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Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer
In mostra due oggetti di elevatissimo pregio provenienti da musei tedeschi: un prezioso busto reliquiario del capo di San Paolo del XV secolo dal Museo della Cattedrale di Münster e una scultura rinascimentale in legno raffigurante il Cristo Salvatore, opera di Gregor Erhart, dal Maximilianmuseum di Augusta (Augsburg)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 1996 i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna promuovono il ciclo di
iniziative Ospiti, in cui vengono esposte temporaneamente opere che possono suscitare interes-
se da parte del pubblico per la singolarità della loro storia o di ciò che raffigurano, ma anche
per la loro rarità, o per la ricerca di una loro corretta attribuzione o per un particolare legame
con il patrimonio artistico o la storia dell’arte della città e del suo territorio.
Spesso tali prestiti si configurano come veri e propri scambi, attivati in occasione di esposizioni
presso altri istituti italiani e internazionali. Infatti l’importanza dell’opera prestata rende ne-
cessaria una sua momentanea sostituzione, permettendo così di ricevere ed esporre per un pe-
riodo di tempo limitato degli illustri “ospiti”, posti in dialogo con il patrimonio conservato nei
Musei Civici d’Arte Antica.
Nel contesto di questa attività di valorizzazione e di collaborazione culturale e scientifica con
istituzioni museali internazionali, la mostra Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer, vi-
sibile al Museo Civico Medievale dal 7 giugno al 30 settembre 2018, presenta due oggetti di
elevatissimo pregio che provengono da musei tedeschi: un prezioso busto reliquiario del capo
di San Paolo del XV secolo dal Museo della Cattedrale di Münster e una scultura rinascimentale
in legno raffigurante il Cristo Salvatore, opera di Gregor Erhart, dal Maximilianmuseum di Au-
gusta (Augsburg).
Il reliquiario a busto, realizzato in argento sbalzato e dorato, testimonia il radicamento della
venerazione di San Paolo nella regione di Münster e, unitamente a un altro reliquiario di forma-
to più piccolo raffigurante la testa dello stesso santo, costituisce la parte più preziosa
dell’attuale tesoro della cattedrale della città. San Paolo è raffigurato secondo l’iconografia
tradizionale, con una ciocca di capelli sulla fronte calva e una lunga barba. All’altezza del
petto la barba si apre ad incorniciare un bottone di piviale a forma di medaglione, che contiene
il monogramma “IHS”, un elemento che consente di datare l’oggetto al XV secolo e attribuirlo
alla fattura di una bottega orafa di Münster. Dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale la sede
originale del reliquiario fu l’altare maggiore della cattedrale di San Paolo. Dopo la sua distru-
zione da parte degli Anabattisti, nel 1534/35, fu conservato nel retablo di Gerhard Gröningers,
ancora oggi esistente, per poi essere successivamente trasferito nella collezione del “Domkam-
mer”, il tesoro del Duomo, aperto nel 1981.
La figura del Cristo Salvatore è scolpita da Gregor Erhart (1470 ca. - 1540) dopo il suo arrivo
nel 1494 ad Augusta dalla nativa Ulm, dove si forma nella bottega del padre Michel, tra i più
raffinati interpreti della scultura lignea tardogotica. L’opera è un mirabile esempio del muta-
mento che si manifesta lentamente a nord delle Alpi per influenza dello stile rinascimentale
nella ricerca di una “nuova immagine dell’uomo”. Ciò è particolarmente evidente nel volto del
1
Cristo, che appare più vivo, quasi più umano nell’espressione. Non solo i pittori tedeschi, come
Dürer e Burgkmair, che hanno fatto le loro esperienze in Italia, ma anche la scultura intrapren
de il cammino verso una nuova vivacità nel movimento e nell’espressione delle figure che man
mano si congedano dal gotico, aprendo una nuova via espressiva sia nell’arte sacra che in quel-
la profana.
L’esposizione delle due opere a Bologna si inserisce in un accordo di prestito che vede il Museo
Civico Medievale concedere due pezzi tra i più prestigiosi della propria collezione.
