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I gioielli di Igor Mitoraj – The Art of Wearing Art
La Galleria d’Arte Contini, in collaborazione con l’Atelier Mitoraj – erede, custode del patrimonio artistico del Maestro – ha ideato, in anteprima assoluta, l’importantissima esposizione: I Gioielli di Igor Mitoraj: the Art of Wearing Art, presso la propria sede in Calle Larga XXII Marzo a Venezia.
Comunicato stampa
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GALLERIA D’ARTE CONTINI – CALLE LARGA XXII MARZO – VENEZIA
19 maggio - 15 dicembre 2018
La Galleria d’Arte Contini, storico punto di riferimento per i collezionisti delle opere di Igor Mitoraj, in collaborazione con l’Atelier Mitoraj – erede, custode del patrimonio artistico del Maestro – ha ideato, in anteprima assoluta, l’importantissima esposizione: I Gioielli di Igor Mitoraj: the Art of Wearing Art, presso la propria sede in Calle Larga XXII Marzo a Venezia.
Da oltre vent’anni la Galleria d’Arte Contini dedica un’attenzione particolare a Igor Mitoraj, uno degli artisti più apprezzati nel panorama contemporaneo nazionale e internazionale, punto di riferimento per i collezionisti d’arte di tutto il mondo.
Quella di Mitoraj è una creazione artistica molto elaborata. Marmo di Carrara, travertino, bronzo con patine di colori diversi caratterizzano le sue sculture, anche monumentali, ma oltre a questa affermata e nota produzione, la sua sensibilità ha saputo esprimersi anche in un’altra forma meno conosciuta, con un percorso estremamente affascinante e dagli esiti affatto scontati: i gioielli, la cui produzione Mitoraj ha sempre voluto riservare solamente agli amici più intimi.
La mostra che verrà inaugurata il 19 maggio presso la Galleria d’Arte Contini di Venezia proporrà quindi un’ampia selezione di gioielli, oltre venti pezzi tra collane, bracciali, anelli e spille. Questi raffinati oggetti sono testimonianza di una profonda ricerca tra tradizione, gusto, armonia, bellezza e arte, attraverso la lavorazione di materiali preziosi quali l’oro giallo, bianco, rosa e l’argento.
L’esposizione valorizzerà l’attenzione di Mitoraj per il gioiello, considerato non solo accessorio, ma soprattutto opera d’arte da poter indossare. Il piacere di convivere con un’opera d’arte, la profonda empatia che essa genera in chi la possiede, è l’esperienza che ogni collezionista ben conosce, un’empatia che nel caso dei gioielli d’artista – con i quali il rapporto è anche fisico – diventa ancor più profonda. Volti che si tramutano in anelli o in bracciali luminosi e dorati, collane composte da sinuosi frammenti arborei e di figure, soggetti mitologici dai toni eleganti e splendenti dell’argento: questa collezione dimostra, ancora una volta, l’ecletticità e la capacità di Mitoraj di mettersi alla prova attraverso la sperimentazione di nuove espressioni artistiche quali la gioielleria.
Vi sarà quindi l’opportunità di scoprire un Mitoraj più intimo e raccolto, con le sue tematiche basate sulla purezza delle forme e la misura della materia, dove equilibrio delle proporzioni e costante ricerca artistica prendono l’aspetto di monili realizzati in metalli preziosi, dando vita a opere in miniatura con lo stesso impatto emozionale e la medesima forza di una scultura. È la visione del gioiello quale vero e proprio oggetto artistico, con la sua unicità e raffinatezza creativa: ben oltre dall’essere semplice ornamento femminile, impreziosisce anche lo spirito di chi lo indossa. Un invito all’aristocratico privilegio di “indossare” un’opera d’arte.
Con la sua sapiente ed elegante manualità, Mitoraj ha saputo proiettare l’arte classica nella modernità, trasformando i protagonisti della statuaria greca e romana in corpi e volti frammentati, bendati, mutilati e sensuali. Non si tratta di uno sguardo nostalgico al passato, né tanto meno di un semplice lavoro filologico: gli argomenti scelti dall’artista sono il punto di partenza per una riflessione più ampia su tematiche senza tempo come l'amore, il desiderio sessuale, la femminilità, ma anche la solitudine e la sofferenza.
Il tema centrale dei suoi lavori resta sempre l’uomo e l’incertezza della vita, la ricerca introspettiva sulla condizione umana e la società contemporanea. La sua sensibilità scultorea si percepisce nei volti bendati o nei visi dalle orbite vuote, nelle teste addormentate, nei busti monchi, negli arti alati, nei torsi forti e virili, spesso incisi e scavati da fessure o “finestre” che portano inseriti oggetti, simboli, immagini, forme astratte, tutti messaggi che coinvolgono lo spettatore, suscitando in lui continui interrogativi.
