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Transformer #1: Devis Venturelli – Primitive Paradise
RIBOT è lieta di presentare, come primo appuntamento di TRANSFORMER, Primitive Paradise a cura di Fabio Carnaghi, mostra personale dell’artista Devis Venturelli (Faenza, 1974, vive e lavora a Milano), che presenta una selezione di opere inedite caratterizzate da un approccio multidisciplinare.
Comunicato stampa
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TRANSFORMER è un osservatorio che permette di guardare oltre i confini dello spazio e del tempo espositivi. RIBOT apre a dinamiche non convenzionali nelle sue esperienze mostrative. Il giorno e la notte, insieme alle potenzialità di una visibilità 24 ore su 24 grazie alle vetrine della galleria, divengono scenario di mostre cangianti che rivelano la trasversalità di una fruizione alternata dai ritmi di luce e buio. TRANSFORMER è dunque un attivatore di nuove prospettive in cui mostrare non è atto perentorio ma fenomeno multiforme e generativo. Il progetto si inserisce come incursione estemporanea nella programmazione consueta della galleria in cui gli eventi saranno fruibili giorno e notte secondo il programma della rassegna.
RIBOT è lieta di presentare, come primo appuntamento di TRANSFORMER, Primitive Paradise a cura di Fabio Carnaghi, mostra personale dell’artista Devis Venturelli (Faenza, 1974, vive e lavora a Milano), che presenta una selezione di opere inedite caratterizzate da un approccio multidisciplinare che spazia dall’installazione di opere in tessuto fino alla video arte.
La pratica artistica di Devis Venturelli si riferisce ad un interesse peculiare per l’architexture, ovvero per le relazioni tra architettura costruita e forma libera, focalizzando la sua ricerca nello spazio interstiziale che si colloca tra durevolezza e temporaneità, tra rigidità e malleabilità, tra controllo e imprevedibilità.
Primitive Paradise si sviluppa attorno alla suggestione ideale di una caverna mitica e ancestrale, laddove un arcaico istinto alla pareidolìa, ovvero alla proiezione illusoria subcosciente di forme note su oggetti e profili osservati, suggerisce immagini spontanee, dettate dal movimento. L’immaginario cinematico dell’artista assimila il linguaggio filmico a quello scultoreo, costituiti della stessa materia tissurale.
In galleria sono presenti due serie di lavori realizzati con oggetti rivestiti da superfici tensive in elastam dalle vive tonalità cromatiche. La serie Graffiti riporta all’istintualità della forma che cita istoriazioni parietali in una caverna paleolitica. La serie Rainbow Pieces sperimenta la pratica di contatto tra gli oggetti che diviene strutturale nel riferimento architettonico alla tipologia dell’arco, a partire dalla conformazione dell’arcobaleno.
Infine, nel video Unframed la città, leitmotiv nella ricerca dell’artista, è osservata dall’interno di una nebulosa nera, fluttuante, cavernosa, misteriosa. Come nelle profondità di una caverna primordiale appare la visione dall’alto di frammenti urbani riuniti in un collage-city in forma di video.
La superficie è pelle, membrana, patina, tessuto, schermo, proiezione a ribadire la procedura sartoriale che Venturelli adotta per la scultura quanto per il video, in un univoco linguaggio espanso.
Devis Venturelli (Faenza, 1974; vive e lavora a Milano). Ha studiato Architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara e presso l’École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage a Bordeaux. Ha esposto in mostre personali e collettive presso musei, istituzioni, gallerie d’arte tra cui Lincoln Center for the Performing Arts, New York (2018); PAC, Milano, 2016; Medialab-Prado, Madrid, 2016; Museo de Arte, Lima, 2015; Xinjiang Biennale, 2014; MACRO, Roma, 2013; Kulturhuset Museum, Stockholm, 2012; MMOMA - Moscow Museum of Modern Art, Moscow, 2012; la Biennale di Venezia, 2011; Ace Gallery, Los Angeles, 2011; Angel Orensanz Foundation, New York, 2011; Istituto Italiano di Cultura, Amsterdam, 2011; Spazio Oberdan, Milano, 2011; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2011; Kunsthalle, Wien, 2010; Stadtgalerie, Kiel, 2010; Centre d’Art Santa Monica, Barcelona, 2010; Fondazione Merz, Torino, 2010; Kunstverein, Augsburg, 2010; Pacific Design Center, West Hollywood, 2010; National Museum, Wrocław, 2009; Mart – Galleria Civica, Trento, 2008; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2005. Nel 2013 ha realizzato il progetto filmico Devis Venturelli/ Luciano Berio. In My End is My Music, in collaborazione con Tempo Reale, prodotto da Fondazione Romaeuropa. Suoi video e film sperimentali sono stati presentati in Festival internazionali quali Videoformes, 25FPS Experimental Film Festival, FIVA - Festival Internacional de Video Arte, Romaeuropa Festival, Tehran International Short Film Festival, Regensburg International Short Film Week. Inoltre, ha ricevuto il Premio Aletti – Banca Aletti, 2008; il Premio Video.it – Fondazione Merz, 2010; Hong Kong Arthouse Film Festival – Best Experimental Film, 2017.
