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Carlo Guarienti – L’arte ci serve per non morire di realtà
In due sale della Pinacoteca Albertina saranno esposte più di venticinque opere del Maestro Guarienti, realizzate dagli anni Cinquanta ad oggi: grandi dipinti, disegni e sculture in bronzo, alcune inedite, che rivelano la sua personale poetica e la sua passione per inventare nuove tecniche e nuove forme
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata venerdì 28 settembre alle 18.00, alla presenza dell’artista, la mostra che la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino dedica a Carlo Guarienti. Lo stesso giorno, alle ore 11.00, è in programma la conferenza stampa.
Nato a Treviso nel 1923, Guarienti vive e lavora a Roma. Esordisce nel 1949, dopo una laurea in medicina, nell’ambito del gruppo ‘I pittori della realtà’. Il suo momento più espressivo è negli anni Settanta e Ottanta quando, divenuto pittore di geometrie, i temi ricorrenti sono solidi, linee, numeri, segnali stradali. La figura umana ritorna nelle sue ultime opere, dove ritrae se stesso come decomposto, in pittura come in scultura, rugginosa, metafisica, puramente mentale.
In due sale della Pinacoteca Albertina, esclusivamente dedicate alla mostra temporanea, saranno esposte più di venticinque opere del Maestro Guarienti, realizzate dagli anni Cinquanta ad oggi: grandi dipinti, disegni e sculture in bronzo, alcune inedite, che rivelano la sua personale poetica e la sua passione per inventare nuove tecniche e nuove forme.
L’esposizione approda finalmente in Pinacoteca, dopo esser stata auspicata da Ezio Gribaudo in qualità di Presidente dell’Accademia Albertina più di dieci anni fa, presentando a Torino uno dei più notevoli protagonisti dell’arte contemporanea del Novecento in campo nazionale e internazionale.
Il legame tra Torino e Guarienti è anche affettivo e storico in quanto la moglie è Guia Calvi di Bergolo, figlia di Jolanda di Savoia.
Curatrice della mostra e del catalogo è Paola Gribaudo che lavora con lui dal 1985 e che scrive nel suo testo introduttivo all’evento espositivo: “grazie Carlo, che a novantacinque anni hai ancora l’entusiasmo di creare, la voglia di dipingere e scolpire e di avere sempre nuovi progetti”.
In catalogo un testo inedito di Gabriele Romeo e molte citazioni: Pierre Klossowski, Marisa Volpi, Jean Leymarie, Giorgio de Chirico, Giuseppe Appella, Marco Vallora, Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Andrée Chedid e Sebastiano Grasso, oltre a testimonianze scritte dello stesso Guarienti e alcune poesie inedite di Roberto Capuzzo.
Nato a Treviso nel 1923, Guarienti vive e lavora a Roma. Esordisce nel 1949, dopo una laurea in medicina, nell’ambito del gruppo ‘I pittori della realtà’. Il suo momento più espressivo è negli anni Settanta e Ottanta quando, divenuto pittore di geometrie, i temi ricorrenti sono solidi, linee, numeri, segnali stradali. La figura umana ritorna nelle sue ultime opere, dove ritrae se stesso come decomposto, in pittura come in scultura, rugginosa, metafisica, puramente mentale.
In due sale della Pinacoteca Albertina, esclusivamente dedicate alla mostra temporanea, saranno esposte più di venticinque opere del Maestro Guarienti, realizzate dagli anni Cinquanta ad oggi: grandi dipinti, disegni e sculture in bronzo, alcune inedite, che rivelano la sua personale poetica e la sua passione per inventare nuove tecniche e nuove forme.
L’esposizione approda finalmente in Pinacoteca, dopo esser stata auspicata da Ezio Gribaudo in qualità di Presidente dell’Accademia Albertina più di dieci anni fa, presentando a Torino uno dei più notevoli protagonisti dell’arte contemporanea del Novecento in campo nazionale e internazionale.
Il legame tra Torino e Guarienti è anche affettivo e storico in quanto la moglie è Guia Calvi di Bergolo, figlia di Jolanda di Savoia.
Curatrice della mostra e del catalogo è Paola Gribaudo che lavora con lui dal 1985 e che scrive nel suo testo introduttivo all’evento espositivo: “grazie Carlo, che a novantacinque anni hai ancora l’entusiasmo di creare, la voglia di dipingere e scolpire e di avere sempre nuovi progetti”.
In catalogo un testo inedito di Gabriele Romeo e molte citazioni: Pierre Klossowski, Marisa Volpi, Jean Leymarie, Giorgio de Chirico, Giuseppe Appella, Marco Vallora, Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Andrée Chedid e Sebastiano Grasso, oltre a testimonianze scritte dello stesso Guarienti e alcune poesie inedite di Roberto Capuzzo.
28
settembre 2018
Carlo Guarienti – L’arte ci serve per non morire di realtà
Dal 28 settembre al 25 novembre 2018
arte contemporanea
Location
PINACOTECA ALBERTINA
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 8, (Torino)
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 8, (Torino)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 18, ultimo ingresso ore 17.30, chiuso il mercoledì
Vernissage
28 Settembre 2018, Ore 18
Autore
Curatore