IGOR MITORAJ nasce nel 1944 a Oederan, Sassonia, da madre polacca e padre francese. Trascorre la sua giovinezza in Polonia, nei pressi di Cracovia. Dopo gli studi al liceo artistico a Bielsko-Biala, si iscrive alla facoltà di pittura dell’Accademia di belle Arti di Cracovia, dove segue i corsi di Tadeusz Kantor (1914-1990), noto pittore, regista e scenografo teatrale.
Nel 1968, su consiglio di Kantor, lascia la Polonia e va a Parigi dove si iscrive all’École Nationale des Beaux-Arts. Il grande successo della sua prima importante mostra personale nel 1976 presso la Galerie La Hune di Parigi lo spinge a dedicarsi esclusivamente alla scultura. Nello stesso periodo gli viene assegnato il Premio per la Scultura a Montrouge. Il ministro francese della cultura gli mette a disposizione uno studio a Montmartre e l’anno seguente è invitato a partecipare alla XLII Biennale di Venezia.
Nel 1987 acquista un grande atelier a Pietrasanta e nel 1989 presenta per la prima volta le sue creazioni alla New York Academy of Art. Negli anni successivi espone in numerose mostre personali e nei più importanti musei internazionali, riceve prestigiosi incarichi per la realizzazione di sculture monumentali che trovano posto nelle principali metropoli, tra cui Londra al British Museum e a Canary Wharf, Bamberg, Cracovia, Parigi alla Défense, Firenze agli Uffizi e ai Giardini di Boboli, Milano in Piazza del Carmine e al Teatro alla Scala, a Roma in Piazza Monte Grappa e Piazza Magnelli e al Museo Olimpico di Losanna.
Nel 1995 inizia la collaborazione con la Galleria d’Arte Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo.
Nel 2001 il Presidente della Repubblica Italiana gli conferisce il “Premio Vittorio De Sica”.
Negli anni 2002 e 2006 si dedica alle scenografie e ai costumi per la “Manon Lescaut” e la “Tosca” di Giacomo Puccini, rappresentate nell’ambito del festival Puccini di Torre del Lago.
A Roma nel 2003 installa la monumentale Dea Roma e nel 2006 le maestose porte della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.
Igor Mitoraj è cittadino onorario della città di Pietrasanta, Greve in Chianti e Massa Marittima.
Nel 2007 L’Accademia di Cracovia gli conferisce la laurea honoris causa.
Nel 2009 realizza le scenografie e i costumi per l’“Aida” di Giuseppe Verdi, ai Giardini di Boboli a Firenze, e la monumentale porta bronzea della chiesa dei Gesuiti di Varsavia.
Nel 2010 la Facoltà dei Beni Culturali del Salento gli conferisce la laurea honoris causa in archeologia.
Nel 2011 la Valle dei Templi di Agrigento accoglie le sue opere monumentali. Con questa prestigiosa première il sito archeologico si apre all’arte contemporanea. Nello stesso anno espone al Museo Civico Archeologico di Sarteano.
Nel 2012 le sue opere sono esposte a Ravello, nella Cappella di Villa Rufolo e nell’Auditorium Niemeyer. Nello stesso anno riceve l’onorificenza della Croce di Commendatore dell’Ordine della Rinascita Polacca.
Nel 2013, in occasione del Centenario della “Fondazione dell’Arena di Verona”, realizza la scenografia della “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi.
Nel 2014 per il 950° anniversario della fondazione della cattedrale di Pisa, i suoi lavori vengono esposti nella piazza del Duomo, all’interno del Palazzo dell’Opera del Duomo e del Museo delle Sinopie. Ancora una volta, Mitoraj porta l’arte contemporanea in un luogo in cui non si era mai affacciata.
Igor Mitoraj muore a Parigi il 6 ottobre 2014.
Nel 2015 la città di Pietrasanta gli dedica una grande mostra, e così pure la Galleria Contini di Venezia.
Nel 2016 una monumentale esposizione, all’interno degli Scavi Archeologici di Pompei, ospita le opere del grande scultore.
