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Rosaspina Buscarino – Eclissi
Rosaspina Buscarino opera una ricerca sul concetto di eclissi inteso come l’emersione di un’assenza, l’eclissarsi di un oggetto e il suo riapparire come altro: il qui ed ora si impone come un altrove. Nelle sue fotografie nitide nelle forme e nella composizione, si dà materia agli sguardi.
Comunicato stampa
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MyMicroGallery è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista Rosaspina Buscarino dal titolo “Eclissi”. Eclissi, dal greco Ekleipsis significa abbandono, mancanza, cessazione. E’ il momento in cui le comuni fonti di luce vengono inghiottite per un breve istante. L’eclissi rappresenta I’Io oscurato dall’Inconscio. Un simbolismo che rimanda alla temporanea estinzione della luce inevitabilmente seguita dalla sua rinascita. Tutto nasce quindi da un annullamento, l’artista non presenta l’opera pittorica, ma bensì la sua immagine fotografica, l’”avatar”, il suo alter ego.
“Lo sguardo dentro l’obiettivo di Rosaspina Buscarino, configura l’emersione di un’assenza, l’eclissarsi di un oggetto e il suo riapparire come altro: il “qui e ora” si impone come un altrove. In questa contraddizione, nella sua nitidezza emotiva e conoscitiva si genera e si giustifica la sua ricerca fotografica. L’aspetto conoscitivo è quello più profondo e perentorio: l’esperienza dell’alterità come interrogativo sull’oggetto, sul suo consistere, sulla luce che può avvolgerlo, colpirlo, stravolgerlo, abbandonarlo alla deriva. Il fatto che l’oggetto fotografato sia “l’opera” – come evidenzia Rosaspina Buscarino - non modifica la natura del rapporto con ciò che sta al di là della macchina fotografica, ma credo possa rivelarne un aspetto misterioso e in qualche modo insondabile. Comunque investe da una specifica angolazione il tema dello sguardo, del distacco dall’opera, della ricerca dell’arte come ineludibile scacco della volontà, come una resa all’opera stessa che prende le sue strade, che ha in sé un elemento germinativo, iniziale, autonomo.” La ritualità dell’atto fotografico è portatrice dell’esperienza di una soglia, di un passaggio, del sublimarsi della materia, tra concretezza e astrazione.
“Lo sguardo dentro l’obiettivo di Rosaspina Buscarino, configura l’emersione di un’assenza, l’eclissarsi di un oggetto e il suo riapparire come altro: il “qui e ora” si impone come un altrove. In questa contraddizione, nella sua nitidezza emotiva e conoscitiva si genera e si giustifica la sua ricerca fotografica. L’aspetto conoscitivo è quello più profondo e perentorio: l’esperienza dell’alterità come interrogativo sull’oggetto, sul suo consistere, sulla luce che può avvolgerlo, colpirlo, stravolgerlo, abbandonarlo alla deriva. Il fatto che l’oggetto fotografato sia “l’opera” – come evidenzia Rosaspina Buscarino - non modifica la natura del rapporto con ciò che sta al di là della macchina fotografica, ma credo possa rivelarne un aspetto misterioso e in qualche modo insondabile. Comunque investe da una specifica angolazione il tema dello sguardo, del distacco dall’opera, della ricerca dell’arte come ineludibile scacco della volontà, come una resa all’opera stessa che prende le sue strade, che ha in sé un elemento germinativo, iniziale, autonomo.” La ritualità dell’atto fotografico è portatrice dell’esperienza di una soglia, di un passaggio, del sublimarsi della materia, tra concretezza e astrazione.
10
maggio 2018
Rosaspina Buscarino – Eclissi
Dal 10 al 24 maggio 2018
fotografia
Location
MYMICROGALLERY
Milano, Via Giovanni Boccaccio, 24, (Milano)
Milano, Via Giovanni Boccaccio, 24, (Milano)
Orario di apertura
su app.
Vernissage
10 Maggio 2018, ore 18.30
Autore
Curatore