Il primo è il celebre e prezioso acquamanile bronzeo che raffigura un cavaliere, databile al ter-
zo quarto del XIII secolo per opera di un maestro attivo nella Germania settentrionale, la cui ef-
figie contrassegna il logo dei Musei Civici d’Arte Antica. Questa tipologia di oggetti, che svolge-
vano la funzione di versatoi, veniva utilizzata sia per la lavanda delle mani nella liturgia cattoli-
ca, che nei banchetti della nobiltà. L’esemplare conservato a Bologna, la cui anatomia porten-
tosa e l’eloquenza del cavallo richiamano le novità naturalistiche gotiche, è esposto nell’ambi-
to della mostra Pace. Dall'antichità ad oggi in corso a Münster fino al 2 settembre 2018.
Il secondo pezzo è la statuetta in bronzo raffigurante Mercurio, eseguita dal Giambologna
(pseudonimo di Jean de Boulogne) tra il 1563 e il 1564, nello stesso periodo in cui il grande
scultore fiammingo era impegnato nella fontana del Nettuno. La composizione del dio, raffigu-
rato con il braccio sinistro e la gamba sinistra sollevati nell’atto di spiccare il volo, probabil-
mente doveva servire da modello per una scultura bronzea da porsi in cima ad una colonna nel
cortile dell’Università. L’opera sarà visibile al Maximilianmuseum di Augusta dal 15 giugno al 30
settembre 2018, nell’ambito della mostra Wasser Kunst Augsburg – Die Reichsstadt in ihrem Ele-
ment (Acqua - Arte - Augusta. La città nel suo elemento) in cui viene illustrata la storia di Augu-
sta come città delle acque e il suo complesso sistema di gestione delle infrastrutture idrauliche
a partire dal XV secolo, che ha consentito la costruzione di monumentali fontane, vere e pro-
prie opere d’arte.
iniziative Ospiti, in cui vengono esposte temporaneamente opere che possono suscitare interes-
se da parte del pubblico per la singolarità della loro storia o di ciò che raffigurano, ma anche
per la loro rarità, o per la ricerca di una loro corretta attribuzione o per un particolare legame
con il patrimonio artistico o la storia dell’arte della città e del suo territorio.
Spesso tali prestiti si configurano come veri e propri scambi, attivati in occasione di esposizioni
presso altri istituti italiani e internazionali. Infatti l’importanza dell’opera prestata rende ne-
cessaria una sua momentanea sostituzione, permettendo così di ricevere ed esporre per un pe-
riodo di tempo limitato degli illustri “ospiti”, posti in dialogo con il patrimonio conservato nei
Musei Civici d’Arte Antica.
Nel contesto di questa attività di valorizzazione e di collaborazione culturale e scientifica con
istituzioni museali internazionali, la mostra Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer, vi-
sibile al Museo Civico Medievale dal 7 giugno al 30 settembre 2018, presenta due oggetti di
elevatissimo pregio che provengono da musei tedeschi: un prezioso busto reliquiario del capo
di San Paolo del XV secolo dal Museo della Cattedrale di Münster e una scultura rinascimentale
in legno raffigurante il Cristo Salvatore, opera di Gregor Erhart, dal Maximilianmuseum di Au-
gusta (Augsburg).
Il reliquiario a busto, realizzato in argento sbalzato e dorato, testimonia il radicamento della
venerazione di San Paolo nella regione di Münster e, unitamente a un altro reliquiario di forma-
to più piccolo raffigurante la testa dello stesso santo, costituisce la parte più preziosa
dell’attuale tesoro della cattedrale della città. San Paolo è raffigurato secondo l’iconografia
tradizionale, con una ciocca di capelli sulla fronte calva e una lunga barba. All’altezza del
petto la barba si apre ad incorniciare un bottone di piviale a forma di medaglione, che contiene
il monogramma “IHS”, un elemento che consente di datare l’oggetto al XV secolo e attribuirlo
alla fattura di una bottega orafa di Münster. Dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale la sede
originale del reliquiario fu l’altare maggiore della cattedrale di San Paolo. Dopo la sua distru-
zione da parte degli Anabattisti, nel 1534/35, fu conservato nel retablo di Gerhard Gröningers,
ancora oggi esistente, per poi essere successivamente trasferito nella collezione del “Domkam-
mer”, il tesoro del Duomo, aperto nel 1981.
