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Terraforma 2018
Terraforma, il festival internazionale di musica dedicato alla sperimentazione artistica e alla sostenibilità ambientale, si avvicina alla sua quinta edizione nel bosco di Villa Arconati-FAR a Bollate (Milano).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Terraforma, il festival internazionale di musica dedicato alla sperimentazione artistica e alla sostenibilità ambientale, si avvicina alla sua quinta edizione dal 29 giugno al 1 luglio 2018 nel bosco di Villa Arconati-FAR a Bollate (Milano).
Prodotto da Threes in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio, Terraforma riparte dal suo manifesto, ovvero dalla convinzione che nuove dimensioni possano essere create. Da qualche parte nell'universo, così come qui sulla Terra, immaginiamo che la natura e la musica possano favorire il processo teorico di terraformazione, contribuendo alla nascita di nuovi ecosistemi, atmosfere, vite sostenibili.
Musica
Ad accompagnarci in questo personale viaggio nell'ignoto tra ricerca e utopia, Terraforma chiama uno dei massimi esploratori della vita al di fuori del nostro pianeta, attraverso i suoni: Jeff Mills. L'artista che ha elevato la techno di Detroit come e dove mai sarebbe stato immaginabile esperirla. L'essere in costante divenire che si è costruito una carriera illuminante ispirandosi alla fantascienza. L'uomo dalle produzioni aliene sulla propria etichetta Axis, che ha sonorizzato film epocali quali Viaggio Allucinante, Viaggio nella Luna e Metropolis, e che ha realizzato installazioni di kubrickiana memoria come Mono. L'autore di un'opera sinfonica dedicata al mondo celeste, Lost In Space, e del programma radio The Outer Limits in collaborazione con la NASA, dove indaga su teorie intergalattiche, realtà parallele e complessità del tempo e dello spazio.
Immerso nell'immaginario sci-fi è anche Lanark Artefax, artista elettronico di Glasgow lodato da Aphex Twin e Björk, che prende il suo nome d'arte dai racconti distopici dello scrittore Alasdaie Gray. Arriva invece dal Giappone la dj e produttrice Powder, dietro la quale si cela Moko Shibata, che trasforma in sublimi composizioni da dancefloor i momenti più alienanti del suo impiego in un'azienda tech di Tokyo. Per il misterioso PLO Man, canadese di stanza a Berlino, la missione è ipnotizzare con le sue tracce house, ambient e jungle, offrendo agli ascoltatori uno stato di rassicurazione mentale e spaziale. Ma il suono più puro di Berlino, prima della Berlino che tutti conosciamo e apprezziamo oggi, arriva dal co-fondatore della leggendaria raster-noton Olaf Bender aka Byetone, a Terraforma per presentare il suo ultimo live audiovisivo Universal Music. Il connazionale Konrad Sprenger, compositore, produttore e artista, sviluppa pattern ritmici basati su algoritmi e strumenti personalizzati, come una chitarra elettrica multicanale controllata dal computer che può suonare come un'orchestra completa. Puntuali come a ogni edizione del festival, tornano con le loro vibrazioni profonde, imprevedibili e "free" Paquita Gordon e Rabih Beaini, quest'ultimo in apertura della giornata di domenica con il "gravoso" compito di risvegliare nel giusto mood gli animi della notte. Particolarmente atteso, sempre domenica, il set di Vladimir Ivkovic, in assoluto tra i migliori selezionatori di gemme musicali nascoste. Generoso e umile, Ivkovic non suona dischi rari per il gusto di farlo, ma solo musica che gli piace e soprattutto possiede la singolare dote di "preoccuparsi di non preoccuparsi", come sostiene Ivan Smagghe. Mentre il giovane Batu incarna l'ultima ondata innovativa musicale di Bristol, mischiando alla perfezione UK bass e techno poliritmica dalle trame dettagliate, la compagine italiana si arricchisce con il talento internazionale di Valentino Mora, creatore di sessioni lussureggianti dai profondi groove meditativi ed escursioni dub che stimolano corpo e mente; poi il percussionista, batterista e produttore di musica elettronica "sostenibile" di stanza a Berlino Daniele De Santis in arte Grün, il cui multistrumentalismo spontaneo ed eclettico attinge dalla musica jazz, mediterranea e mediorientale; quindi il felice ritorno a Terraforma di Marco Shuttle con i suoi "dipinti" techno cinematici e organici, che tendono all’astrazione e invitano all’introspezione; il tatuatore Mino Luchena, che con i suoi dj set anni '90 tra gabber e old school ha accompagnato il Warp tour di Lorenzo Senni; infine il collettivo Vipra da Torpignattara, Roma, che incrocia ghetto music e cyber punk narcolettica a 90bpm.
