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Marco Cazzato – Come se fosse ieri
Come se fosse ieri è un istante nostalgico in cui i cimeli del passato si rivestono di nuovi significati, è lo sguardo che si proietta in una vecchia fotografia e che fa sospirare: “Io questo me lo ricordo come se fosse ieri”.
Comunicato stampa
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Come se fosse ieri è un istante nostalgico in cui i cimeli del passato si rivestono di nuovi significati, è lo sguardo che si proietta in una vecchia fotografia e che fa sospirare: “Io questo me lo ricordo come se fosse ieri”.
La mostra è interamente dedicata al percorso artistico di Marco Cazzato, l’eclettico illustratore italiano che non ama lasciarsi incastrare in nette definizioni. Cazzato attraversa magistralmente il terreno inesplorato della mente umana trasformandolo in un mondo a volte surreale, altre metafisico. Le sue illustrazioni si configurano come associazioni impossibili nella realtà, che però si trovano sempre in uno spazio intermedio tra il credibile e l’incredibile, in un intervallo di tempo in cui la mente umana gioca con i nostri ricordi, falsandoli e restituendoli in forme sempre nuove. L’elemento reale non manca mai, ma sempre seguito dall’incredibile. Il luogo del “se” è il posto dove Cazzato ha accuratamente nascosto i suoi ricordi. Così come le sue figure riemergono dai supporti precedentemente dipinti di nero, così i ricordi riaffiorano in un istante in cui tutto sembrava dimenticato, imperscrutabili frammenti di una attitudine inquieta.
Il nucleo centrale della mostra ruota intorno ad Album (2016), il suo ultimo silent book, in cui le illustrazioni prendono vita dai ricordi di vecchie fotografie in bianco e nero trovate nei mercatini d’antiquariato e raccolte per anni in piccole scatole, come tracce memoriali di un passato comune in cui tutti possono riconoscersi. Negli interstizi del suo linguaggio figurano infatti immagini quotidiane, le classiche fotografie da album di famiglia, mera testimonianza di un vissuto, eppure in tutte le sue illustrazioni si interpone sempre un elemento incomprensibile, un vuoto colmato da un disturbo che procura incertezza, un salto nel buio dentro una dimensione spaziotemporale che così come inquieta, in egual modo affascina.
Cazzato rende visibili e percepibili gli intervalli del pensiero che ci rendono umani, tira fuori dalle sue tavole nere immagini che nella realtà non esistono, perché i ricordi non sono mai autentici bensì sempre falsati dalla percezione di quell’attimo già vissuto. La possibilità di trasformare la realtà è data da uno spostamento della percezione, un incomprensibile movimento verso l’irrealtà: Cazzato coglie quell’anelito di vita che trasmette una fotografia, racchiusa in un vecchio album di famiglia, e lo restituisce in tratto pittorico. Come se fosse ieri è dunque la possibilità di comprendere che il ricordo del passato non è il passato stesso: quell’istante nostalgico potrebbe rinascere com’era oppure, più probabilmente, trasformarsi in qualcosa d’altro. L’artista svela l’arcano imbroglio dei ricordi, e ci rende tutti uguali di fronte a ciò che non saremo più.
È questo mondo nostalgico, impossibile e visionario che si vuole rappresentare in Come se fosse ieri. L’invito è di percorrere questi luoghi di un vissuto extra-ordinario partendo dalle illustrazioni per i quotidiani, le riviste, i manifesti e le copertine dei libri dove le linee disegnate si immergono in una cromaticità senza eguali, soffermandosi poi sul racconto di sei illustrazioni Rizoma (2009), e sulle tavole originali dei libri illustrati Mood (2010) e Album (2016) in cui la potenza delle immagini si rivela in semplici particolari inattesi, per concludere infine con 8 e mezzo (2017), il remake illustrato dell’omonimo film di Fellini, in cui l’artista sprigiona tutto l’immaginario visivo che lo accomuna con il noto regista italiano, sancendo ancora una volta la commistione tra le arti.
La mostra è ospitata e organizzata da Animaphix International Animated Film Festival, il primo festival di cinema di animazione in Sicilia che, per la sua quarta edizione, avrà luogo dal 18 al 22 luglio 2018 presso Villa Cattolica - Museo Guttuso a Bagheria (PA). Il festival prosegue il suo percorso verso nuove visioni, nuove prospettive di un cinema d’animazione inatteso e coinvolgente, esplorando non solo le produzioni più tradizionali, ma anche le sperimentazioni tecnologiche, offrendo così un’ampia panoramica sulle varie declinazioni del settore dell’animazione mondiale.
Un festival culturale, non solo cinematografico, che ancora una volta sancisce il dialogo dell'arte del '900 con le forme espressive contemporanee. La grande novità di quest’anno, infatti, è rappresentata dalle mostre di arte contemporanea e di illustrazione all’interno del festival. Prima fra tutte, sabato 7 luglio 2018 alle ore 19:00 verrà inaugurata Come se fosse ieri, la mostra personale dell’illustratore Marco Cazzato.
Insieme alle altre opere di cazzato sarà esposto il manifesto della IV edizione di Animaphix realizzato dallo stesso illustratore che con tratti essenziali e diretti è in grado di evocare un’orchestra di suggestioni e bellezza. La danza fra donne rievoca un passato carico di fascino, in linea con il mondo visionario e nostalgico dell'autore. Un'idea di festa, di condivisione e di unione, e allo stesso tempo l'attaccamento a un ricordo che pone le sue radici in Sicilia, terra di tradizioni in cui si intrecciano storie già raccontate e altre ancora da raccontare, in un futuro ancora pieno di speranza in cui la condivisione culturale è elemento primario.
