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Abelardo Morell – Inside Out
Il fotografo/artista di origine cubana porta negli interni che fotografa il riflesso delle immagini esterne, in un modo che restituisce alla fotografia tutta la magia che doveva avere ai suoi esordi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Villa La Pietra, sede fiorentina della New York University, dal 17 maggio al 14
settembre 2018 ospita nella sua Limonaia, sulle colline a due passi dalla città, la
mostra Inside Out: Camera Obscura Views of Villas and their Environs. The
photography of Abelardo Morell che inaugura la quattordicesima edizione della
rassegna estiva “The Season”.
La villa e il suo bellissimo giardino, progettato dalla famiglia Acton all’inizio del Novecento
prendendo spunto dai grandi giardini rinascimentali, sembrano far parte di un unico insieme,
richiamandosi l’un l’altra in un gioco continuo di rimandi: le finestre della villa che danno sul
giardino, fanno da cornice agli scorci che si aprono davanti al visitatore delle sale, mentre il
verde dell’esterno che si specchia nelle superfici vetrate delle finestre, le fa sembrare a chi
passeggia sul viale messe lì apposta per coglierne il riflesso. E ne’ l’una, ne’ l’altra cosa
sono casuali, gli Acton avevano studiato tutto esattamente con questo scopo: far dialogare
tra loro la villa e il giardino. Dialogo riproposto alla perfezione dalla mostra di Abelardo
Morell, il fotografo/artista di origine cubana che da anni lavora con la tecnica della camera
oscura, portando negli interni che fotografa il riflesso delle immagini esterne, in un modo che
restituisce alla fotografia tutta la magia che doveva avere ai suoi esordi.
“Quando allestisco una stanza per fare questo genere di foto – racconta Abelardo Morell
per spiegare il suo lavoro – copro le finestre con un telo nero di plastica sino ad ottenere
l'oscurità totale. Poi, pratico un piccolo foro nel telo che fa sì che sulle pareti della stanza si
proietti l'immagine rovesciata di ciò che sta all’esterno”. Come in una camera oscura,
appunto. Utilizzando una lente sul foro, l’immagine diventa sempre più nitida e applicandoci
un prisma davanti, si può fare in modo che la proiezione non sia più capovolta. A quel punto,
come in un sogno o in una magia, l’esterno entra nell’interno e si posa sulle pareti
sovrapponendosi ai quadri e mobili che già ci sono. Un’immagine nell’immagine, che solo
adesso viene fotografata da Morell. In passato, con le pellicole da impressionare, i tempi di
esposizione erano lunghissimi, adesso col digitale si sono molto ridotti, ma comunque per
cogliere al meglio la debole luce filtrata, occorrono tanto lavoro e preparazione. Ma il
risultato sembra smentirli entrambi e appare magicamente casuale e del tutto spontaneo.
Morell lavora con questa tecnica dal 1991 e le sue opere sono state presentate in tutto il
mondo. Nel 2017 la direttrice di NYU Firenze, Ellyn Toscano, lo ha invitato a Villa La Pietra,
luogo che si è rivelato perfetto per utilizzare il suo metodo della camera oscura, proprio per il
gioco di rimandi visivi fra l'architettura e le opere d'arte negli interni e gli scorci del giardino
circostante. “Attraverso la minuscola apertura della camera – scrive Ellyn Toscano nella
bella introduzione del catalogo pubblicato da Edifir – l'esterno si proietta sulle pareti delle
sale buie, rovesciato e quasi trasparente, sfumando i confini fra le strutture del giardino e i
contorni delle sale della villa, in una fusione di colori e in una scomposizione di forme. La
visione di Morell miscela bene questo insieme, frammentato dalla luce e poi ricostituito in
immagini stratificate. Per qualche motivo, è proprio la magnifica distorsione panottica lo
strumento che consente di meglio comprendere l'unità di giardino e villa. Le fotografie sono
disorientanti, evocative e belle. Invece di restituirci il fascino compiaciuto dei giardini toscani,
le immagini di Morell fanno penetrare la natura nell'intimità degli spazi interni, creando
paesaggi onirici surreali nei quali sembra che la natura lotti per il suo primato, escludendo
qualsiasi segno di presenza umana”.
L’esposizione che la New York University presenta oggi, nei bellissimi spazi della Limonaia,
propone le immagini scattate in villa, insieme ad altre di paesaggi urbani fiorentini. I riflessi di
edifici iconici della città si sovrappongono a spazi interni o esterni, ma sempre totalmente
estranei gli uni con gli altri, intrecciando natura e architettura, passato e presente: i grandi
riquadri verdi e bianchi della facciata del Duomo si riflettono sulla parete di un ufficio come
un’invadente carta da parati, la celeberrima silhouette della città vista dall’alto, emerge su un
vialetto punteggiato di ghiaia e la torre di palazzo Vecchio è avvolta da un tralcio che fa
pensare alla tela di un ragno. Visita su appuntamento (prenotazioni lapietra.reply@nyu.edu).