Tra gli artisti già annunciati in programma, la spettacolare interazione uomo-macchina di Plaid & Felix's Machines all'interno del labirinto, che unisce amplificazione naturale ed elaborazione audio sincronizzata con percorsi mesmerici di luce e movimento; il prodigioso percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi, definito quello con "le dita più veloci del mondo", è un maestro del tombak che suona con una tale intensità da incantare qualsiasi pubblico; la dj e producer Nkisi, portavoce della diaspora degli artisti africani attraverso il collettivo NON, è una rivelazione del clubbing con i suoi ritmi incalzanti che attingono dai suoni afro e da quelli di ispirazione gabber; il progetto Imaginary Softwoods di John Elliott degli Emeralds, fondatore della Spectrum Spools, favorisce atmosfere tra l'ambient e la kosmische più contemplativa con i sintetizzatori; l'etnomusicologo Florian Meyer, in arte Don’t DJ, spinge l’ascoltatore al di fuori delle barriere percettive convenzionali sfidando la complessità dei suoni algoritmici. Autore di un acclamatissimo set di chiusura a sorpresa nella scorsa edizione, Donato Dozzy si conferma anche quest'anno uno dei protagonisti indiscussi di Terraforma, grazie alla sua visione unica della musica elettronica, che declina in maniera diversa ma sempre entusiasmante a ogni edizione del festival.
Sostenibilità
Terraforma prosegue per il quinto anno consecutivo, insieme a Fondazione Augusto Rancilio, il suo percorso di valorizzazione, bonifica e riqualificazione del bosco di Villa Arconati tramite la potatura di alberi secolari, la messa in sicurezza di aree verdi e la creazione di strutture riutilizzabili per il parco architettonico.
Grazie alla collaborazione pluriennale con Borotalco, il festival ha ultimato e presenterà al pubblico il labirinto di siepi, realizzato sul modello originale rinvenuto da alcune incisioni planimetriche della Villa di Marc’Antonio Dal Re risalenti al 1743. Per il suo compimento, portato a termine dallo studio di architettura Fosbury, sono stati piantati oltre 500 esemplari di carpino lungo un percorso di cinque cerchi concentrici che conducono al centro. Come nelle due precedenti edizioni, il labirinto ospiterà performance artistiche, in particolare quella dei Plaid con le Felix's Machines tra suoni, luci e movimenti meccanici.
Per l'obiettivo di riduzione dell'impatto ambientale, Terraforma coopera con Etica Sgr del gruppo Banca Etica. Il progetto, iniziato nel 2016, analizza progressivamente gli impatti generati dall'organizzazione in termini di rifiuti, emissioni, consumi energetici, idrici e di mobilità. Per la raccolta differenziata, Terraforma continua la collaborazione con A.Se.R, società di gestione dei Servizi Ambientali tra le più efficienti a livello nazionale, puntando a riciclare il 70% del totale dei rifiuti generati contro il 60% del 2017 e il 50% del 2016. Tra le iniziative, è prevista la distribuzione gratuita di posaceneri portatili e saponi biologici a tutti i campeggiatori, oltre all'utilizzo di stoviglie biodegradabili nell'area di ristoro. Si rinnova inoltre la collaborazione con Liter Of Light, l’organizzazione che realizzerà un sistema di illuminazione con oltre 50 lampioni interamente alimentati a energia solare, garantendo l’autosufficienza a livello energetico del campeggio e la riduzione dei consumi delle altre aree del festival.
Terraforma quest'anno partecipa al concorso "A Greener festival Award", condotto dall'associazione no profit A Greener Festival, che monitorerà le pratiche e gli impatti nei tre gironi della manifestazione, aiutando il festival a implementare modelli e pratiche virtuose in termini di sostenibilità.
Talk, workshop, installazioni e area kids
Per il quarto anno consecutivo Terraforma e il club itinerante BUKA collaborano sul fronte artistico. In questa edizione sveleranno un planetario temporaneo in cui presentare l'installazione sonora site specific di Caterina Barbieri, accreditata produttrice e compositrice di musica elettroacustica con sintetizzatori e sequencer modulari. Oltre alla sua performance al festival, il percussionista Mohammad Reza Mortazavi condurrà un workshop sullo strumento tombak. Si riconferma l'area kids, appositamente dedicata ai bambini, con attività creative e artistiche sosteniibili in collaborazione con AfterSchool.
