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fino all’8.X.2001 Joan Fontcuberta – Scherzi della natura Roma, Palazzo delle Esposizioni
roma
Pare vero. Ma non lo è. Benvenuti nel mondo “inattendibile” di Joan Fontcuberta.
Tre domande Alessandra Mauro, curatrice della mostra, a proposito del margine sottile che separa quel che sembra da quel che è...
Tre domande Alessandra Mauro, curatrice della mostra, a proposito del margine sottile che separa quel che sembra da quel che è...
L’infinitamente grande delle “Costellazioni” e l’incredibilmente piccolo degli “Emogrammi”… sembrano i due estremi della visione. Puoi spiegarci brevemente il percorso della mostra?
Questa mostra si chiama “Scherzi della Natura” di Joan Fontcuberta, l’idea è quella di presentare una retrospettiva di sei diverse storie, di sei diverse serie con una divisione abbastanza netta tra le prime due che si vedono nei corridoi, che sono “Emogrammi” e “Costellazioni” e le tre serie più complesse, nelle tre sale, “L’artista e la fotografia” “Sputnik” e “Fauna”. Per quanto riguarda “Emogrammi” l’artista ha chiesto a una serie di amici di lasciare una traccia estremamente intima di loro stessi, cioè una goccia di sangue che lui ha trasformato, mettendola direttamente su carta fotografica. E l’ha trasformata… in questi grandi quadri che sembrano dei cibachrome. La traccia di ogni singola persona diventa una cosa assolutamente ignota, ti suggerisce delle forme che magari tu già conosci… una ti suggerisce una sfera, un’altra ti suggerisce uno spermatozoo. In realtà ciò che cambia è la distanza da cui tu osservi la traccia. Anche in “Costellazioni” è la distanza del punto di osservazione che fa cambiare il significato di quello che hai davanti. Questo cielo stellato in realtà è un parabrezza, uno schermo a metà tra l’osservatore e il cielo e le stelle non sono altro che tracce degli insetti spiaccicati sul vetro.
Puoi spiegarci quanto è importante l’ambientazione “asettica” e “autorevole” di un museo nell’illusione – gioco delle opere di Fontcuberta?
In questo caso è molto importante. L’esperienza di Joan Fontcuberta è stata ed è tutt’ora quella di direttore di museo, di commissario di esposizioni. Partendo sempre da una riflessione sulla fotografia, lui allestisce una “messa in scena” in cui costruisce anche i piccoli particolari di oggetti collaterali, di cataloghi, di reperti, esattamente nel modo in cui solitamente vengono esposti in un museo. Utilizza delle vetrine, dei televisori, e utilizza anche tutti quegli espedienti che servono in a tenere distante l’osservatore dal pezzo che deve osservare … tutti questi apparati contribuiscono fortemente a rendere credibile la messa in scena, il camuffamento…
Fontcuberta dimostra quanta forza di persuasione può avere un’immagine. Possiamo considerarlo un invito a tenere gli occhi bene aperti?
Assolutamente… c’è un invito a tenere gli occhi bene aperti , a non considerare la fotografia una testimonianza pura e semplice. La fotografia è un punto di vista…
maria cristina bastante
mostra vista l’11.VII.2001
Palazzo delle Esposizioni; Via Nazionale 194; Tel 064745903; Orari tutti i giorni 10 – 21. Chiuso il martedì; Ingresso 12.000. è possibile acquistare i biglietti on line www.ticketone.it; Website: www.palaexpo.com; Catalogo Contrasto £50.000
[exibart]
Avevo letto l’articolo sul venerdì e volevo proprio saperne di più…che bello che su Exibart ci sia sempre il modo di approfondire. Belle domande.
si Davvero. L’intervistina è molto interessante per approfondire…sembra una iniziativa fuori dal coro…