Abelardo Morell è nato a L'Avana, Cuba nel 1948. Emigrato negli Stati Uniti con i suoi
genitori nel 1962, Morell ha conseguito la laurea presso il Bowdoin College e il suo MAE
presso la Yale University School of Art. Ha ricevuto una laurea ad honorem dal Bowdoin
College nel 1997 e dalla Lesley University nel 2014. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo
un'illustrazione fotografica di Alice nel paese delle meraviglie (1998) di Dutton Children's
Books, A Camera in a Room (1995) di Smithsonian Press, A Book of Books (2002) e
Camera Obscura (2004) di Bulfinch Press, Abelardo Morell (2005) di Phaidon Press, The
Universe Next Door (2013) di The Art Institute of Chicago e Tent-Camera (2018), pubblicato
da Nazraeli Press. Il suo lavoro più recente, Flowers for Lisa, sarà pubblicato da Abrams
nell'ottobre 2018. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui una borsa di studio
Guggenheim nel 1994, un premio Infinity in Art di ICP nel 2011 e, nel 2017, un Lucie Award.
Il suo lavoro è stato esposto in molte gallerie, istituzioni e musei, tra cui il Museum of
Modern Art, il Whitney Museum of American Art, il Metropolitan Art Museum di New York, il
Chicago Art Institute, il San Francisco Museum of Modern Art, Il museo d'arte di Houston, il
museo di belle arti di Boston, il Victoria & Albert Museum e oltre settanta altri musei nel
mondo. Una retrospettiva del suo lavoro, organizzata congiuntamente dall'Istituto d'arte di
Chicago, The Getty di Los Angeles e The High Museum di Atlanta, si è chiusa nel 2014
dopo un anno di tappe. Questo novembre uno spettacolo tratto dal suo Flowers for Lisa sarà
alla Edwynn Houk Gallery di New York City.
Inside Out
Camera Obscura Views of Villas and Their Environs
The Photography of Abelardo Morell
17 maggio – 14 settembre 2018
Limonaia Villa La Pietra - Via Bolognese 120, Firenze
Visita su appuntamento (prenotazioni a lapietra.reply@nyu.edu)
settembre 2018 ospita nella sua Limonaia, sulle colline a due passi dalla città, la
mostra Inside Out: Camera Obscura Views of Villas and their Environs. The
photography of Abelardo Morell che inaugura la quattordicesima edizione della
rassegna estiva “The Season”.
La villa e il suo bellissimo giardino, progettato dalla famiglia Acton all’inizio del Novecento
prendendo spunto dai grandi giardini rinascimentali, sembrano far parte di un unico insieme,
richiamandosi l’un l’altra in un gioco continuo di rimandi: le finestre della villa che danno sul
giardino, fanno da cornice agli scorci che si aprono davanti al visitatore delle sale, mentre il
verde dell’esterno che si specchia nelle superfici vetrate delle finestre, le fa sembrare a chi
passeggia sul viale messe lì apposta per coglierne il riflesso. E ne’ l’una, ne’ l’altra cosa
sono casuali, gli Acton avevano studiato tutto esattamente con questo scopo: far dialogare
tra loro la villa e il giardino. Dialogo riproposto alla perfezione dalla mostra di Abelardo
Morell, il fotografo/artista di origine cubana che da anni lavora con la tecnica della camera
oscura, portando negli interni che fotografa il riflesso delle immagini esterne, in un modo che
restituisce alla fotografia tutta la magia che doveva avere ai suoi esordi.
“Quando allestisco una stanza per fare questo genere di foto – racconta Abelardo Morell
per spiegare il suo lavoro – copro le finestre con un telo nero di plastica sino ad ottenere
l'oscurità totale. Poi, pratico un piccolo foro nel telo che fa sì che sulle pareti della stanza si
proietti l'immagine rovesciata di ciò che sta all’esterno”. Come in una camera oscura,
appunto. Utilizzando una lente sul foro, l’immagine diventa sempre più nitida e applicandoci
un prisma davanti, si può fare in modo che la proiezione non sia più capovolta. A quel punto,
come in un sogno o in una magia, l’esterno entra nell’interno e si posa sulle pareti
sovrapponendosi ai quadri e mobili che già ci sono. Un’immagine nell’immagine, che solo
adesso viene fotografata da Morell. In passato, con le pellicole da impressionare, i tempi di
esposizione erano lunghissimi, adesso col digitale si sono molto ridotti, ma comunque per
cogliere al meglio la debole luce filtrata, occorrono tanto lavoro e preparazione. Ma il
risultato sembra smentirli entrambi e appare magicamente casuale e del tutto spontaneo.