Parco architettonico
Permeato dal tema cosmico dell'edizione 2018, il parco architettonico di Terraforma si sta completamente rinnovando sotto la guida degli architetti Matteo Petrucci e Sofia Coutsoucos. Dal palco principale al bar, il nuovo “ecosistema” delle strutture farà emergere scenografie effimere che, relazionate con gli assi prospettici e grazie all’uso di elementi simbolici, assumeranno autonomia e identità contemporanea. Inoltre, insieme allo studio di architettura AOUMM, Petrucci e Coutsoucos coordineranno un team di studenti del Politecnico di Milano per progettare i nuovi arredi del festival, che si ispireranno a una versione marziana degli origami giapponesi.
Camping e Pop-up Hotel
Dopo il successo della scorsa edizione, il servizio Pop-up Hotel - che rende la formula del camping al festival più esperenziale con le sue tende che si integrano con l'ambiente e ad impatto zero - è già sold out. Posti in campeggio sono ancora disponibili acquistando pass di 2 o 3 giorni sul sito di Terraforma.
Terraforma Festival 2018 // 29 e 30 giugno, 1 luglio // Parco di Villa Arconati-FAR, Bollate (Milano) // Pass incluso campeggio di 3 giorni a 120 euro, di 2 giorni a 85 euro, e biglietti giornalieri a 35 euro + dp venerdì e sabato, 25 euro + dp domenica sono disponibili sul sito di Terraforma e sul sito del servizio di biglietteria online Mailticket - http://www.mailticket.it/manifestazione/CF22.
L'immagine di Terraforma 2018 progettata da 2015.vision è nelle mani di Emanuele Marcuccio, artista laureato in Arti Visive presso l'Ecole Cantonal D'Art di Losanna e la Mountain School of Arts di Los Angeles, le cui opere sono state esposte in tutto il mondo. Emanuele Marcuccio è anche uno dei membri del supergruppo CB21 (con Lorenzo Senni e Primitive Art) e gestisce lo spazio artistico No Conformism in Svizzera. Ispirato alle scorie della produzione industriale moderna, alla ripetizione e alla terraformazione, il lavoro di Marcuccio suggerisce una prospettiva interstellare per la quinta edizione del festival. La sua opera "Untitled TF", presentata al Teatro Arsenale di Milano lo scorso dicembre, è una piastra metallica perforata che consente all'osservatore di fantasticare su una identità cosmica e futuribile del festival, senza guidarlo se non nell'indeterminatezza.
Prodotto da Threes in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio, Terraforma riparte dal suo manifesto, ovvero dalla convinzione che nuove dimensioni possano essere create. Da qualche parte nell'universo, così come qui sulla Terra, immaginiamo che la natura e la musica possano favorire il processo teorico di terraformazione, contribuendo alla nascita di nuovi ecosistemi, atmosfere, vite sostenibili.
Musica
Ad accompagnarci in questo personale viaggio nell'ignoto tra ricerca e utopia, Terraforma chiama uno dei massimi esploratori della vita al di fuori del nostro pianeta, attraverso i suoni: Jeff Mills. L'artista che ha elevato la techno di Detroit come e dove mai sarebbe stato immaginabile esperirla. L'essere in costante divenire che si è costruito una carriera illuminante ispirandosi alla fantascienza. L'uomo dalle produzioni aliene sulla propria etichetta Axis, che ha sonorizzato film epocali quali Viaggio Allucinante, Viaggio nella Luna e Metropolis, e che ha realizzato installazioni di kubrickiana memoria come Mono. L'autore di un'opera sinfonica dedicata al mondo celeste, Lost In Space, e del programma radio The Outer Limits in collaborazione con la NASA, dove indaga su teorie intergalattiche, realtà parallele e complessità del tempo e dello spazio.
Immerso nell'immaginario sci-fi è anche Lanark Artefax, artista elettronico di Glasgow lodato da Aphex Twin e Björk, che prende il suo nome d'arte dai racconti distopici dello scrittore Alasdaie Gray. Arriva invece dal Giappone la dj e produttrice Powder, dietro la quale si cela Moko Shibata, che trasforma in sublimi composizioni da dancefloor i momenti più alienanti del suo impiego in un'azienda tech di Tokyo. Per il misterioso PLO Man, canadese di stanza a Berlino, la missione è ipnotizzare con le sue tracce house, ambient e jungle, offrendo agli ascoltatori uno stato di rassicurazione mentale e spaziale. Ma il suono più puro di Berlino, prima della Berlino che tutti conosciamo e apprezziamo oggi, arriva dal co-fondatore della leggendaria raster-noton Olaf Bender aka Byetone, a Terraforma per presentare il suo ultimo live audiovisivo Universal Music. Il connazionale Konrad Sprenger, compositore, produttore e artista, sviluppa pattern ritmici basati su algoritmi e strumenti personalizzati, come una chitarra elettrica multicanale controllata dal computer che può suonare come un'orchestra completa. Puntuali come a ogni edizione del festival, tornano con le loro vibrazioni profonde, imprevedibili e "free" Paquita Gordon e Rabih Beaini, quest'ultimo in apertura della giornata di domenica con il "gravoso" compito di risvegliare nel giusto mood gli animi della notte. Particolarmente atteso, sempre domenica, il set di Vladimir Ivkovic, in assoluto tra i migliori selezionatori di gemme musicali nascoste. Generoso e umile, Ivkovic non suona dischi rari per il gusto di farlo, ma solo musica che gli piace e soprattutto possiede la singolare dote di "preoccuparsi di non preoccuparsi", come sostiene Ivan Smagghe. Mentre il giovane Batu incarna l'ultima ondata innovativa musicale di Bristol, mischiando alla perfezione UK bass e techno poliritmica dalle trame dettagliate, la compagine italiana si arricchisce con il talento internazionale di Valentino Mora, creatore di sessioni lussureggianti dai profondi groove meditativi ed escursioni dub che stimolano corpo e mente; poi il percussionista, batterista e produttore di musica elettronica "sostenibile" di stanza a Berlino Daniele De Santis in arte Grün, il cui multistrumentalismo spontaneo ed eclettico attinge dalla musica jazz, mediterranea e mediorientale; quindi il felice ritorno a Terraforma di Marco Shuttle con i suoi "dipinti" techno cinematici e organici, che tendono all’astrazione e invitano all’introspezione; il tatuatore Mino Luchena, che con i suoi dj set anni '90 tra gabber e old school ha accompagnato il Warp tour di Lorenzo Senni; infine il collettivo Vipra da Torpignattara, Roma, che incrocia ghetto music e cyber punk narcolettica a 90bpm.
Tra gli artisti già annunciati in programma, la spettacolare interazione uomo-macchina di Plaid & Felix's Machines all'interno del labirinto, che unisce amplificazione naturale ed elaborazione audio sincronizzata con percorsi mesmerici di luce e movimento; il prodigioso percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi, definito quello con "le dita più veloci del mondo", è un maestro del tombak che suona con una tale intensità da incantare qualsiasi pubblico; la dj e producer Nkisi, portavoce della diaspora degli artisti africani attraverso il collettivo NON, è una rivelazione del clubbing con i suoi ritmi incalzanti che attingono dai suoni afro e da quelli di ispirazione gabber; il progetto Imaginary Softwoods di John Elliott degli Emeralds, fondatore della Spectrum Spools, favorisce atmosfere tra l'ambient e la kosmische più contemplativa con i sintetizzatori; l'etnomusicologo Florian Meyer, in arte Don’t DJ, spinge l’ascoltatore al di fuori delle barriere percettive convenzionali sfidando la complessità dei suoni algoritmici. Autore di un acclamatissimo set di chiusura a sorpresa nella scorsa edizione, Donato Dozzy si conferma anche quest'anno uno dei protagonisti indiscussi di Terraforma, grazie alla sua visione unica della musica elettronica, che declina in maniera diversa ma sempre entusiasmante a ogni edizione del festival.
Sostenibilità
Terraforma prosegue per il quinto anno consecutivo, insieme a Fondazione Augusto Rancilio, il suo percorso di valorizzazione, bonifica e riqualificazione del bosco di Villa Arconati tramite la potatura di alberi secolari, la messa in sicurezza di aree verdi e la creazione di strutture riutilizzabili per il parco architettonico.
Grazie alla collaborazione pluriennale con Borotalco, il festival ha ultimato e presenterà al pubblico il labirinto di siepi, realizzato sul modello originale rinvenuto da alcune incisioni planimetriche della Villa di Marc’Antonio Dal Re risalenti al 1743. Per il suo compimento, portato a termine dallo studio di architettura Fosbury, sono stati piantati oltre 500 esemplari di carpino lungo un percorso di cinque cerchi concentrici che conducono al centro. Come nelle due precedenti edizioni, il labirinto ospiterà performance artistiche, in particolare quella dei Plaid con le Felix's Machines tra suoni, luci e movimenti meccanici.
