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Gio’ Pomodoro – Panta Rei
Questo omaggio al Maestro marchigiano – uno fra gli scultori italiani più significativi del dopoguerra – avviene a sedici anni dalla sua scomparsa e a quattordici anni dall’inaugurazione della piazza a lui dedicata a Orciano, grande “Luogo scolpito” dell’artista nelle sue amate terre d’origine.
Comunicato stampa
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Negli spazi prestigiosi di Palazzo Ducale a Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche, dal 19 aprile verrà ospitata la mostra tematica “Panta Rei” dedicata all’artista montefeltrino GIO’ POMODORO (Orciano di Pesaro, 1930 – Milano, 2002).
La mostra, fortemente voluta dal Direttore Peter Aufreiter, nasce dal progetto ideato dall’architetto Marisa Zattini, curatrice dell’evento, col figlio dell’artista Bruto Pomodoro che propone un dialogo inedito fra l’arte rinascimentale e la scultura classica contemporanea.
Questo omaggio al Maestro marchigiano - uno fra gli scultori italiani più significativi del dopoguerra - avviene a sedici anni dalla sua scomparsa e a quattordici anni dall’inaugurazione della piazza a lui dedicata a Orciano, grande “Luogo scolpito” dell’artista nelle sue amate terre d’origine.
Profondamente legato ai propri luoghi natali, Gio’ Pomodoro ha più volte ricordato quanto la cultura materiale, paesaggistica e storica del Montefeltro abbia influito sul suo percorso artistico e intellettuale: la scoperta in età giovanile dei capolavori dell’umanesimo rinascimentale, in particolare quelli di Piero della Francesca e di Raffaello custoditi nelle sale della Galleria Nazionale, sono stati fondamentali per lo sviluppo creativo del giovane artista.
Il cortile di Palazzo Ducale, nelle sopralogge e negli affascinanti spazi sotterranei, appannaggio della corte di Federico, Duca di Montefeltro, ospita 25 sculture fra marmi, bronzi e poliesteri, alcuni di dimensioni monumentali. A completamento della mostra si potranno ammirare una dozzina di grandi carte disegnate a china, alcune delle quali inedite, strettamente connesse al ciclo delle Tensioni, alle quali il progetto espositivo è interamente dedicato.
Nel decennio che va dal 1958 fino al 1968, abbandonate le esperienze legate all’Informale, Gio’ Pomodoro sviluppa una propria ricerca legata alla espressione del vuoto: “Il vuoto è all’origine del nostro essere scultori, non già il bisogno di innalzare statue”. L’ossessione di ogni vero scultore è per Pomodoro il vuoto, “il tentativo di esprimerlo o catturarlo o definirlo”. Le Superfici in tensione, declinate nelle loro molteplici forme - Folle, Tensioni, Forme Distese, Radiali - ne individuano la natura in un fluire continuo, dove “il vuoto coincide con il pieno in un espandersi virtualmente infinito”.
Abbandonata la ricerca all’inizio degli anni ’70, per seguire la geometria e i numeri ad essa legati, si assiste a una ripresa delle Tensioni a partire dall’inizio degli anni ’90 con le opere, documentate in mostra, quali la Figlia del Sole, le Derive fino agli ultimi Frammenti di Vuoto, opere monumentali che chiudono l’esperienza artistica del Maestro sul nascere del nuovo millennio. In un fluire ininterrotto di intuizioni geniali che percorrono un arco temporale di più di quarant’anni di lavoro, le opere di Pomodoro sono la testimonianza di uno fra i momenti artistici più alti nel panorama della scultura internazionale del XX secolo, che gli avvale - pochi mesi prima della sua scomparsa - il prestigioso premio alla carriera Lifetime Achievement Award in Contemporary Sculpture.
Le sculture e i disegni esposti a Palazzo Ducale ne sono una vivida dimostrazione.
Il catalogo bilingue (italiano e inglese) che documenta la rassegna, contiene i testi critici a firma di Marisa Zattini e del Professor Enrico Crispolti, oltre ai contributi di Bruto Pomodoro, Emilio Mazza (Professore Associato del Dipartimento di Studi Umanistici – IULM), Marco Meneguzzo (Presidente dell’Archivio Gio’ Pomodoro) e un ricco apparato documentario dei testi di Gio’ Pomodoro, con le fotografie delle opere collocate a Palazzo Ducale, frutto della campagna fotografica dell’architetto Gian Paolo Senni.