Vernissage sabato 19 maggio 2018
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 15 dicembre 2018
Orario: 10.30-13.00 / 14.00-19.30
Catalogo a cura di Giovanni Ricci Novara
GALLERIA D’ARTE CONTINI
San Marco 2288
Calle Larga XXII Marzo
30124 Venezia
Tel. +39 041 52 30 357
venezia@continiarte.com
www.continiarte.com
19 maggio - 15 dicembre 2018
La Galleria d’Arte Contini, storico punto di riferimento per i collezionisti delle opere di Igor Mitoraj, in collaborazione con l’Atelier Mitoraj – erede, custode del patrimonio artistico del Maestro – ha ideato, in anteprima assoluta, l’importantissima esposizione: I Gioielli di Igor Mitoraj: the Art of Wearing Art, presso la propria sede in Calle Larga XXII Marzo a Venezia.
Da oltre vent’anni la Galleria d’Arte Contini dedica un’attenzione particolare a Igor Mitoraj, uno degli artisti più apprezzati nel panorama contemporaneo nazionale e internazionale, punto di riferimento per i collezionisti d’arte di tutto il mondo.
Quella di Mitoraj è una creazione artistica molto elaborata. Marmo di Carrara, travertino, bronzo con patine di colori diversi caratterizzano le sue sculture, anche monumentali, ma oltre a questa affermata e nota produzione, la sua sensibilità ha saputo esprimersi anche in un’altra forma meno conosciuta, con un percorso estremamente affascinante e dagli esiti affatto scontati: i gioielli, la cui produzione Mitoraj ha sempre voluto riservare solamente agli amici più intimi.
La mostra che verrà inaugurata il 19 maggio presso la Galleria d’Arte Contini di Venezia proporrà quindi un’ampia selezione di gioielli, oltre venti pezzi tra collane, bracciali, anelli e spille. Questi raffinati oggetti sono testimonianza di una profonda ricerca tra tradizione, gusto, armonia, bellezza e arte, attraverso la lavorazione di materiali preziosi quali l’oro giallo, bianco, rosa e l’argento.
L’esposizione valorizzerà l’attenzione di Mitoraj per il gioiello, considerato non solo accessorio, ma soprattutto opera d’arte da poter indossare. Il piacere di convivere con un’opera d’arte, la profonda empatia che essa genera in chi la possiede, è l’esperienza che ogni collezionista ben conosce, un’empatia che nel caso dei gioielli d’artista – con i quali il rapporto è anche fisico – diventa ancor più profonda. Volti che si tramutano in anelli o in bracciali luminosi e dorati, collane composte da sinuosi frammenti arborei e di figure, soggetti mitologici dai toni eleganti e splendenti dell’argento: questa collezione dimostra, ancora una volta, l’ecletticità e la capacità di Mitoraj di mettersi alla prova attraverso la sperimentazione di nuove espressioni artistiche quali la gioielleria.
Vi sarà quindi l’opportunità di scoprire un Mitoraj più intimo e raccolto, con le sue tematiche basate sulla purezza delle forme e la misura della materia, dove equilibrio delle proporzioni e costante ricerca artistica prendono l’aspetto di monili realizzati in metalli preziosi, dando vita a opere in miniatura con lo stesso impatto emozionale e la medesima forza di una scultura. È la visione del gioiello quale vero e proprio oggetto artistico, con la sua unicità e raffinatezza creativa: ben oltre dall’essere semplice ornamento femminile, impreziosisce anche lo spirito di chi lo indossa. Un invito all’aristocratico privilegio di “indossare” un’opera d’arte.
Con la sua sapiente ed elegante manualità, Mitoraj ha saputo proiettare l’arte classica nella modernità, trasformando i protagonisti della statuaria greca e romana in corpi e volti frammentati, bendati, mutilati e sensuali. Non si tratta di uno sguardo nostalgico al passato, né tanto meno di un semplice lavoro filologico: gli argomenti scelti dall’artista sono il punto di partenza per una riflessione più ampia su tematiche senza tempo come l'amore, il desiderio sessuale, la femminilità, ma anche la solitudine e la sofferenza.
Il tema centrale dei suoi lavori resta sempre l’uomo e l’incertezza della vita, la ricerca introspettiva sulla condizione umana e la società contemporanea. La sua sensibilità scultorea si percepisce nei volti bendati o nei visi dalle orbite vuote, nelle teste addormentate, nei busti monchi, negli arti alati, nei torsi forti e virili, spesso incisi e scavati da fessure o “finestre” che portano inseriti oggetti, simboli, immagini, forme astratte, tutti messaggi che coinvolgono lo spettatore, suscitando in lui continui interrogativi.
