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Il Secondo prima di Mezzanotte
inaugura sabato 12 maggio alle ore 18 la seconda mostra di #CCSAContemporaneo: Il Secondo prima di Mezzanotte. Un progetto elaborato da 13 studenti dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, nell’ambito del corso di pittura tenuto da Ettore Favini: Claudia Ambrosini, Miriam Arlati, Laura Baffi, Samuele Bellebono, Silvia Berbenni, Manuel Bergamini, Gaia Boni, Silvia Ontario, Giorgio Pagani, Roberto Picchi, Erinea Ravasio, Olivier Russo, Nicola Zanni, percorrono e interpretano il tema, con differenti chiavi di lettura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Secondo prima di Mezzanotte è la seconda esposizione del progetto CCSAContemporaneo, nato dal bando Under
35 dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema, che ha come obiettivi la promozione delle Sale Agello del
Centro Culturale Sant’Agostino come luogo del contemporaneo.
Un progetto elaborato da 13 studenti dell'Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, nell’ambito del corso di
pittura tenuto da Ettore Favini: Claudia Ambrosini, Miriam Arlati, Laura Baffi, Samuele Bellebono, Silvia Berbenni,
Manuel Bergamini, Gaia Boni, Silvia Ontario, Giorgio Pagani, Roberto Picchi, Erinea Ravasio, Olivier Russo, Nicola
Zanni, percorrono e interpretano il tema, con differenti chiavi di lettura.
Nel 1947 Stati Uniti e Russia cominciano la spartizione del panorama post-bellico. La grande parentesi aperta sul
nucleare e sui suoi impieghi pochi anni prima si allungherà ben oltre il riverbero degli sviluppi più eclatanti del
conflitto. Un clima in cui la codifica di un nuovo sistema di equilibri impone l'urgenza di strumenti che ne leggano i
ritmi e l'incidenza. È con questa esigenza che alcuni degli scienziati dell'Università di Chicago, membri del Bulletin of
Atomic Scientist, progettano e lanciano il modello del Doomsday Clock. Nato come monumentale disegno statistico, il
Doomsday Clock formula un esito allo statuto umano e, calcolando un'imponente mole di dati, vi antepone degli step,
degli inviti, delle condizioni necessarie e imprescindibili. Un orologio rintraccia la posizione dell'umanità, indicata in
minuti, come distanza dalla mezzanotte.
Uno schema lineare e canalizzante. Questo corridoio si apre ad un orizzonte oltre il quale trova spazio solo la memoria
a breve termine e la relazione tra eventuale e casistico perde la propria rigidità. In uno scenario nel quale pronostici e
precedenti non sono più termini affidabili, itinerari fruibili, i giovani autori avanzano schemi e diagrammi di analisi,
visioni, apparizioni, deformazioni e scenografie. Una linea tagliafuoco. In carenza di dati accertanti si orientano senza
coordinate fisse tentando di imporre la propria morfologia verso un paesaggio troppo densamente ipotizzato per
attingervi. Il reale prima frantumato in una volta a mosaico, adesso si riassesta, si uniforma e si condensa in una
“quinta opale”.
35 dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema, che ha come obiettivi la promozione delle Sale Agello del
Centro Culturale Sant’Agostino come luogo del contemporaneo.
Un progetto elaborato da 13 studenti dell'Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, nell’ambito del corso di
pittura tenuto da Ettore Favini: Claudia Ambrosini, Miriam Arlati, Laura Baffi, Samuele Bellebono, Silvia Berbenni,
Manuel Bergamini, Gaia Boni, Silvia Ontario, Giorgio Pagani, Roberto Picchi, Erinea Ravasio, Olivier Russo, Nicola
Zanni, percorrono e interpretano il tema, con differenti chiavi di lettura.
Nel 1947 Stati Uniti e Russia cominciano la spartizione del panorama post-bellico. La grande parentesi aperta sul
nucleare e sui suoi impieghi pochi anni prima si allungherà ben oltre il riverbero degli sviluppi più eclatanti del
conflitto. Un clima in cui la codifica di un nuovo sistema di equilibri impone l'urgenza di strumenti che ne leggano i
ritmi e l'incidenza. È con questa esigenza che alcuni degli scienziati dell'Università di Chicago, membri del Bulletin of
Atomic Scientist, progettano e lanciano il modello del Doomsday Clock. Nato come monumentale disegno statistico, il
Doomsday Clock formula un esito allo statuto umano e, calcolando un'imponente mole di dati, vi antepone degli step,
degli inviti, delle condizioni necessarie e imprescindibili. Un orologio rintraccia la posizione dell'umanità, indicata in
minuti, come distanza dalla mezzanotte.
Uno schema lineare e canalizzante. Questo corridoio si apre ad un orizzonte oltre il quale trova spazio solo la memoria
a breve termine e la relazione tra eventuale e casistico perde la propria rigidità. In uno scenario nel quale pronostici e
precedenti non sono più termini affidabili, itinerari fruibili, i giovani autori avanzano schemi e diagrammi di analisi,
visioni, apparizioni, deformazioni e scenografie. Una linea tagliafuoco. In carenza di dati accertanti si orientano senza
coordinate fisse tentando di imporre la propria morfologia verso un paesaggio troppo densamente ipotizzato per
attingervi. Il reale prima frantumato in una volta a mosaico, adesso si riassesta, si uniforma e si condensa in una
“quinta opale”.
12
maggio 2018
Il Secondo prima di Mezzanotte
Dal 12 al 27 maggio 2018
giovane arte
Location
MUSEO CIVICO DI CREMA E DEL CREMASCO
Crema, Via Dante Alighieri, 49, (Cremona)
Crema, Via Dante Alighieri, 49, (Cremona)
Orario di apertura
da venerdì a domenica 15:00 - 18:30
da lunedì a giovedì solo su appuntamento: 346 7681522
Vernissage
12 Maggio 2018, h 18
Autore
Curatore