La Galleria Nazionale delle Marche ricorda gli eventi in corso
Montefeltro-rivisto è in corso la personale del pittore austriaco Peter Baldinger che "rivisita" i grandi capolavori rinascimentali con la tecnica del pixel fruibile fino al 13 maggio.
Spazio k - Cambi di rotta dopo il grande successo della prima edizione, il 22 marzo ha inaugurato nello Spazio K, la Grande Cucina dei Sotterranei del Palazzo Ducale, la programmazione artistica dedicata agli artisti emergenti.
I giardini del Duca - Luoghi di delizia dai Montefeltro ai Della Rovere, insieme al nuovo impianto del verde del giardino pensile di Palazzo Ducale, vi aspettano dal 28 marzo al 10 giugno.
Save the date
Il Montefeltro e l’Oriente dal 22 giugno al 23 ottobre 2018. L’esposizione ha l’intento di esporre opere che testimoniano il raffronto tra l’arte che si è sviluppata a nord della provincia di Pesaro-Urbino alla corte di Federico da Montefeltro, e l’arte mediorientale. Si esporranno arazzi, tappeti e altri oggetti simili a quelli che le fonti testimoniano essere stati presenti nelle sale del Palazzo Ducale al tempo della corte urbinate.
Domeniche in giardino: Benvenuta primavera!
Nell’ambito delle iniziative legate alla mostra “I giardini del Duca” tutte le domeniche a partire dall’8 aprile e fino al 10 giugno, la Galleria, in collaborazione con l’ARS, proporrà, a partire dalle ore 15.00, attività laboratoriali per adulti e bambini alla scoperta di antiche piante.
Faranno da cornice, dalle ore 17.00, eventi dedicati alla danza, alla musica e alla poesia.
A tutti i presenti verranno offerte tisane, infusi e liquori della spezieria del Duca.
Domenica 15 aprile
“Trame nella storia” Canapa, Lino, Panni e Seta.
Laboratorio a cura dell’Associazione Ars Balistarum
Letture a cura del poeta Umberto Piersanti
Domenica 22 aprile
L'agricoltura di città nello stato Feltresco
Laboratorio a cura del maestro Pietro Barsotti
Domenica 29 aprile
Il Ballo del Fiore
La danza nel Rinascimento fra poesia e mito
a cura della maestra Enrica Sabatini
Giornata Nazionale della cultura del Vino e dell'Olio 2018
Sabato 21 aprile ingresso gratuito, degustazioni e accesso al Torricino.
La mostra, fortemente voluta dal Direttore Peter Aufreiter, nasce dal progetto ideato dall’architetto Marisa Zattini, curatrice dell’evento, col figlio dell’artista Bruto Pomodoro che propone un dialogo inedito fra l’arte rinascimentale e la scultura classica contemporanea.
Questo omaggio al Maestro marchigiano - uno fra gli scultori italiani più significativi del dopoguerra - avviene a sedici anni dalla sua scomparsa e a quattordici anni dall’inaugurazione della piazza a lui dedicata a Orciano, grande “Luogo scolpito” dell’artista nelle sue amate terre d’origine.
Profondamente legato ai propri luoghi natali, Gio’ Pomodoro ha più volte ricordato quanto la cultura materiale, paesaggistica e storica del Montefeltro abbia influito sul suo percorso artistico e intellettuale: la scoperta in età giovanile dei capolavori dell’umanesimo rinascimentale, in particolare quelli di Piero della Francesca e di Raffaello custoditi nelle sale della Galleria Nazionale, sono stati fondamentali per lo sviluppo creativo del giovane artista.
Il cortile di Palazzo Ducale, nelle sopralogge e negli affascinanti spazi sotterranei, appannaggio della corte di Federico, Duca di Montefeltro, ospita 25 sculture fra marmi, bronzi e poliesteri, alcuni di dimensioni monumentali. A completamento della mostra si potranno ammirare una dozzina di grandi carte disegnate a china, alcune delle quali inedite, strettamente connesse al ciclo delle Tensioni, alle quali il progetto espositivo è interamente dedicato.
Nel decennio che va dal 1958 fino al 1968, abbandonate le esperienze legate all’Informale, Gio’ Pomodoro sviluppa una propria ricerca legata alla espressione del vuoto: “Il vuoto è all’origine del nostro essere scultori, non già il bisogno di innalzare statue”. L’ossessione di ogni vero scultore è per Pomodoro il vuoto, “il tentativo di esprimerlo o catturarlo o definirlo”. Le Superfici in tensione, declinate nelle loro molteplici forme - Folle, Tensioni, Forme Distese, Radiali - ne individuano la natura in un fluire continuo, dove “il vuoto coincide con il pieno in un espandersi virtualmente infinito”.
