Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pia Labate – L’arte dell’acqua
SATURA art gallery presenta una mostra antologica che, attraverso una selezione di venti opere, ripercorre i quarant’anni di ricerca artistica che Pia Labate ha dedicato all’inseguimento delle forme dell’acqua e di altrettante variazioni cromatiche ed emotive.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A partire dai suoi esordi in pittura, Pia Labate ha sempre perseguito un percorso di ricerca che prendesse in considerazione, parallelamente, due aspetti: il binomio luce/colore da una parte e il valore simbolico e spirituale della pittura dall’altra.
L’atto del dipingere per quest’artista assume un valore profondo che trascende l’apparenza più immediata, sia del gesto in sé, sia del significato o del contenuto che si attribuisce alla singola opera. Ogni quadro rappresenta un tassello nell’evoluzione che si compie durante la propria carriera e corrisponde ad un’esigenza intima e in parte inconscia a cui non si può fare a meno di sottrarsi. Ecco allora che ripercorrendo oltre quarant’anni di attività, si può vedere come si articoli una coerenza costante in cui determinati elementi ritornano prepotentemente come la luce, che intesse la materia diafana di Pia Labate, o la preponderanza del colore sulla forma che affiora e scompare.
La tecnica utilizzata, delle velature, si fonda sulla sperimentazione fino ad una totale padronanza del colore, ottenuto ancora attraverso lo studio di interazioni, miscele e dosaggi del pigmento, al fine di ricavare la più ampia gamma possibile di tonalità e variazioni. L’artista, indagando la modulazione graduata della scala cromatica, persegue raffinatissimi giochi di sfumature. Ogni sovrapposizione di colore dà vita ad un risultato visivo unico e irripetibile, perché basato su un delicato equilibrio di diluizioni della materia. Per Pia Labate, il colore è veicolo dell’anima, di sentimenti e percezioni profonde, che si materializzano sulla tela. La ricerca in campo pittorico coincide con un lavoro di introspezione su se stessi.
Una presenza appare costante e si è imposta in particolare nella produzione più recente: l’acqua. Intesa come elemento naturale, ma anche come simbolo: di cambiamento, di vita, del tempo che scorre o della purezza. L’acqua che diluisce il colore fino a scioglierlo, rendendolo trasparente, trasfigura l’immagine dipinta in un’emanazione a tratti indefinita, ma dal forte potere evocativo, come è proprio dell’arte informale. La pittura, grazie alla sensibilità di quest’artista, simula non l’aspetto, ma il comportamento di questo elemento. Nelle opere sembrano imprimersi esperienze e impressioni così come accade con la memoria dell'acqua, la presunta proprietà dell'acqua di mantenere un "ricordo" delle sostanze con cui è venuta in contatto. Pia Labate compie un viaggio “nell'acqua” e “sull'acqua”, aprendo nuovi universi di consapevolezza e di conoscenza, che permettono anche allo spettatore di capire molte cose su di sé. (Testo critico a cura di Flavia Motolese)
L’atto del dipingere per quest’artista assume un valore profondo che trascende l’apparenza più immediata, sia del gesto in sé, sia del significato o del contenuto che si attribuisce alla singola opera. Ogni quadro rappresenta un tassello nell’evoluzione che si compie durante la propria carriera e corrisponde ad un’esigenza intima e in parte inconscia a cui non si può fare a meno di sottrarsi. Ecco allora che ripercorrendo oltre quarant’anni di attività, si può vedere come si articoli una coerenza costante in cui determinati elementi ritornano prepotentemente come la luce, che intesse la materia diafana di Pia Labate, o la preponderanza del colore sulla forma che affiora e scompare.
La tecnica utilizzata, delle velature, si fonda sulla sperimentazione fino ad una totale padronanza del colore, ottenuto ancora attraverso lo studio di interazioni, miscele e dosaggi del pigmento, al fine di ricavare la più ampia gamma possibile di tonalità e variazioni. L’artista, indagando la modulazione graduata della scala cromatica, persegue raffinatissimi giochi di sfumature. Ogni sovrapposizione di colore dà vita ad un risultato visivo unico e irripetibile, perché basato su un delicato equilibrio di diluizioni della materia. Per Pia Labate, il colore è veicolo dell’anima, di sentimenti e percezioni profonde, che si materializzano sulla tela. La ricerca in campo pittorico coincide con un lavoro di introspezione su se stessi.
Una presenza appare costante e si è imposta in particolare nella produzione più recente: l’acqua. Intesa come elemento naturale, ma anche come simbolo: di cambiamento, di vita, del tempo che scorre o della purezza. L’acqua che diluisce il colore fino a scioglierlo, rendendolo trasparente, trasfigura l’immagine dipinta in un’emanazione a tratti indefinita, ma dal forte potere evocativo, come è proprio dell’arte informale. La pittura, grazie alla sensibilità di quest’artista, simula non l’aspetto, ma il comportamento di questo elemento. Nelle opere sembrano imprimersi esperienze e impressioni così come accade con la memoria dell'acqua, la presunta proprietà dell'acqua di mantenere un "ricordo" delle sostanze con cui è venuta in contatto. Pia Labate compie un viaggio “nell'acqua” e “sull'acqua”, aprendo nuovi universi di consapevolezza e di conoscenza, che permettono anche allo spettatore di capire molte cose su di sé. (Testo critico a cura di Flavia Motolese)
16
giugno 2018
Pia Labate – L’arte dell’acqua
Dal 16 al 30 giugno 2018
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15:00 – 19:00
Vernissage
16 Giugno 2018, h 17.00
Autore
Curatore