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Chicchi Baggiani – La trasparenza dei fiori
È con abile mano di acquerellista che Baggiani esalta la delicatezza dei fiori. Nessun altra tecnica pittorica potrebbe adattarsi così bene al gesto lieve con cui l’artista fa rivivere, in un’atmosfera sospesa, le varietà botaniche, colte con stupore nel loro momento di massimo, effimero splendore.
Comunicato stampa
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Colore disciolto in pura luce sembra delineare i fiori dipinti da Chicchi Baggiani. Soggetti difficili da rappresentare con originalità ed efficacia espressiva, soprattutto nel panorama italiano che, a differenza di paesi come l’Inghilterra o il Belgio, non possiede una cultura specifica per questa tecnica. L’artista, però, è riuscita nella non facile sfida di approdare ad un realismo filtrato dal nitore della forma e da una pulizia compositiva che concentra l’attenzione sul soggetto trattato, stagliandolo contro uno sfondo bianco che lo concettualizza sublimandolo.
Distanziandosi da un’eccessiva leziosità esecutiva e dall’artificiosità tipica delle nature morte, i fiori, colti all’apice del loro splendore, prendono forma con leggiadria, si dispongono sul foglio come se fiorissero su di esso con delicati equilibri. I fiori di Chicchi Baggiani, intrecciati in vaporosi e liberi accostamenti, interpretano in chiave moderna un genere pittorico che affonda le sue radici nel Seicento e trova negli acquerelli del maestro lombardo Luigi Scrosati un predecessore.
Appare evidente l’importanza, nel processo creativo, dell’esecuzione dal vero: la materia risulta quasi incorporea, luminescente, una proiezione della realtà in grado di conservare l’essenza e la bellezza della natura così cara all’artista.
Per Chicchi Baggiani è fondamentale l’aderenza della riproduzione botanica: ogni dettaglio, ogni sfumatura, pur nella sintesi figurativa, viene rispettata per rendere la carica vitale originale, accentuata talvolta da piccole presenze animali.
L’utilizzo di velature molto fluide e variazioni luministiche e cromatiche contribuiscono alla spontaneità della visione, mentre l'estrema leggerezza materica e la sua immediatezza espressiva colgono l’essenza delle composizioni floreali e botaniche restituendone l’impressione subitanea di effimera bellezza e rigoglio.
Distanziandosi da un’eccessiva leziosità esecutiva e dall’artificiosità tipica delle nature morte, i fiori, colti all’apice del loro splendore, prendono forma con leggiadria, si dispongono sul foglio come se fiorissero su di esso con delicati equilibri. I fiori di Chicchi Baggiani, intrecciati in vaporosi e liberi accostamenti, interpretano in chiave moderna un genere pittorico che affonda le sue radici nel Seicento e trova negli acquerelli del maestro lombardo Luigi Scrosati un predecessore.
Appare evidente l’importanza, nel processo creativo, dell’esecuzione dal vero: la materia risulta quasi incorporea, luminescente, una proiezione della realtà in grado di conservare l’essenza e la bellezza della natura così cara all’artista.
Per Chicchi Baggiani è fondamentale l’aderenza della riproduzione botanica: ogni dettaglio, ogni sfumatura, pur nella sintesi figurativa, viene rispettata per rendere la carica vitale originale, accentuata talvolta da piccole presenze animali.
L’utilizzo di velature molto fluide e variazioni luministiche e cromatiche contribuiscono alla spontaneità della visione, mentre l'estrema leggerezza materica e la sua immediatezza espressiva colgono l’essenza delle composizioni floreali e botaniche restituendone l’impressione subitanea di effimera bellezza e rigoglio.
21
settembre 2018
Chicchi Baggiani – La trasparenza dei fiori
Dal 21 settembre al 03 ottobre 2018
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 9:30 - 13:00 / 15:00 – 19:00
Vernissage
21 Settembre 2018, h 18.00
Autore
Curatore