Abbandonata la ricerca all’inizio degli anni ’70, per seguire la geometria e i numeri ad essa legati, si assiste a una ripresa delle Tensioni a partire dall’inizio degli anni ’90 con le opere, documentate in mostra, quali la Figlia del Sole, le Derive fino agli ultimi Frammenti di Vuoto, opere monumentali che chiudono l’esperienza artistica del Maestro sul nascere del nuovo millennio. In un fluire ininterrotto di intuizioni geniali che percorrono un arco temporale di più di quarant’anni di lavoro, le opere di Pomodoro sono la testimonianza di uno fra i momenti artistici più alti nel panorama della scultura internazionale del XX secolo, che gli avvale - pochi mesi prima della sua scomparsa - il prestigioso premio alla carriera Lifetime Achievement Award in Contemporary Sculpture.
Le sculture e i disegni esposti a Palazzo Ducale ne sono una vivida dimostrazione.
Il catalogo bilingue (italiano e inglese) che documenta la rassegna, contiene i testi critici a firma di Marisa Zattini e del Professor Enrico Crispolti, oltre ai contributi di Bruto Pomodoro, Emilio Mazza (Professore Associato del Dipartimento di Studi Umanistici – IULM), Marco Meneguzzo (Presidente dell’Archivio Gio’ Pomodoro) e un ricco apparato documentario dei testi di Gio’ Pomodoro, con le fotografie delle opere collocate a Palazzo Ducale, frutto della campagna fotografica dell’architetto Gian Paolo Senni.
La Galleria Nazionale delle Marche ricorda gli eventi in corso
Montefeltro-rivisto è in corso la personale del pittore austriaco Peter Baldinger che "rivisita" i grandi capolavori rinascimentali con la tecnica del pixel fruibile fino al 13 maggio.
Spazio k - Cambi di rotta dopo il grande successo della prima edizione, il 22 marzo ha inaugurato nello Spazio K, la Grande Cucina dei Sotterranei del Palazzo Ducale, la programmazione artistica dedicata agli artisti emergenti.
I giardini del Duca - Luoghi di delizia dai Montefeltro ai Della Rovere, insieme al nuovo impianto del verde del giardino pensile di Palazzo Ducale, vi aspettano dal 28 marzo al 10 giugno.
Save the date
Il Montefeltro e l’Oriente dal 22 giugno al 23 ottobre 2018. L’esposizione ha l’intento di esporre opere che testimoniano il raffronto tra l’arte che si è sviluppata a nord della provincia di Pesaro-Urbino alla corte di Federico da Montefeltro, e l’arte mediorientale. Si esporranno arazzi, tappeti e altri oggetti simili a quelli che le fonti testimoniano essere stati presenti nelle sale del Palazzo Ducale al tempo della corte urbinate.
Domeniche in giardino: Benvenuta primavera!
Nell’ambito delle iniziative legate alla mostra “I giardini del Duca” tutte le domeniche a partire dall’8 aprile e fino al 10 giugno, la Galleria, in collaborazione con l’ARS, proporrà, a partire dalle ore 15.00, attività laboratoriali per adulti e bambini alla scoperta di antiche piante.
Faranno da cornice, dalle ore 17.00, eventi dedicati alla danza, alla musica e alla poesia.
A tutti i presenti verranno offerte tisane, infusi e liquori della spezieria del Duca.
Domenica 15 aprile
“Trame nella storia” Canapa, Lino, Panni e Seta.
Laboratorio a cura dell’Associazione Ars Balistarum
Letture a cura del poeta Umberto Piersanti
Domenica 22 aprile
L'agricoltura di città nello stato Feltresco
Laboratorio a cura del maestro Pietro Barsotti
Domenica 29 aprile
Il Ballo del Fiore
La danza nel Rinascimento fra poesia e mito
a cura della maestra Enrica Sabatini
Giornata Nazionale della cultura del Vino e dell'Olio 2018
Sabato 21 aprile ingresso gratuito, degustazioni e accesso al Torricino.
19
aprile 2018
Gio’ Pomodoro – Panta Rei
Dal 19 aprile al 15 luglio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE – PALAZZO DUCALE
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Vernissage
19 Aprile 2018, ore 18 su invito
Autore
Curatore