IGOR MITORAJ nasce nel 1944 a Oederan, Sassonia, da madre polacca e padre francese. Trascorre la sua giovinezza in Polonia, nei pressi di Cracovia. Dopo gli studi al liceo artistico a Bielsko-Biala, si iscrive alla facoltà di pittura dell’Accademia di belle Arti di Cracovia, dove segue i corsi di Tadeusz Kantor (1914-1990), noto pittore, regista e scenografo teatrale.
Nel 1968, su consiglio di Kantor, lascia la Polonia e va a Parigi dove si iscrive all’École Nationale des Beaux-Arts. Il grande successo della sua prima importante mostra personale nel 1976 presso la Galerie La Hune di Parigi lo spinge a dedicarsi esclusivamente alla scultura. Nello stesso periodo gli viene assegnato il Premio per la Scultura a Montrouge. Il ministro francese della cultura gli mette a disposizione uno studio a Montmartre e l’anno seguente è invitato a partecipare alla XLII Biennale di Venezia.
Nel 1987 acquista un grande atelier a Pietrasanta e nel 1989 presenta per la prima volta le sue creazioni alla New York Academy of Art. Negli anni successivi espone in numerose mostre personali e nei più importanti musei internazionali, riceve prestigiosi incarichi per la realizzazione di sculture monumentali che trovano posto nelle principali metropoli, tra cui Londra al British Museum e a Canary Wharf, Bamberg, Cracovia, Parigi alla Défense, Firenze agli Uffizi e ai Giardini di Boboli, Milano in Piazza del Carmine e al Teatro alla Scala, a Roma in Piazza Monte Grappa e Piazza Magnelli e al Museo Olimpico di Losanna.
Nel 1995 inizia la collaborazione con la Galleria d’Arte Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo.
Nel 2001 il Presidente della Repubblica Italiana gli conferisce il “Premio Vittorio De Sica”.
Negli anni 2002 e 2006 si dedica alle scenografie e ai costumi per la “Manon Lescaut” e la “Tosca” di Giacomo Puccini, rappresentate nell’ambito del festival Puccini di Torre del Lago.
A Roma nel 2003 installa la monumentale Dea Roma e nel 2006 le maestose porte della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.
Igor Mitoraj è cittadino onorario della città di Pietrasanta, Greve in Chianti e Massa Marittima.
Nel 2007 L’Accademia di Cracovia gli conferisce la laurea honoris causa.
Nel 2009 realizza le scenografie e i costumi per l’“Aida” di Giuseppe Verdi, ai Giardini di Boboli a Firenze, e la monumentale porta bronzea della chiesa dei Gesuiti di Varsavia.
Nel 2010 la Facoltà dei Beni Culturali del Salento gli conferisce la laurea honoris causa in archeologia.
Nel 2011 la Valle dei Templi di Agrigento accoglie le sue opere monumentali. Con questa prestigiosa première il sito archeologico si apre all’arte contemporanea. Nello stesso anno espone al Museo Civico Archeologico di Sarteano.
Nel 2012 le sue opere sono esposte a Ravello, nella Cappella di Villa Rufolo e nell’Auditorium Niemeyer. Nello stesso anno riceve l’onorificenza della Croce di Commendatore dell’Ordine della Rinascita Polacca.
Nel 2013, in occasione del Centenario della “Fondazione dell’Arena di Verona”, realizza la scenografia della “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi.
Nel 2014 per il 950° anniversario della fondazione della cattedrale di Pisa, i suoi lavori vengono esposti nella piazza del Duomo, all’interno del Palazzo dell’Opera del Duomo e del Museo delle Sinopie. Ancora una volta, Mitoraj porta l’arte contemporanea in un luogo in cui non si era mai affacciata.
Igor Mitoraj muore a Parigi il 6 ottobre 2014.
Nel 2015 la città di Pietrasanta gli dedica una grande mostra, e così pure la Galleria Contini di Venezia.
Nel 2016 una monumentale esposizione, all’interno degli Scavi Archeologici di Pompei, ospita le opere del grande scultore.
Vernissage sabato 19 maggio 2018
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 15 dicembre 2018
Orario: 10.30-13.00 / 14.00-19.30
Catalogo a cura di Giovanni Ricci Novara
GALLERIA D’ARTE CONTINI
San Marco 2288
Calle Larga XXII Marzo
30124 Venezia
Tel. +39 041 52 30 357
venezia@continiarte.com
www.continiarte.com
22
luglio 2018
I gioielli di Igor Mitoraj – The Art of Wearing Art
Dal 22 luglio al 15 dicembre 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE CONTINI 2
Venezia, San Marco, 2288, (Venezia)
Venezia, San Marco, 2288, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:30
Autore
Curatore