Morell lavora con questa tecnica dal 1991 e le sue opere sono state presentate in tutto il
mondo. Nel 2017 la direttrice di NYU Firenze, Ellyn Toscano, lo ha invitato a Villa La Pietra,
luogo che si è rivelato perfetto per utilizzare il suo metodo della camera oscura, proprio per il
gioco di rimandi visivi fra l'architettura e le opere d'arte negli interni e gli scorci del giardino
circostante. “Attraverso la minuscola apertura della camera – scrive Ellyn Toscano nella
bella introduzione del catalogo pubblicato da Edifir – l'esterno si proietta sulle pareti delle
sale buie, rovesciato e quasi trasparente, sfumando i confini fra le strutture del giardino e i
contorni delle sale della villa, in una fusione di colori e in una scomposizione di forme. La
visione di Morell miscela bene questo insieme, frammentato dalla luce e poi ricostituito in
immagini stratificate. Per qualche motivo, è proprio la magnifica distorsione panottica lo
strumento che consente di meglio comprendere l'unità di giardino e villa. Le fotografie sono
disorientanti, evocative e belle. Invece di restituirci il fascino compiaciuto dei giardini toscani,
le immagini di Morell fanno penetrare la natura nell'intimità degli spazi interni, creando
paesaggi onirici surreali nei quali sembra che la natura lotti per il suo primato, escludendo
qualsiasi segno di presenza umana”.
L’esposizione che la New York University presenta oggi, nei bellissimi spazi della Limonaia,
propone le immagini scattate in villa, insieme ad altre di paesaggi urbani fiorentini. I riflessi di
edifici iconici della città si sovrappongono a spazi interni o esterni, ma sempre totalmente
estranei gli uni con gli altri, intrecciando natura e architettura, passato e presente: i grandi
riquadri verdi e bianchi della facciata del Duomo si riflettono sulla parete di un ufficio come
un’invadente carta da parati, la celeberrima silhouette della città vista dall’alto, emerge su un
vialetto punteggiato di ghiaia e la torre di palazzo Vecchio è avvolta da un tralcio che fa
pensare alla tela di un ragno. Visita su appuntamento (prenotazioni lapietra.reply@nyu.edu).
Abelardo Morell è nato a L'Avana, Cuba nel 1948. Emigrato negli Stati Uniti con i suoi
genitori nel 1962, Morell ha conseguito la laurea presso il Bowdoin College e il suo MAE
presso la Yale University School of Art. Ha ricevuto una laurea ad honorem dal Bowdoin
College nel 1997 e dalla Lesley University nel 2014. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo
un'illustrazione fotografica di Alice nel paese delle meraviglie (1998) di Dutton Children's
Books, A Camera in a Room (1995) di Smithsonian Press, A Book of Books (2002) e
Camera Obscura (2004) di Bulfinch Press, Abelardo Morell (2005) di Phaidon Press, The
Universe Next Door (2013) di The Art Institute of Chicago e Tent-Camera (2018), pubblicato
da Nazraeli Press. Il suo lavoro più recente, Flowers for Lisa, sarà pubblicato da Abrams
nell'ottobre 2018. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui una borsa di studio
Guggenheim nel 1994, un premio Infinity in Art di ICP nel 2011 e, nel 2017, un Lucie Award.
Il suo lavoro è stato esposto in molte gallerie, istituzioni e musei, tra cui il Museum of
Modern Art, il Whitney Museum of American Art, il Metropolitan Art Museum di New York, il
Chicago Art Institute, il San Francisco Museum of Modern Art, Il museo d'arte di Houston, il
museo di belle arti di Boston, il Victoria & Albert Museum e oltre settanta altri musei nel
mondo. Una retrospettiva del suo lavoro, organizzata congiuntamente dall'Istituto d'arte di
Chicago, The Getty di Los Angeles e The High Museum di Atlanta, si è chiusa nel 2014
dopo un anno di tappe. Questo novembre uno spettacolo tratto dal suo Flowers for Lisa sarà
alla Edwynn Houk Gallery di New York City.
Inside Out
Camera Obscura Views of Villas and Their Environs
The Photography of Abelardo Morell
17 maggio – 14 settembre 2018
Limonaia Villa La Pietra - Via Bolognese 120, Firenze
Visita su appuntamento (prenotazioni a lapietra.reply@nyu.edu)
17
maggio 2018
Abelardo Morell – Inside Out
Dal 17 maggio al 14 settembre 2018
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
VILLA LA PIETRA – NEW YORK UNIVERSITY FLORENCE
Firenze, Via Bolognese, 120, (Firenze)
Firenze, Via Bolognese, 120, (Firenze)
Orario di apertura
su appuntamento (prenotazioni a lapietra.reply@nyu.edu)
Vernissage
17 Maggio 2018, ore 19
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore