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Adriano Pitschen – Forme presenti
Con la mostra Adriano Pitschen “Forme presenti” la Fondazione d’Arte Erich Lindenberg vuole mettere in risalto il percorso recente di un pittore che, già dalla seconda metà degli anni Settanta, insiste in un lavoro consapevole e coerente.
Comunicato stampa
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Con la mostra Adriano Pitschen "Forme presenti" la Fondazione d'Arte Erich Lindenberg vuole mettere in risalto il percorso recente di un pittore che, già dalla seconda metà degli anni Settanta, insiste in un lavoro consapevole e coerente.
La scelta si focalizza sulle opere realizzate dopo l’importante esposizione personale che il Museo d’arte di Mendrisio gli ha dedicato nel 2010. Vi sono riuniti i principali nuclei di dipinti a olio, una scelta di pastelli, acquerelli e incisioni, in cui dialogano le costanti presenti nelle singole composizioni. In chiara continuità con la produzione dei decenni precedenti, proprio dal 2010, si può rilevare come ogni lavoro abbia assunto una frontalità e una semplificazione accresciute. Le dinamiche compositive appaiono ora maggiormente caratterizzate nel loro orientamento spaziale, coinvolgendo in modo energico i potenziali di colore-luce.
Adriano Pitschen si forma all’Accademia di Brera a Milano, dove si diploma nel 1977. Viaggia frequentemente per approfondire i suoi interessi e soggiorna più volte a Parigi; in particolare, è fortemente attratto dalle più spoglie nature morte di Chardin e dalla pittura postimpressionista francese. Dal 1979 inizia ad esporre; tra le principali mostre personali si ricordano quelle alla Galleria Pro Arte di Lugano (1985), alla Galleria delle Ore di Milano (1988), allo Studio Arte3 di Trieste (1992), al Museo Epper di Ascona (1994), al Museo Cantonale d’Arte di Lugano e alla Biblioteca dell’Università di Verona (2004). Il Museo d’arte di Mendrisio, nel 2010, gli dedica una mostra con opere dal 1995 al 2010.
Su di lui hanno scritto: Jean Soldini, Elena Pontiggia, Piero Del Giudice, Roberto Pasini, Simone Soldini, Marco Rosci.
La scelta si focalizza sulle opere realizzate dopo l’importante esposizione personale che il Museo d’arte di Mendrisio gli ha dedicato nel 2010. Vi sono riuniti i principali nuclei di dipinti a olio, una scelta di pastelli, acquerelli e incisioni, in cui dialogano le costanti presenti nelle singole composizioni. In chiara continuità con la produzione dei decenni precedenti, proprio dal 2010, si può rilevare come ogni lavoro abbia assunto una frontalità e una semplificazione accresciute. Le dinamiche compositive appaiono ora maggiormente caratterizzate nel loro orientamento spaziale, coinvolgendo in modo energico i potenziali di colore-luce.
Adriano Pitschen si forma all’Accademia di Brera a Milano, dove si diploma nel 1977. Viaggia frequentemente per approfondire i suoi interessi e soggiorna più volte a Parigi; in particolare, è fortemente attratto dalle più spoglie nature morte di Chardin e dalla pittura postimpressionista francese. Dal 1979 inizia ad esporre; tra le principali mostre personali si ricordano quelle alla Galleria Pro Arte di Lugano (1985), alla Galleria delle Ore di Milano (1988), allo Studio Arte3 di Trieste (1992), al Museo Epper di Ascona (1994), al Museo Cantonale d’Arte di Lugano e alla Biblioteca dell’Università di Verona (2004). Il Museo d’arte di Mendrisio, nel 2010, gli dedica una mostra con opere dal 1995 al 2010.
Su di lui hanno scritto: Jean Soldini, Elena Pontiggia, Piero Del Giudice, Roberto Pasini, Simone Soldini, Marco Rosci.
27
maggio 2018
Adriano Pitschen – Forme presenti
Dal 27 maggio al 14 ottobre 2018
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ERICH LINDENBERG – MUSEO VILLA PIA
Porza, Via Cantonale, 24, (Lugano)
Porza, Via Cantonale, 24, (Lugano)
Orario di apertura
Martedì 10-18 Domenica 14-18
Vernissage
27 Maggio 2018, h 15
Autore
Curatore