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Roberto Nicolosi – Un musicista “fuori schema”
Qualche ora per parlare di Jazz, qualche ora per presentare l’uscita (Four Flies Records) della colonna sonora del film L’occhio nel labirinto, di Mario Caiano (1972), qualche ora per ricordare la musica e il lavoro di Roberto Nicolosi, considerato dalla critica tra i “pionieri” del Jazz in Italia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Qualche ora per parlare di Jazz, qualche ora per presentare la prima uscita (per la Four Flies Records) della colonna sonora del film L’occhio nel labirinto, girato da Mario Caiano nel 1972, qualche ora per ricordare la musica e il lavoro di Roberto Nicolosi, considerato dalla critica tra i “pionieri” del Jazz in Italia. Questa l’idea alla base della serata organizzata a Roma per il prossimo 29 settembre dall’Associazione culturale AOCF58 – Galleria Bruno Lisi.
Roberto Nicolosi, laureato in medicina e diplomato al conservatorio, ha fatto parte di quella schiera di compositori che nel secondo dopoguerra hanno arricchito le maestranze del cinema italiano lavorando con registi, come per esempio Mario Caiano, Damiano Damiani, Vittorio Sala e Mario Bava, che negli anni sono diventati cult tra un certo tipo di pubblico. Il suo eclettismo gli ha permesso di spaziare tra diverse attività: da arrangiatore e compositore a conduttore di trasmissioni radiofoniche, da autore in riviste specializzate a giudice in concorsi jazzistici. E non è scontato dire che ha anche suonato con molti dei grandi del panorama musicale internazionale nel corso di jam session e nell’alternarsi delle più svariate formazioni, quasi sempre nel ruolo di contrabbassista.
Arricchiscono la serata i musicisti Paolo e Sara Jane Ceccarelli, con un concerto dedicato alle musiche di Nicolosi, e Antonello Vannucchi che partecipò come organista alla session di registrazione del disco originale (Atmosfera, ed. Fontana, 1973).
“Roberto Nicolosi andava in giro a suonare. Infilava il contrabasso nel Maggiolino Volkswagen verde, buttando giù il sedile. Ogni volta diceva: «se rinasco, suono l’ottavino»”
[Fonte: note di copertina del disco, a cura di Margherita Martini, nipote di Nicolosi].
Roberto Nicolosi, laureato in medicina e diplomato al conservatorio, ha fatto parte di quella schiera di compositori che nel secondo dopoguerra hanno arricchito le maestranze del cinema italiano lavorando con registi, come per esempio Mario Caiano, Damiano Damiani, Vittorio Sala e Mario Bava, che negli anni sono diventati cult tra un certo tipo di pubblico. Il suo eclettismo gli ha permesso di spaziare tra diverse attività: da arrangiatore e compositore a conduttore di trasmissioni radiofoniche, da autore in riviste specializzate a giudice in concorsi jazzistici. E non è scontato dire che ha anche suonato con molti dei grandi del panorama musicale internazionale nel corso di jam session e nell’alternarsi delle più svariate formazioni, quasi sempre nel ruolo di contrabbassista.
Arricchiscono la serata i musicisti Paolo e Sara Jane Ceccarelli, con un concerto dedicato alle musiche di Nicolosi, e Antonello Vannucchi che partecipò come organista alla session di registrazione del disco originale (Atmosfera, ed. Fontana, 1973).
“Roberto Nicolosi andava in giro a suonare. Infilava il contrabasso nel Maggiolino Volkswagen verde, buttando giù il sedile. Ogni volta diceva: «se rinasco, suono l’ottavino»”
[Fonte: note di copertina del disco, a cura di Margherita Martini, nipote di Nicolosi].
29
settembre 2018
Roberto Nicolosi – Un musicista “fuori schema”
Dal 29 al 30 settembre 2018
serata - evento
Location
AOCF58 – GALLERIA BRUNO LISI
Roma, Via Flaminia, 58, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 58, (Roma)
Orario di apertura
18-21
Vernissage
29 Settembre 2018, h 18
Autore
Curatore