La mostra è interamente dedicata al percorso artistico di Marco Cazzato, l’eclettico illustratore italiano che non ama lasciarsi incastrare in nette definizioni. Cazzato attraversa magistralmente il terreno inesplorato della mente umana trasformandolo in un mondo a volte surreale, altre metafisico. Le sue illustrazioni si configurano come associazioni impossibili nella realtà, che però si trovano sempre in uno spazio intermedio tra il credibile e l’incredibile, in un intervallo di tempo in cui la mente umana gioca con i nostri ricordi, falsandoli e restituendoli in forme sempre nuove. L’elemento reale non manca mai, ma sempre seguito dall’incredibile. Il luogo del “se” è il posto dove Cazzato ha accuratamente nascosto i suoi ricordi. Così come le sue figure riemergono dai supporti precedentemente dipinti di nero, così i ricordi riaffiorano in un istante in cui tutto sembrava dimenticato, imperscrutabili frammenti di una attitudine inquieta.
Il nucleo centrale della mostra ruota intorno ad Album (2016), il suo ultimo silent book, in cui le illustrazioni prendono vita dai ricordi di vecchie fotografie in bianco e nero trovate nei mercatini d’antiquariato e raccolte per anni in piccole scatole, come tracce memoriali di un passato comune in cui tutti possono riconoscersi. Negli interstizi del suo linguaggio figurano infatti immagini quotidiane, le classiche fotografie da album di famiglia, mera testimonianza di un vissuto, eppure in tutte le sue illustrazioni si interpone sempre un elemento incomprensibile, un vuoto colmato da un disturbo che procura incertezza, un salto nel buio dentro una dimensione spaziotemporale che così come inquieta, in egual modo affascina.
Cazzato rende visibili e percepibili gli intervalli del pensiero che ci rendono umani, tira fuori dalle sue tavole nere immagini che nella realtà non esistono, perché i ricordi non sono mai autentici bensì sempre falsati dalla percezione di quell’attimo già vissuto. La possibilità di trasformare la realtà è data da uno spostamento della percezione, un incomprensibile movimento verso l’irrealtà: Cazzato coglie quell’anelito di vita che trasmette una fotografia, racchiusa in un vecchio album di famiglia, e lo restituisce in tratto pittorico. Come se fosse ieri è dunque la possibilità di comprendere che il ricordo del passato non è il passato stesso: quell’istante nostalgico potrebbe rinascere com’era oppure, più probabilmente, trasformarsi in qualcosa d’altro. L’artista svela l’arcano imbroglio dei ricordi, e ci rende tutti uguali di fronte a ciò che non saremo più.
È questo mondo nostalgico, impossibile e visionario che si vuole rappresentare in Come se fosse ieri. L’invito è di percorrere questi luoghi di un vissuto extra-ordinario partendo dalle illustrazioni per i quotidiani, le riviste, i manifesti e le copertine dei libri dove le linee disegnate si immergono in una cromaticità senza eguali, soffermandosi poi sul racconto di sei illustrazioni Rizoma (2009), e sulle tavole originali dei libri illustrati Mood (2010) e Album (2016) in cui la potenza delle immagini si rivela in semplici particolari inattesi, per concludere infine con 8 e mezzo (2017), il remake illustrato dell’omonimo film di Fellini, in cui l’artista sprigiona tutto l’immaginario visivo che lo accomuna con il noto regista italiano, sancendo ancora una volta la commistione tra le arti.
La mostra è ospitata e organizzata da Animaphix International Animated Film Festival, il primo festival di cinema di animazione in Sicilia che, per la sua quarta edizione, avrà luogo dal 18 al 22 luglio 2018 presso Villa Cattolica - Museo Guttuso a Bagheria (PA). Il festival prosegue il suo percorso verso nuove visioni, nuove prospettive di un cinema d’animazione inatteso e coinvolgente, esplorando non solo le produzioni più tradizionali, ma anche le sperimentazioni tecnologiche, offrendo così un’ampia panoramica sulle varie declinazioni del settore dell’animazione mondiale.
Un festival culturale, non solo cinematografico, che ancora una volta sancisce il dialogo dell'arte del '900 con le forme espressive contemporanee. La grande novità di quest’anno, infatti, è rappresentata dalle mostre di arte contemporanea e di illustrazione all’interno del festival. Prima fra tutte, sabato 7 luglio 2018 alle ore 19:00 verrà inaugurata Come se fosse ieri, la mostra personale dell’illustratore Marco Cazzato.
Insieme alle altre opere di cazzato sarà esposto il manifesto della IV edizione di Animaphix realizzato dallo stesso illustratore che con tratti essenziali e diretti è in grado di evocare un’orchestra di suggestioni e bellezza. La danza fra donne rievoca un passato carico di fascino, in linea con il mondo visionario e nostalgico dell'autore. Un'idea di festa, di condivisione e di unione, e allo stesso tempo l'attaccamento a un ricordo che pone le sue radici in Sicilia, terra di tradizioni in cui si intrecciano storie già raccontate e altre ancora da raccontare, in un futuro ancora pieno di speranza in cui la condivisione culturale è elemento primario.
07
luglio 2018
Marco Cazzato – Come se fosse ieri
Dal 07 al 22 luglio 2018
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA RENATO GUTTUSO – VILLA CATTOLICA
Bagheria, Via Consolare, 9, (Palermo)
Bagheria, Via Consolare, 9, (Palermo)
Orario di apertura
7 - 22 luglio 2018 |martedì – domenica, ore 09.00 – 17.00 | dal 18 al 22 luglio, ore 09.00 – 24.00
Vernissage
7 Luglio 2018, h 18.30
Autore
Curatore