradizionale e aver vissuto una lunga stagione di marginalizzazione, la pittura può ora essere usata come un mezzo per esprimere nuovi significati, parimenti alla concezione che Judith Butler applica a talune parole offensive in Excitable Speech (1997): si può produrre un'azione politica verso un'estetica, non solo cancellandola, ma anche caricandola di nuovi valori. Essa può essere spunto, nelle opere di Nick Hornby, per riflettere sulla gloriosa storia e critica dell’arte, oppure può trasformarsi, per Johanna Unzueta, in una ricerca della tridimensionalità dell’oggetto pittorico e delle sue implicazioni con i manufatti tradizionali e l’astrazione geometrica in America Latina, così come potrebbe costituire una sorta di ‘ritorno all’ordine’ del dipinto contro lo strapotere del digitale nelle paradossali architetture di Genti Korini.
Romain Bernini, nato a Parigi nel 1979, vive e lavora a Parigi.
Liselotte Höhs, nata a Vienna, vive e lavora a Venezia.
Nick Hornby, nato nel 1980, vive e lavora a Londra.
Genti Korini, nato a Tirana nel 1979, vive e lavora a Tirana.
Marcelo Moscheta, nato a São José do Rio Preto nel 1976, vive e lavora a Campinas, Brasile
Lisi Raskin, nata a Miami nel 1974, vive e lavora tra Brooklyn, New York, e Providence, Rhode Island.
Roee Rosen, nato a Rehovot, Israele, nel 1963, vive e lavora in Israele.
Marta Sforni, nata a Milano nel 1966, vive e lavora tra Berlino e Venezia.
Veronica Smirnoff, nata a Mosca nel 1979, vive e lavora tra Londra e Mosca.
Johanna Unzueta, nata a Santiago del Cile nel 1974, vive e lavora a New York.
Gal Weinstein, nato a Ramat Gan nel 1970, vive e lavora a Tel Aviv.
Prendendo le mosse dalla mostra precedente, senza la pretesa di poter essere esaustiva, la collettiva intende mostrare, attraverso la pittura - che mai come in questo momento sta vivendo una stagione tanto ricca e proteiforme - alcune delle tendenze dell’arte contemporanea.
La genesi della mostra si basa sulla scelta di alcuni nomi interessanti sul panorama internazionale, lasciando gli artisti liberi di proporre una o più opere che esprimano al meglio la loro pratica artistica. Inoltre, la ricerca pittorica è spesso presentata in contrapposizione al dominio tecnologico smaterializzante che porta le forme della creatività e dell’espressione dell’animo umano verso nuove frontiere e strutture estetiche che a loro volta influenzano la stessa pittura contemporanea, con nuovi surrealismi.
Dopo essere stata associata ad una prassi la più tradizionale e aver vissuto una lunga stagione di marginalizzazione, la pittura può ora essere usata come un mezzo per esprimere nuovi significati, parimenti alla concezione che Judith Butler applica a talune parole offensive in Excitable Speech (1997): si può produrre un'azione politica verso un'estetica, non solo cancellandola, ma anche caricandola di nuovi valori. Essa può essere spunto, nelle opere di Nick Hornby, per riflettere sulla gloriosa storia e critica dell’arte, oppure può trasformarsi, per Johanna Unzueta, in una ricerca della tridimensionalità dell’oggetto pittorico e delle sue implicazioni con i manufatti tradizionali e l’astrazione geometrica in America Latina, così come potrebbe costituire una sorta di ‘ritorno all’ordine’ del dipinto contro lo strapotere del digitale nelle paradossali architetture di Genti Korini.
Romain Bernini, nato a Parigi nel 1979, vive e lavora a Parigi.
Liselotte Höhs, nata a Vienna, vive e lavora a Venezia.
Nick Hornby, nato nel 1980, vive e lavora a Londra.
Genti Korini, nato a Tirana nel 1979, vive e lavora a Tirana.
Marcelo Moscheta, nato a São José do Rio Preto nel 1976, vive e lavora a Campinas, Brasile
Lisi Raskin, nata a Miami nel 1974, vive e lavora tra Brooklyn, New York, e Providence, Rhode Island.
Roee Rosen, nato a Rehovot, Israele, nel 1963, vive e lavora in Israele.
Marta Sforni, nata a Milano nel 1966, vive e lavora tra Berlino e Venezia.
Veronica Smirnoff, nata a Mosca nel 1979, vive e lavora tra Londra e Mosca.
Johanna Unzueta, nata a Santiago del Cile nel 1974, vive e lavora a New York.
Gal Weinstein, nato a Ramat Gan nel 1970, vive e lavora a Tel Aviv.
20
settembre 2018
Painting Now 2
Dal 20 settembre al 10 novembre 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA RICCARDO CRESPI
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Orario di apertura
lunedì - sabato 11 -13 | 15 - 19.30
Vernissage
20 Settembre 2018, ore 18,30