Per l'obiettivo di riduzione dell'impatto ambientale, Terraforma coopera con Etica Sgr del gruppo Banca Etica. Il progetto, iniziato nel 2016, analizza progressivamente gli impatti generati dall'organizzazione in termini di rifiuti, emissioni, consumi energetici, idrici e di mobilità. Per la raccolta differenziata, Terraforma continua la collaborazione con A.Se.R, società di gestione dei Servizi Ambientali tra le più efficienti a livello nazionale, puntando a riciclare il 70% del totale dei rifiuti generati contro il 60% del 2017 e il 50% del 2016. Tra le iniziative, è prevista la distribuzione gratuita di posaceneri portatili e saponi biologici a tutti i campeggiatori, oltre all'utilizzo di stoviglie biodegradabili nell'area di ristoro. Si rinnova inoltre la collaborazione con Liter Of Light, l’organizzazione che realizzerà un sistema di illuminazione con oltre 50 lampioni interamente alimentati a energia solare, garantendo l’autosufficienza a livello energetico del campeggio e la riduzione dei consumi delle altre aree del festival.
Terraforma quest'anno partecipa al concorso "A Greener festival Award", condotto dall'associazione no profit A Greener Festival, che monitorerà le pratiche e gli impatti nei tre gironi della manifestazione, aiutando il festival a implementare modelli e pratiche virtuose in termini di sostenibilità.
Talk, workshop, installazioni e area kids
Per il quarto anno consecutivo Terraforma e il club itinerante BUKA collaborano sul fronte artistico. In questa edizione sveleranno un planetario temporaneo in cui presentare l'installazione sonora site specific di Caterina Barbieri, accreditata produttrice e compositrice di musica elettroacustica con sintetizzatori e sequencer modulari. Oltre alla sua performance al festival, il percussionista Mohammad Reza Mortazavi condurrà un workshop sullo strumento tombak. Si riconferma l'area kids, appositamente dedicata ai bambini, con attività creative e artistiche sosteniibili in collaborazione con AfterSchool.
Parco architettonico
Permeato dal tema cosmico dell'edizione 2018, il parco architettonico di Terraforma si sta completamente rinnovando sotto la guida degli architetti Matteo Petrucci e Sofia Coutsoucos. Dal palco principale al bar, il nuovo “ecosistema” delle strutture farà emergere scenografie effimere che, relazionate con gli assi prospettici e grazie all’uso di elementi simbolici, assumeranno autonomia e identità contemporanea. Inoltre, insieme allo studio di architettura AOUMM, Petrucci e Coutsoucos coordineranno un team di studenti del Politecnico di Milano per progettare i nuovi arredi del festival, che si ispireranno a una versione marziana degli origami giapponesi.
Camping e Pop-up Hotel
Dopo il successo della scorsa edizione, il servizio Pop-up Hotel - che rende la formula del camping al festival più esperenziale con le sue tende che si integrano con l'ambiente e ad impatto zero - è già sold out. Posti in campeggio sono ancora disponibili acquistando pass di 2 o 3 giorni sul sito di Terraforma.
Terraforma Festival 2018 // 29 e 30 giugno, 1 luglio // Parco di Villa Arconati-FAR, Bollate (Milano) // Pass incluso campeggio di 3 giorni a 120 euro, di 2 giorni a 85 euro, e biglietti giornalieri a 35 euro + dp venerdì e sabato, 25 euro + dp domenica sono disponibili sul sito di Terraforma e sul sito del servizio di biglietteria online Mailticket - http://www.mailticket.it/manifestazione/CF22.
L'immagine di Terraforma 2018 progettata da 2015.vision è nelle mani di Emanuele Marcuccio, artista laureato in Arti Visive presso l'Ecole Cantonal D'Art di Losanna e la Mountain School of Arts di Los Angeles, le cui opere sono state esposte in tutto il mondo. Emanuele Marcuccio è anche uno dei membri del supergruppo CB21 (con Lorenzo Senni e Primitive Art) e gestisce lo spazio artistico No Conformism in Svizzera. Ispirato alle scorie della produzione industriale moderna, alla ripetizione e alla terraformazione, il lavoro di Marcuccio suggerisce una prospettiva interstellare per la quinta edizione del festival. La sua opera "Untitled TF", presentata al Teatro Arsenale di Milano lo scorso dicembre, è una piastra metallica perforata che consente all'osservatore di fantasticare su una identità cosmica e futuribile del festival, senza guidarlo se non nell'indeterminatezza.
29
giugno 2018
Terraforma 2018
Dal 29 giugno al primo luglio 2018
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
VILLA ARCONATI
Bollate, Via Madonna Fametta, 1, (Milano)
Bollate, Via Madonna Fametta, 1, (Milano)
Sito web
www.terraformafestival.com