La figura del Cristo Salvatore è scolpita da Gregor Erhart (1470 ca. - 1540) dopo il suo arrivo
nel 1494 ad Augusta dalla nativa Ulm, dove si forma nella bottega del padre Michel, tra i più
raffinati interpreti della scultura lignea tardogotica. L’opera è un mirabile esempio del muta-
mento che si manifesta lentamente a nord delle Alpi per influenza dello stile rinascimentale
nella ricerca di una “nuova immagine dell’uomo”. Ciò è particolarmente evidente nel volto del
1
Cristo, che appare più vivo, quasi più umano nell’espressione. Non solo i pittori tedeschi, come
Dürer e Burgkmair, che hanno fatto le loro esperienze in Italia, ma anche la scultura intrapren
de il cammino verso una nuova vivacità nel movimento e nell’espressione delle figure che man
mano si congedano dal gotico, aprendo una nuova via espressiva sia nell’arte sacra che in quel-
la profana.
L’esposizione delle due opere a Bologna si inserisce in un accordo di prestito che vede il Museo
Civico Medievale concedere due pezzi tra i più prestigiosi della propria collezione.
Il primo è il celebre e prezioso acquamanile bronzeo che raffigura un cavaliere, databile al ter-
zo quarto del XIII secolo per opera di un maestro attivo nella Germania settentrionale, la cui ef-
figie contrassegna il logo dei Musei Civici d’Arte Antica. Questa tipologia di oggetti, che svolge-
vano la funzione di versatoi, veniva utilizzata sia per la lavanda delle mani nella liturgia cattoli-
ca, che nei banchetti della nobiltà. L’esemplare conservato a Bologna, la cui anatomia porten-
tosa e l’eloquenza del cavallo richiamano le novità naturalistiche gotiche, è esposto nell’ambi-
to della mostra Pace. Dall'antichità ad oggi in corso a Münster fino al 2 settembre 2018.
Il secondo pezzo è la statuetta in bronzo raffigurante Mercurio, eseguita dal Giambologna
(pseudonimo di Jean de Boulogne) tra il 1563 e il 1564, nello stesso periodo in cui il grande
scultore fiammingo era impegnato nella fontana del Nettuno. La composizione del dio, raffigu-
rato con il braccio sinistro e la gamba sinistra sollevati nell’atto di spiccare il volo, probabil-
mente doveva servire da modello per una scultura bronzea da porsi in cima ad una colonna nel
cortile dell’Università. L’opera sarà visibile al Maximilianmuseum di Augusta dal 15 giugno al 30
settembre 2018, nell’ambito della mostra Wasser Kunst Augsburg – Die Reichsstadt in ihrem Ele-
ment (Acqua - Arte - Augusta. La città nel suo elemento) in cui viene illustrata la storia di Augu-
sta come città delle acque e il suo complesso sistema di gestione delle infrastrutture idrauliche
a partire dal XV secolo, che ha consentito la costruzione di monumentali fontane, vere e pro-
prie opere d’arte.
07
giugno 2018
Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer
Dal 07 giugno al 30 settembre 2018
arte antica
Location
MUSEI CIVICI D’ARTE ANTICA – MUSEO CIVICO MEDIEVALE – MUSEE DE L’OHM
Bologna, Via Alessandro Manzoni, 4, (Bologna)
Bologna, Via Alessandro Manzoni, 4, (Bologna)
Biglietti
intero € 5 | ridotto € 3 | gratuito Card Musei Metropolitani Bologna e ogni prima domenica del
mese
Orario di apertura
dal martedì alla domenica h 10.00 – 18.30
chiuso lunedì feriali