RIBOT è lieta di presentare, come primo appuntamento di TRANSFORMER, Primitive Paradise a cura di Fabio Carnaghi, mostra personale dell’artista Devis Venturelli (Faenza, 1974, vive e lavora a Milano), che presenta una selezione di opere inedite caratterizzate da un approccio multidisciplinare che spazia dall’installazione di opere in tessuto fino alla video arte.
La pratica artistica di Devis Venturelli si riferisce ad un interesse peculiare per l’architexture, ovvero per le relazioni tra architettura costruita e forma libera, focalizzando la sua ricerca nello spazio interstiziale che si colloca tra durevolezza e temporaneità, tra rigidità e malleabilità, tra controllo e imprevedibilità.
Primitive Paradise si sviluppa attorno alla suggestione ideale di una caverna mitica e ancestrale, laddove un arcaico istinto alla pareidolìa, ovvero alla proiezione illusoria subcosciente di forme note su oggetti e profili osservati, suggerisce immagini spontanee, dettate dal movimento. L’immaginario cinematico dell’artista assimila il linguaggio filmico a quello scultoreo, costituiti della stessa materia tissurale.
In galleria sono presenti due serie di lavori realizzati con oggetti rivestiti da superfici tensive in elastam dalle vive tonalità cromatiche. La serie Graffiti riporta all’istintualità della forma che cita istoriazioni parietali in una caverna paleolitica. La serie Rainbow Pieces sperimenta la pratica di contatto tra gli oggetti che diviene strutturale nel riferimento architettonico alla tipologia dell’arco, a partire dalla conformazione dell’arcobaleno.
Infine, nel video Unframed la città, leitmotiv nella ricerca dell’artista, è osservata dall’interno di una nebulosa nera, fluttuante, cavernosa, misteriosa. Come nelle profondità di una caverna primordiale appare la visione dall’alto di frammenti urbani riuniti in un collage-city in forma di video.
La superficie è pelle, membrana, patina, tessuto, schermo, proiezione a ribadire la procedura sartoriale che Venturelli adotta per la scultura quanto per il video, in un univoco linguaggio espanso.
Devis Venturelli (Faenza, 1974; vive e lavora a Milano). Ha studiato Architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara e presso l’École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage a Bordeaux. Ha esposto in mostre personali e collettive presso musei, istituzioni, gallerie d’arte tra cui Lincoln Center for the Performing Arts, New York (2018); PAC, Milano, 2016; Medialab-Prado, Madrid, 2016; Museo de Arte, Lima, 2015; Xinjiang Biennale, 2014; MACRO, Roma, 2013; Kulturhuset Museum, Stockholm, 2012; MMOMA - Moscow Museum of Modern Art, Moscow, 2012; la Biennale di Venezia, 2011; Ace Gallery, Los Angeles, 2011; Angel Orensanz Foundation, New York, 2011; Istituto Italiano di Cultura, Amsterdam, 2011; Spazio Oberdan, Milano, 2011; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2011; Kunsthalle, Wien, 2010; Stadtgalerie, Kiel, 2010; Centre d’Art Santa Monica, Barcelona, 2010; Fondazione Merz, Torino, 2010; Kunstverein, Augsburg, 2010; Pacific Design Center, West Hollywood, 2010; National Museum, Wrocław, 2009; Mart – Galleria Civica, Trento, 2008; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2005. Nel 2013 ha realizzato il progetto filmico Devis Venturelli/ Luciano Berio. In My End is My Music, in collaborazione con Tempo Reale, prodotto da Fondazione Romaeuropa. Suoi video e film sperimentali sono stati presentati in Festival internazionali quali Videoformes, 25FPS Experimental Film Festival, FIVA - Festival Internacional de Video Arte, Romaeuropa Festival, Tehran International Short Film Festival, Regensburg International Short Film Week. Inoltre, ha ricevuto il Premio Aletti – Banca Aletti, 2008; il Premio Video.it – Fondazione Merz, 2010; Hong Kong Arthouse Film Festival – Best Experimental Film, 2017.
22
maggio 2018
Transformer #1: Devis Venturelli – Primitive Paradise
Dal 22 maggio al 15 giugno 2018
arte contemporanea
Location
RIBOT ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì / dalle ore 15 alle ore 19.30
sabato dalle ore 11.30 alle ore 18.30
anche su appuntamento
Vernissage
22 Maggio 2018, ore 19
Autore
Curatore