Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mattia Paoli – Tracce nel tempo
Prima mostra personale del giovane ed emergente artista Mattia Paoli, designer, fotografo, pittore e scultore.
Sabato 19 maggio ore 17 circa durante l’inaugurazione l’artista
eseguirà una performace di pittura dal vivo.
Con il patrocinio del Comune di Firenze.
Orario tutti i giorni dalle 16 alle 19
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tracce nel Tempo è un percorso, istintivo ed analitico al medesimo tempo, attraverso il
quale è possibile studiare la composizione e scomposizione della materia, attribuibili
all’azione inarrestabile del Tempo.
L’impulso smuove la curiosità, trasforma l’iniziale desiderio dell’artista in necessità di
scomporre, di vedere oltre, di addentrarsi nella materia per carpirne i significati e le
sfaccettature, sempre diverse. Il caos del substrato, complesso e mai univoco, genera
ammirazione e sgomento nell’artista che, per esprimere tali idee, è portato a cercare
significanti mutevoli ed in continua evoluzione. Ne segue la razionalizzazione, la
geometria che cerca di contenere il fiume inarrestabile di concetti ed il susseguirsi
eraclitiano dei logoi. Il prodotto di tale alchimia è un’esplosione cromatica, con polimeri,
filati e metalli da cui sgorgano cascate di pittura. L’oro, il bianco ed il nero dominano,
come antitesi primordiale dalle origini antichissime, intervallate da una luce aurea,
raffigurazione dell’infinito. L’eternità si materializza anche attraverso le “plastiche” dei
dipinti e delle sculture che, simboli del tempo, sembrano quasi fondersi e divenire un
elemento indissolubile dell’ambiente circostante.
Tracce nel Tempo, oltre a rappresentare un percorso, diventa anche uno strumento per
osservare, da molteplici punti di vista, la polivalenza del reale. La mostra consente di
partire dall’esperienza soggettiva dell’artista, che “manda in frantumi” i mezzi a sua
disposizione per ricreare opere che riproducono l’eternità dei momenti come dei
microcosmi protetti da membrane plastiche ed ingabbiati in segni ripetitivi.
La visita diviene, poi, un percorso prettamente individuale, personale, riflessivo.
La mostra presenta, oltre ad opere inedite, i primi lavori dell’artista realizzati tramite
l’utilizzo di ruote ed oggetti circolari che, intinti in vernici, gli hanno consentito di
disegnare segni simili ad irregolari suoli stradali. Queste tracce manifestano quel “gesto
spontaneo” che esce dalla routine e che si tramuta in opera d’arte, infrangendo la ciclicità
del quotidiano nel tentativo di inseguire la fugace eternità del tempo.
A cura di Claudia Becchimanzi
quale è possibile studiare la composizione e scomposizione della materia, attribuibili
all’azione inarrestabile del Tempo.
L’impulso smuove la curiosità, trasforma l’iniziale desiderio dell’artista in necessità di
scomporre, di vedere oltre, di addentrarsi nella materia per carpirne i significati e le
sfaccettature, sempre diverse. Il caos del substrato, complesso e mai univoco, genera
ammirazione e sgomento nell’artista che, per esprimere tali idee, è portato a cercare
significanti mutevoli ed in continua evoluzione. Ne segue la razionalizzazione, la
geometria che cerca di contenere il fiume inarrestabile di concetti ed il susseguirsi
eraclitiano dei logoi. Il prodotto di tale alchimia è un’esplosione cromatica, con polimeri,
filati e metalli da cui sgorgano cascate di pittura. L’oro, il bianco ed il nero dominano,
come antitesi primordiale dalle origini antichissime, intervallate da una luce aurea,
raffigurazione dell’infinito. L’eternità si materializza anche attraverso le “plastiche” dei
dipinti e delle sculture che, simboli del tempo, sembrano quasi fondersi e divenire un
elemento indissolubile dell’ambiente circostante.
Tracce nel Tempo, oltre a rappresentare un percorso, diventa anche uno strumento per
osservare, da molteplici punti di vista, la polivalenza del reale. La mostra consente di
partire dall’esperienza soggettiva dell’artista, che “manda in frantumi” i mezzi a sua
disposizione per ricreare opere che riproducono l’eternità dei momenti come dei
microcosmi protetti da membrane plastiche ed ingabbiati in segni ripetitivi.
La visita diviene, poi, un percorso prettamente individuale, personale, riflessivo.
La mostra presenta, oltre ad opere inedite, i primi lavori dell’artista realizzati tramite
l’utilizzo di ruote ed oggetti circolari che, intinti in vernici, gli hanno consentito di
disegnare segni simili ad irregolari suoli stradali. Queste tracce manifestano quel “gesto
spontaneo” che esce dalla routine e che si tramuta in opera d’arte, infrangendo la ciclicità
del quotidiano nel tentativo di inseguire la fugace eternità del tempo.
A cura di Claudia Becchimanzi
19
maggio 2018
Mattia Paoli – Tracce nel tempo
Dal 19 al 31 maggio 2018
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE GADARTE
Firenze, Via Sant'egidio, 27/r, (Firenze)
Firenze, Via Sant'egidio, 27/r, (Firenze)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 16 alle 19.
Vernissage
19 Maggio 2018, ore 17
Autore
Curatore